Il presidente americano Joe Biden ha parlato alla nazione dopo la conclusione della guerra in Afghanistan. Biden ha affermato che la decisone di ritirare le truppe è stata la decisone giusta e che si assume le responsabilità per tutte le scelte prese. Ha quindi affermato che di fronte all’avanzata dei talebani avevano due scelte: o seguire gli accordi fatti da Trump, o iniziare una nuova escalation. Dopo il discorso Biden ha ricevuto numerose critiche da parte dei legislatori e dei media.
Biden ha parlato alla nazione: cosa ha detto?
Il presidente americano Joe Biden ha parlato alla nazione dopo il ritiro completo delle truppe dall’Afghanistan. “È arrivato il momento di guardare al futuro. Questa è la decisione giusta, la decisione più saggia per l’America. Mi assumo le responsabilità per tutte le decisioni prese”, così Biden ha difeso la sua scelta di aver messo la parola fine ad una guerra che durava 20 anni. Il presidente americano ha poi affermato che l’evacuazione da Kabul è stata uno “straordinario successo”. Ha quindi sottolineato che gli USA ora dovranno difendersi da nuove minacce.
Biden ha anche detto che “la scadenza del 31 agosto per il ritiro non era una data arbitraria, ma una data per salvare vite americane”. “Ci sono ancora 200 americani in Afghanistan, e se vogliono uscire per loro non c’è nessuna scadenza”, ha poi detto. Nel parlare dell’avanzata dei talebani, il presidente ha ribadito il fatto che l’alternativa al ritiro era un’escalation. “Di fronte all’avanzata dei talebani avevamo due scelte. O seguire gli accordi fatti dal mio predecessore Donald Trump, o inviare altre migliaia di soldati in un’escalation della guerra”, ha spiegato. Alla fine del suo discorso, Biden ha lanciato un duro monito ai militanti dell’Isis-K: “Non abbiamo finito con voi. Vi inseguiremo fino agli inferi”. Ha poi dichiarato che ora gli USA devono affrontare le sfide di questo secolo e la competizione con Russia e Cina.
Piovono le critiche dopo il discorso
Il discorso di Biden non è piaciuto ai repubblicani, ma anche alcuni democratici hanno espresso la loro disapprovazione, affermando che la decisone di ritirare le truppe è stata “un errore politico e dal punto di vista della sicurezza nazionale”. Anche i media statunitensi hanno criticato il discorso di Biden. Per il New York Times, il fatto che 100-200 americani non siano riusciti a lasciare l’Afghanistan mostrerebbe l’incompetenza degli USA di organizzare l’evacuazione. Per la CNN, “l’incerto modo di gestire le ultime due settimane ha indebolito l’idea che il presidente fosse un esperto di politica estera, adesso non può permettersi più altri passi falsi”.
Molto critico l’editoriale del Wall Street Journal, che ha accusato Biden di aver presentato una “descrizione disonesta” di quanto accaduto in Afghanistan. Nell’editoriale si legge: “La sua difesa accusatoria è parsa così priva di un’autoriflessione o responsabilità da non valere i sacrifici che gli americani hanno compiuto in quel conflitto. Biden ha continuato a sostenere di essere stato messo in difficoltà dall’accordo raggiunto da Donald Trump con i talebani. Quell’accordo era sbagliato, ma il presidente avrebbe potuto cambiarlo. Il patto poggiava su una serie di condizioni che i talebani già non avevano rispettato, quando Biden è diventato presidente. Eppure Biden ha sostenuto di essere rimasto prigioniero di quell’accordo”.
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