lunedì, Novembre 11, 2024

Aviazione: Londra perde il primato

Dopo decenni trascorsi ad essere la città leader nel mondo per l’aviazione, Londra ha perso la sua corona a causa della pandemia da Covid-19. Con l’aeroporto più trafficato d’Europa, Heathrow, e l’aeroporto di Gatwick che, nonostante la presenza di una sola pista è il più trafficato del mondo, la capitale britannica ha gestito 126,5 milioni di passeggeri nel 2019. Un vero record , battendo tutte le altre città. Insieme agli scali di Stansted, Luton, London City e Southend, la più grande metropoli del Regno Unito sembrava inattaccabile, con decine di milioni di passeggeri in più ogni anno rispetto a qualsiasi altra città.

Aviazione: Londra scivola all’ottavo posto della classifica?

La capitale ha molte più rotte di qualsiasi altra città ed è una zona ad alta connettività. Ma secondo gli ultimi dati dell’International Air Transport Association (Iata), la connettività di Londra è diminuita di due terzi. Ora è all’ottavo posto, dietro a cinque città cinesi e a due hub statunitensi. I primi quattro posti sono occupati da Shanghai, Pechino, Guangzhou e Chengdu. Seguono poi gli aeroporti di Chicago, Shenzhen e Los Angeles. In nona e decima posizione ci sono Dallas e Atlanta. New York, Tokyo, Bangkok, Hong Kong e Seoul sono uscite dalla top 10.

Le parole del Vicepresidente della IATA

Sebastian Mikosz, vicepresidente senior della IATA, ha dichiarato: “Il drammatico cambiamento nella classifica della connettività dimostra come sono cambiate le rotte mondiali negli ultimi mesi a causa della pandemia. Ma il punto importante è che le classifiche non sono cambiate a causa di alcun miglioramento nella connettività“. Continua Mikos:“la classifica è cambiata perché l’entità del declino è stata maggiore per alcune città rispetto ad altre. Non ci sono vincitori, solo alcuni giocatori che hanno subito meno infortuni. In un breve periodo di tempo abbiamo annullato un secolo di progressi nel riunire le persone”. Il mese scorso, l’aeroporto di Heathrow ha registrato un crollo degli affari dell’82% rispetto all’anno precedente.

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