sabato, Aprile 20, 2024

Bambini rapiti in Nigeria: l’obiettivo è il riscatto

Da dicembre dello scorso anno sono troppi i bambini e gli adolescenti rapiti in Nigeria. I dati confermano che in questi 5 mesi sono 730 le vittime di sequestro. Gruppi di banditi hanno incentivato la tratta di massa ai danni dei bambini. L’ultimo fatto lo ha reso noto il governo nigeriano su Twitter qualche ora fa. Domenica, circa un centinaio di bambini stavano per entrare nella scuola coranica Salihu Tanko di Tegina nello stato del Niger. Erano ancora sull’autobus, quando una banda armata ha fatto irruzione sul bus, rapendo anche degli adulti presenti sul mezzo di trasporto. Le autorità dello stato del Niger lo hanno riferito alla BBC. Nella scuola ci sono studenti compresi tra i 4 e i 18 anni.

Bambini rapiti in Nigeria: che fare?

Molti dei bambini sono riusciti a scappare ma si stima che sono tra i 100 e i 200 i bambini rapiti, forse 150. Intanto, i rapitori si sono liberati dei bambini che rallentavano la fuga, lasciando andare i più piccoli. L’attacco arriva il giorno dopo la liberazione di 14 persone rapite nell’Università dello stato di Kanuda. Praticamente il modus operandi è sempre lo stesso: l’obiettivo sono gli studenti di qualsiasi età, lo scopo è il ricatto. Difatti, Tegina si trova a pochi kilometri da Kagara dove a febbraio furono rapiti altri 27 studenti. Seppur in un primo momento si siano comparati questi casi di rapimento a quelli messi a segno dai militanti islamisti di Boko Haram, le forze dell’ordine hanno escluso il coinvolgimento dei terroristi. Difatti si ritiene che si tratti di bande di criminali. Il pericolo di essere rapiti resta, ed è altissimo per i bambini in Nigeria.

Non ci sono adeguati mezzi di sicurezza negli Stati del nord della Nigeria

Cedere ai ricatti non può portare a nulla di buono, questo è quello che in molti pensano in Nigeria. Pagare per i rapimenti ha fatto sì che bande di malviventi abbiano visto questo filone criminale come una ghiotta fonte di reddito. I governatori dei vari Stati della Nigeria sono nell’occhio del ciclone per questo, perchè alcuni di loro sono scesi a troppi compromessi con i banditi. A tal proposito il presidente Buhari ha pure insinuato che i governatori statali alimentassero la crisi. Dopo i rapimenti del gruppo di Boko Haram tra il 2014 e il 2018 le scuole della zona del nord-est del Paese sono state messe in sicurezza con recinzioni, ma gli ultimi rapimenti colpiscono il nord-ovest, dove le scuole non sono protette. E nel caso di domenica i bambini rapiti non erano neanche entrati a scuola!


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I bambini in Nigeria che siano rapiti o meno sono vittime comunque!

Certamente l’ondata di rapimenti, non fa che abbassare la percentuale di bambini presenti nelle scuole, che siano laiche o islamiche. I genitori hanno paura. Secondo i dati dell’UNICEF, seppur la scuola primaria sia gratuita, solo il 53% dei bambini la frequentano. Poi se dobbiamo distinguere la frequenza in base al genere, inevitabilmente la percentuale scende nella presenza femminile nelle scuole. Quindi, gli assalti dei banditi sono pericolosi sia sul fronte della sicurezza dei bambini che su quello dell’istruzione.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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