Dieci gironi dopo il suo arresto, Roman Protasevich, in un video diffuso dalla televisione in Bielorussia, fa autocritica per le rivolte di massa contro il governo di Aleksandr Lukashenko. Il giornalista h espresso anche parole di apprezzamento per il presidente bielorusso. Ha detto: “Molte cose per cui Aleksandar Lukashenko è criticato sono solo un tentativo di fare pressioni su di lui”. Protasevich ha poi affermato di essere rammaricato per aver organizzato le proteste, che sarebbero fomentate da Paesi stranieri per motivi politici.
Bielorussia: Protasevich fa autocritica?
Il giornalista Roman Protasevich, arrestato dopo il dirottamento del volo Ryanair, confessa diversi reati. La televisione di Stato bielorussa ONT ha diffuso un video che sembra mostrare una confessione del giornalista. Nel video Protasevich dice di aver organizzato proteste antigovernative illegali e loda il presidente Lukashenko. Il giornalista afferma di aver cercato di rovesciare il regime e confessa di aver iniziato a capire che Lukashenko sta facendo la cosa giusta. Inoltre, dice di avere il massimo rispetto per il presidente bielorusso.
Protasevich ha detto: “Ammetto apertamente di essere stato una delle persone che ha pubblicato gli inviti a scendere in piazza il 9 agosto. Non appena mi hanno presentato i documenti, mi sono dichiarato immediatamente colpevole, ai sensi dell’articolo 342 del Codice penale, questa è l’organizzazione di proteste non autorizzate su larga scala. Molte cose per cui Aleksandar Lukashenko è criticato sono solo un tentativo di fare pressioni su di lui. Le proteste sono fomentate dai Paesi stranieri per motivi politici”.
Il regime bielorusso ha forzato la confessione
Secondo moltissimi osservatori e la famiglia di Protasevich, la confessione sarebbe stata forzata dal regime bielorusso e non sarebbe stata spontanea. Analizzando la storia personale del giornalista e le sue attività non sembrano esserci dubbi che la confessione sia stata forzata. Protasevich è uno dei fondatori di Nexta Live, un canale Telegram nato per la circolazione di informazioni libere in Bielorussia. Dal 2019 viveva all’estero, in Lituania, per sfuggire alle repressioni del regime.
Franak Viačorka, consigliere della candidata in esilio dell’opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya, ha twittato che Protasevich è ostaggio del regime. Ha scritto: “È doloroso vedere le ‘confessioni’ di Roman Pratasevich. I suoi genitori credono che sia stato torturato. Questo non è Roman, lo so. Quest’uomo sulla TV di Goebbels è ostaggio del regime e dobbiamo fare tutto il possibile per liberare lui e gli altri 460 prigionieri politici”.
Caso Protasevich: i genitori del giornalista lanciano un appello