martedì, Luglio 8, 2025

Belluzzo racconta la Brexit: hard or soft transition? (Video)

Alessandro Umberto Belluzzo ci ha fornito le sue “istruzioni per l’uso” sulla Brexit. Un vero e proprio vademecum se non un manuale di self help. Professionista stimato nonché presidente della Camera di commercio italiana in UK, Belluzzo ci ha raccontato cosa comporterà il divorzio del Regno Unito dall’Unione. Non solo per i cittadini britannici, ma anche per i tanti connazionali che lì vivono e lavorano. E cosa significherà per le nostre esportazioni. Ecco quali sono state le sue parole.

Di cosa tratta il libro di Belluzzo?

Oggi alle ore 12 (ore 11 UK) Alessandro Umberto Belluzzo ha presentato il suo libro Brexit, Istruzioni per l’uso in diretta da Londra. Trasmesso in streaming sulla piattaforma de Il Sole 24 Ore, l’evento ha offerto l’occasione per tornare a parlare dell’impatto che avrà il divorzio del Regno Unito dall’Ue. In particolare su persone e imprese che dovranno confrontarsi con nuove regole (ferree) in ossequio al necessario riadattamento burocratico e istituzionale d’oltremanica. Proprio di questo tratta l’instant book di Alessando Belluzzo ultimato il 24 dicembre dello scorso anno. A detta dello stesso autore, questo pratico compendio “vuol essere una guida alla Brexit che ci accompagna ormai da cinque anni“. Anche grazie ad hyperlinks i cui contenuti saranno costantemente aggiornati, quindi, il libro aiuterà il lettore a “capire quali sono e quali saranno gli effetti” dell’uscita del Regno Unito dall’Unione.

La dichiarazione

Intervistato da Adnkronos nel gennaio 2020, Belluzzo aveva descritto la Brexit come “una diversa apertura” piuttosto che una chiusura. L’esperto osservato che: “I cittadini britannici non lasciano i cittadini europei, stanno lasciando l’Unione Europea, l’istituzione“. Anche se tra Regno Unito e Ue “Ci sarà una collaborazione più formale, più regolamentata, meno fluida perché ci saranno barriere in entrata“. E ancora: “Se si vorrà venire a lavorare in Gran Bretagna, aprire una società o una impresa, ci saranno delle condizioni da rispettare, che ancora non sono definite, ma non è che non potremo più farlo“. Per concludere: “Non cambieranno i rapporti personali, il lavoro di relazioni fra cittadini e istituzioni sul territorio“. Che il suo giudizio sia cambiato il primo gennaio 2021 quando è entrato in vigore l’accordo?


Brexit: Boris Johnson avvia un rimpasto di governo?


Chi ha partecipato al dibattito con Belluzzo?

In realtà, la presentazione del libro di Alessandro Belluzzo è valsa l’occasione per fare il punto su quanto sta accadendo (e accadrà) nel Regno Unito. All’interessante simposio moderato dal giornalista Simone Filippetti (Il Sole 24 Ore) hanno partecipato: Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito e Marco Villani, console generale d’Italia a Londra. Mentre in rappresentanza delle aziende italiane in UK sono intervenuti: Rocco Forte, Chairman della Rocco Forte Hotels; Alberto Mancuso, General manager London Hub IMI CIB Division di Intesa Sanpaolo; Alessandro Savelli, Founder & MD Pasta Evangelist. Ad aprire il dibattito sono stati l’ambasciatore e il console, che hanno fornito una panoramica aggiornata sulla condizione vissuta dai connazionali a partire da gennaio 2021. Ecco i punti salienti.

La Brexit sotto ogni punto di vista

Come ha ricordato Filippetti, era il 24 giugno 2016 quando la maggioranza (seppur risicata) dei cittadini britannici aveva approvato la separazione dall’Ue dopo quasi 40 anni di storia condivisa. Mentre il 24 dicembre 2020 il premier Boris Johnson aveva dichiarato di aver raggiunto un deal con Bruxelles per un’uscita ordinata del Paese. Seppur in extremis. Ma cosa significa Brexit? E quali saranno i suoi effetti sul futuro dei tanti connazionali che vivono e lavorano oltremanica? O sperano di farlo in futuro? Quali le prossime sfide? E i problemi che dovranno essere affrontati? Soprattutto dopo il 01 gennaio 2021 quando è avvenuta l’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione.

La situazione oggi

Dopo aver ricordato la tragica perdita per il nostro Paese avvenuta nella Repubblica Democratica del Congo, l’ambasciatore Trombetta ha fornito un quadro delle principali problematiche che saranno affrontate prossimamente. Come ha precisato l’ambasciatore, il Regno Unito è sempre stato un polo importante per il nostro Paese, specialmente sotto il profilo economico. Basti pensare che solo “Nel 2019 l’interscambio commerciale tra Italia e Regno Unito ha raggiunto la cifra di più di 30 miliardi di sterline, con un saldo attivo a nostro favore di 10.3 miliardi di sterline“, ha riferito l’ambasciatore.

L’intervento

Come precisa Trombetta, “L’accordo del 24 dicembre sugli scambi commerciali e la cooperazione industriale (…) scongiura il pericolo di un non accordo che sarebbe stato ancora più dannoso per l’Italia, per le nostre aziende e per i nostri cittadini“. Oltre al fatto che “crea l’area di libero scambio più grande al mondo“. Accordo ancor più significativo se si considera la tempistica con la quale è stato raggiunto. Anche se l’ambasciatore ha chiarito che “Non riproduce i benefici del mercato unico e dell’unione doganale“. Quindi per essere competitivo il made in Italy dovrà puntare su innovazione e qualità, specialmente nei “settori di punta”. Come meccanica, automotive, agroalimentare, design e moda. Ma anche green economy, settore nel quale il governo britannico ha stanziato 12 miliardi di sterline lo scorso anno.

Brexit: le nuove sfide

Inoltre, le imprese italiane saranno chiamate a “raffinare le strategie di comunicazione” anche guardando all’e-commerce. Ad esempio, ha spiegato l’ambasciatore, nel Regno Unito gli acquisti online rappresentano il 20% delle vendite al dettaglio. Un valore stimato di 100 miliardi di sterline solo nel 2020. Eppure l’ambasciatore italiano sembra fiducioso: “Ieri ho avuto due riunioni virtuali con il sindaco di Londra e con un esponente governativo“. “Ebbene da entrambi ho avuto la chiara indicazione dell’interesse da parte dell’autorità britannica di continuare e semmai di rafforzare la collaborazione, anche e soprattutto in materia commerciale con l’Italia“.


La Brexit costerà meno all’UE che al Regno Unito


Cosa consiglia Belluzzo: restare o andarsene?

Sicuramente, chiunque vorrà lavorare nel Regno Unito in futuro dovrà avere un approccio “più strutturato”. Infatti le nuove regole sono chiare ma rigide, come ha precisato Alessandro Belluzzo. Pertanto, nell’agile volumetto l’autore ha voluto condensare i cambiamenti principali scaturiti dall’accordo del 24 dicembre scorso (checklist a pag. 27 della guida). Anche se si è trattato di un deal prettamente commerciale, Belluzzo ha chiarito che siamo di fronte “a un cambiamento epocale legato alla vita di tutti i giorni“. In primo luogo per le persone fisiche (pag. 108) perché rivoluzionerà il modo di viaggiare, studiare o lavorare nel Regno Unito. Mentre per chi già vi risiede avrà l’onere di registrarsi sul sito governativo entro il 30 giugno 2021. Ma soprattutto per le persone giuridiche che pagheranno lo scotto maggiore.

Cosa significa la Brexit per le imprese?

Come precisa l’esperto, “Le imprese non hanno avuto lo stesso trattamento” (checklist a pag. 138). Al contrario, “Si trovano principalmente ad avere problemi pratici nello sdoganamento delle merci, dei dazi che sembrava non ci fossero ma in realtà ci sono, dei costi occulti“. “Insomma, non è più libero fare business tra il Regno Unito e l’Europa e in particolare tra il Regno Unito e l’Italia“. Quindi, sia le persone fisiche che quelle giuridiche si trovano davanti a un bivio: rimanere in UK o andarsene definitivamente?


Era post-Brexit: cosa succederà al Regno Unito e all’UE?


Chi è Alessandro Umberto Belluzzo?

Managing partner di Belluzzo International e fondatore di Trust&Wealth, Belluzzo si laurea all’Università Bocconi di Milano in Economia e Commercio prima, e in Giurisprudenza poi. Conseguito il master in fiscalità internazionale, inizia un percorso di formazione internazionale nel Regno Unito dove si qualifica avvocato europeo presso il Bar of England and Wales (Bar). La sua carriera inizia con una serie di esperienze professionali presso studi legali e trust company. Fino al 2009 quando amplia lo studio di famiglia, la Belluzzo international partners, fondando la sede londinese. In seguito espande l’attività su scala internazionale con uffici a Lugano e Singapore. E collaborazioni a New York, Miami e Monaco. Mentre nel 2007 costituisce la società di consulenza Trust&Wealth.

L’impegno professionale

Alle capacità imprenditoriali Belluzzo affianca l’impegno in ambito accademico. Non solo pubblicando articoli specialistici e partecipando come relatore a convegni internazionali in tema di fiscalità. Ma anche lavorando come docente all’Università Bocconi. Per i meriti nel promuovere il dialogo tra le comunità economiche di Italia e Regno Unito, nel 2017 Belluzzo è insignito del titolo di Cavaliere della Stella D’Italia. Mentre dal 2019 è presidente della Camera di commercio italiana nel Regno Unito. Nonostante le molte incombenze, Belluzzo dedica il suo tempo libero alla moglie e ai due figli. Oltre che alle sue grandi passioni: il tennis e il collezionismo d’arte e automobili (anche elettriche).

La galleria immagini

Il libro di Alezzandro Belluzzo

  • Editore: Il Sole 24 ORE
  • Rilegatura: Brossura con alette
  • Genere: Economia
  • Pagine: 208
  • Formato: 14×21 cm
  • Uscita edicola: 2 febbraio 2021
  • Prezzi: edicola € 12.90 – libreria € 14.90 – ebook € 9.99
  • Il libro è acquistabile in formato cartaceo o eBook anche su Amazon.

La diretta su Brexit

Qui, tutte le informazioni fornite dal sito ufficiale del governo.

[sbtt-tiktok feed=1]

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

[sbtt-tiktok feed=1]
- Advertisement -spot_img

Latest Articles