Ci sono luoghi in cui la povertà regna: piccoli angoli nel mondo abbandonati a se stessi dove il benessere umano sembra solo un miraggio. Ma c’è ancora chi crede nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi strappati a chi riceve in regalo libri trasportati su una biblioteca mobile.
Cos’è la biblioteca mobile?
Kegalle, Sri Lanka. Una regione montuosa a 85km da Colombo con villaggi poveri sparsi tra piantagioni di tè. Mahinda Dasanayaka nel tempo libero attraversa strade fangose e sconnesse trasportando sulla sua moto libri da regalare ai bambini dei villaggi. L’assenza di strutture bibliotecarie influisce molto sull’apprendimento dei bambini, perciò tre anni fa Mahinda ha creato il suo progetto “Book and Me” diventato subito popolare. “Alcuni ragazzi non avevano mai visto nemmeno un libro di fiabe prima che li portassi io“, spiega Dasanayaka che visita i villaggi una o due volte a settimana.
Il progetto “Book and Me”
Mahinda ha iniziato il progetto nel 2017 con 150 libri, alcuni suoi altri donati da amici e sostenitori. Successivamente, dopo aver comprato una moto ha fissato una scatola d’acciaio per i libri sul sedile del passeggero. La sua collezione che oggi comprende 3000 libri tra generi polizieschi, romanzi e biografie, fino ad ora ha beneficiato più di 1500 bambini e 150 adulti. “Ho creato questo progetto per cambiare le prospettive e il modo in cui i ragazzi guardano alla società, per ampliare la loro immaginazione” ha detto. Dasanayaka inoltre, raduna i bambini solitamente sotto un’albero e proprio come un insolito insegnante spiega loro il valore della lettura discutendo i libri letti.
I libri per il miglioramento della società
Il progetto diffuso in più di 20 villaggi è stato ampliato anche nei villaggi dell’ex zona di guerra civile conclusa nel 2009. Dasanayaka crede infatti che i libri possano costituire un ponte tra gruppi etnici per il miglioramento della società. Per questo ha creato 4 mini biblioteche per ampliare la condivisione dei libri. Definito “un eroe del nostro tempo” e un vero esempio per la società, Mahinda non cerca alcun beneficio monetario dal suo programma. L’unica felicità per lui è vedere la gioia dei bambini nel leggere i libri, sperando con tutto il cuore che questo piccolo gesto possa un giorno cambiar loro la vita.