giovedì, Marzo 28, 2024

B. Traven: uno scrittore ancora immerso nel mistero

Ci sono scrittori che scelgono l’anonimato. Sfruttando pseudonimi, per esempio. O lasciando che gli altri cerchino di svelarne l’identità. Un esempio? Elena Ferrante. Che, ancora oggi, non si sa chi sia con precisione. Anche negli USA vi sono stati casi simili. Tra i quali vi è B. Traven. Scrittore celebre tra gli anni ’50 e ’60. La cui identità rimane un mistero. A cui non si è trovata ancora una risposta.

Chi è B. Traven?

A questa domanda non è possibile rispondere come si fa di solito, dunque. Proprio perché mancano informazioni di base sulla biografia dello scrittore. Il quale ripeteva spesso una frase. Ossia, “Le persone creative non dovrebbero avere un’altra biografia oltre alle loro opere“. Dodici romanzi. Un libro di reportage. Una serie di racconti. Questo è quanto può aiutarci a conoscere meglio B. Traven. Scrittore di origini tedesche, con ogni probabilità. Nei suoi racconti, lo scrittore attacca il capitalismo. Mostrando, infatti, delle simpatie per il socialismo. E anche per alcune teorie anarchiche. La sua opera più famosa è del 1927. “Il tesoro della Sierra Madre“. Mentre i suoi primi racconti sono stati pubblicati su Vorwärts. Un quotidiano di Berlino del Partito socialdemocratico.


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Un’identità da scoprire

Per molti anni, sono state proposte le più svariate teorie. Nel tentativo, infatti, di svelare l’identità di B. Traven. Una delle teorie afferma che lo scrittore fosse Jack London. Che avrebbe finto la propria morte nel 1916. C’è, invece, chi lo credeva figlio illeggittimo di Guglielmo II. Una teoria in particolare ha, però, incontrato i favori di molti. Quella che lo vedrebbe come Ret Marut. Un ex attore e giornalista. Che ha partecipato attivamente alla Repubblica Socialista di Baviera. La teoria sarebbe frutto di Erich Mühsam. Con il quale avrebbe avuto contatti. Anche se, in realtà, non si spiegherebbe come Murat sia giunto in Messico. Lo scrittore Mario Monti ha proposto, invece, un’altra teoria. Ossia, che B. Traven sia Esperanza López Mateos. La traduttrice messicana dello scrittore. E sorella del futuro presidente del Messico. Molte altre sono le teorie sull’identità di Traven. Nessuna di esse ha, però, trovato conferma.

B. Traven: uno scrittore dimenticato oppure no?

La risposta è no. In particolare negli USA. Dove Ferrar, Straus and Giroux ha pubblicato una nuova edizione delle opere di B. Traven. Da “Careta” a “I raccoglitori di cotone“. Una certa rilevanza hanno le note biografiche. La casa editrice riprende tutte le teorie proposte nel corso degli anni. “La vita dell’autore […] è uno dei misteri più fantomatici di sempre“. Si legge nelle note biografiche. Sul proprio mistero, Traven ha sempre avuto da ridire. Tuttavia, è innegabile che questo suo aspetto abbia attirato ulteriore attenzione su di lui. Per fortuna, si potrebbe dire. Perché in questo modo in molti hanno avuto modo di conoscere uno scrittore incredibile. E che trovava spazio, nelle sue opere, per raccontare le sue ideologie. Uno scrittore che, su Letras Libres, è stato definito “Il George Orwell tedesco“. Proprio perché Traven univa la letteratura alla morale e alla politica.

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