giovedì, Aprile 18, 2024

Balloon Museum: aria e spazi di socializzazione

Dal 23 dicembre al 12 febbraio 2023, gli spazi di Superstudio Milano ospiteranno le installazioni di diciotto artisti e collettivi d’arte internazionali. A seguito delle esposizioni di Roma e Parigi, Balloon Museum presenta la mostra Pop Air, patrocinata dal Comune. Propone un allestimento dinamico e ludico che coinvolge, con le sue opere, un ambiente di oltre seimila metri quadrati, pensato per creare un dialogo emotivo con il pubblico.


Il Balloon Museum sbarca a Milano


I curatori di Balloon Museum hanno pensato a una mostra che indaga quali argomenti?

Pop Air presenta le nuove espressioni e tecniche artistiche legate al mondo delle mostre interattive, attraverso la promozione di opere inedite e site-specific. I lavori sono selezionati dal team curatoriale di Balloon Museum, composto da professionisti operanti nel mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione. L’aria è oggetto di indagine comune per gli artisti coinvolti: quindi elemento costruttivo e tangibile, vera e propria scultura dalla forma inaspettata e monumentale. Può essere considerata anche atmosfera metafisica e sospesa, dal carattere nebuloso e impalpabile. Ogni installazione inflatable, attraverso l’interazione col fruitore, crea nuovi spazi di socializzazione fisica, digitale e culturale. La persona è, infatti, al centro di un percorso esperienziale che coinvolge i suoi sensi generando stupore, curiosità e riflessioni su tematiche della contemporaneità.

Sculture e artisti

Soggetti dalle sembianze antropomorfe e zoomorfe animano il percorso espositivo con tinte accese e forme anticonvenzionali e fuori scala. Tra si inseriscono in Airship Orchestra di Eness, tribù di figure dall’aspetto ironico e giocoso tra i quali passeggiare e vivere un’esperienza sonora sorprendente. Un percorso quindi in cui dialogano luce e musica e i Ginjos di Rub Kandy, personaggi colorati e misteriosi. Lo scultore Max Streicher presenta Silenus, gigante addormentato dalle dimensioni
monumentali che mostra allo spettatore la sua vulnerabilità. Attraverso la tecnologia gonfiabile sembra respirare o agitarsi lentamente, come prima del risveglio. Cyril Lancelin con Knot indaga oggetti della quotidianità e la loro interazione con lo spazio, un grande nodo a maglia di cui non si percepiscono l’inizio e la fine. Geraldo Zamproni presenta Volatile Structure, grandi cuscini rossi che sembrano reggere la struttura circostante, in una perenne tensione tra contenuto e contesto.
L’indagine sulla natura e l’osservazione dell’equilibrio tra caos e immobilità sono i tratti distintivi del collettivo artistico Hyperstudio con Hypercosmo. Il duo Quiet Ensemble ne firma la performance multimediale e svela A quiet storm. Le installazioni immergono in ambienti in cui mare, cielo e pioggia assumono una veste inedita.

Balloon Museum e le opere di Pop Air

Un universo moltiplicato e psichedelico, avvolto da atmosfere rarefatte accoglie lo spettatore in Never ending stories di Motorefisico. La percezione del luogo circostante cambia con il movimento del singolo. L’interazione tra persona e spazio prende forma con l’intervento site-specific Giallo 368 del collettivo Penique Productions. Il gruppo si appropria dunque di un grande ambiente e ne modifica la percezione. Un involucro leggero e colorato avvolge la stanza e si trasforma in un’architettura viva, animata dall’aria generata da ventilatori che crea nello spettatore un senso di
disorientamento. Karina Smigla-Bobinski, invece, ispirandosi alle scoperte delle Neuroscienze sull’autoconfigurazione del
cervello presenta negli spazi di Superstudio l’inedita Polyheadra. Un’installazione interattiva che innesca un dialogo diretto col pubblico. Chiamato a partecipare attivamente alla configurazione dell’opera, lo spettatore potrà assemblare tubi gonfiabili di diverse dimensioni in modi sempre differenti e documentare il risultato attraverso fotografie e video.

Pop Air, una mostra sostenibile

L’aria diventa elemento architettonico con Tholos di Plastique Fantastique, omaggio ai templi dell’antichità, rivisitati in chiave inflatable. L’installazione, svelata in anteprima mondiale in occasione della mostra, riflette con ironia sulla geometria e sulle forme svelando elementi inediti, realizzati con materiali specchianti e trasparenti. Ambientazioni dal design inaspettato e dalla forte interattività accolgono il visitatore lungo la Balloon Street. Quindi un viaggio tra opere dai colori pop e dalle suggestioni ironiche in cui gli spettatori diventano protagonisti scattando fotografie e video della loro esperienza. La mostra, candidata a BEA Best Event Awards, è organizzata ponendo grande attenzione all’impatto ambientale. L’impegno si traduce infatti in azioni concrete sostenute dal partner e fornitore Gemar®️, prima azienda del settore balloon e party a adottare il reporting di sostenibilità certificato secondo le linee guida GRI. Utilizza inoltre forniture di palloni con il lattice di gomma 100% naturale e biodegradabile.

Balloon Museum e il gioco

Balloon Museum Pop Air si configura così un invito alla socializzazione, all’ironia e al gioco, un omaggio all’arte di scolpire l’aria con opere inedite. I lavori infatti coinvolgono il pubblico con il quale si pongono in dialogo aperto.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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