L’ex presidente americano Bill Clinton è ricoverato all’Irvine Medical Center della University of California per una sospetta infezione del sangue. L’ex presidente, che ha 75 anni, si trova nel reparto di terapia intensiva ma non è attaccato al respiratore. Le sue condizioni di salute non sono legate ai suoi precedenti problemi di cuore né al Covid-19.
Bill Clinton è ricoverato in California?
L’ex presidente americano Bill Clinton martedì è stato ricoverato all’Irvine Medical Center della University of California per una sospetta infezione al sangue. Il portavoce di Clinton, Angel Ureña, ha riferito che l’ex presidente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma non è attaccato al respiratore. Il portavoce ha poi affermato che ore “è in via di guarigione, di buon umore ed è incredibilmente grato ai medici, alle infermiere e allo staff che gli prestano una cura eccellente”.
Ureña ha anche condiviso una dichiarazione congiunta dei medici di Clinton, Alpesh Amin e Lisa Bardack. “Il presidente Clinton è stato portato all’UC Irvine Medical Center e gli è stata diagnosticata un’infezione. È stato ricoverato in ospedale per un attento monitoraggio e gli sono stati somministrati antibiotici e liquidi per via endovenosa. Rimane in ospedale per un monitoraggio continuo“, hanno detto. “Dopo due giorni di trattamento, il numero dei suoi globuli bianchi è in calo e sta rispondendo bene agli antibiotici”, hanno aggiunto. “L’équipe medica con sede in California è in costante comunicazione con l’équipe medica del presidente di New York, compreso il suo cardiologo. Speriamo che torni a casa presto”.
I problemi di salute dell’ex presidente
Secondo quanto riportato dai media americani, si tratterebbe di un’infezione alle vie urinarie. I media sottolineano che le condizioni di salute di Bill Clinton non sono legate ai suoi precedenti problemi di cuore né al Covid-19. Da quando ha lasciato la Casa Bianca nel 2001, Clinton ha dovuto affrontare diversi problemi di salute. Si è sottoposto ad un quadrupolo bypass nel 2004, un intervento chirurgico per un polmone parzialmente collassato nel 2005, un impianto di stent in un’arteria coronarica nel 2010.
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