Biden e la visita in (Polonia) Ucraina

0
347

Ieri abbiamo assistito a un momento storico. La prima volta di un Presidente USA in visita a una nazione in guerra in cui gli USA non hanno soldati operativi. Una visita “a sorpresa” è stata definita da tutti. Sicuramente una visita segreta fino all’ultimo minuto, fino a quando proprio non si poteva più nascondere. Anche perché avrebbe avuto poco senso nasconderla. Ma la sensazione che si respira in Polonia, dopo l’incontro di Biden e Zelensky in Ucraina, ora è diversa da quella di una settimana fa, quando era stato annunciato il discorso di Biden a Varsavia.

Da diverse parti arriva la sensazione che la Polonia sia stata usata come scusa per poter andare in Ucraina. Una sorta di specchietto per le allodole, una copertura per un viaggio che di improvviso poteva avere poco visto le norme di sicurezza che servono a un Presidente come Biden per recarsi in Ucraina. E’ atterrato a Rzeszów nell’unico aeroporto vicino al confine ucraino e non vicino a Varsavia, come sarebbe stato logico facesse dovendo tenere il discorso nella capitale. Facile da Rzeszow fare un “blitz a sorpresa” nella vicinissima Ucraina. Se non fosse che per andare in Ucraina ha dovuto fermare il mondo. I controlli di sicurezza e i protocolli da mettere in atto per la visita del Presidente degli Stati Uniti non sono cosa che si attiva in mezzora. Sicuramente non poteva annunciare al mondo questo viaggio in anticipo, sarebbe stato troppo rischioso sotto tanti punti di vista. Da qui la preoccupazione di alcuni politici polacchi che la visita in Polonia sia solo una copertura.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

A meno di un discorso con particolari dichiarazioni, cosa che non ci si aspetta in realtà, ai polacchi non piacerà essere usati. Pur essendo allienati sulla questione Ucraina con il pensiero di Biden, non saranno per nulla entusiasti di aver prestato il fianco ai giochi politici di Duda. Perchè lui sicuramente sapeva.