In Austria sono fallite le trattative per la formazione di un nuovo governo. Nelle trattative erano coinvolti il Partito della Libertà FPÖ di estrema destra, e il Partito Popolare conservatore ÖVP.
Austria: fallite le trattative per un governo
Sono fallite le trattative per la formazione di un nuovo governo in Austria in cui erano coinvolti il Partito della Libertà FPÖ, il partito di estrema destra, e il Partito Popolare conservatore ÖVP. Se i negoziati fossero andati a buon fine Herbert Kickl, il leader dell’FPÖ, sarebbe potuto diventare il primo cancelliere austriaco di estrema destra dal secondo dopoguerra. La trattativa era iniziata in salita con i Popolari che da subito hanno messo sul tavolo i paletti di alcune garanzie come lo stato di diritto, la difesa e l’europeismo.
Cosa succede ora?
Il presidente austriaco potrebbe ora decidere di affidare un nuovo mandato per esplorare altre alleanze, ad esempio con i socialdemocratici dello SPÖ o i liberali dei NeÖs. Una eventuale coalizione che avrebbe un futuro difficile, con una maggioranza misera che potrebbe rendere ogni singolo voto cruciale per la stessa sopravvivenza del governo. Tra le ipotesi anche quella di un governo tecnico, come accadde già nel 2019. Ma anche in questo caso resterebbe il problema di una maggioranza parlamentare in grado di sostenere il lavoro dei tecnici. Infine, ultima possibilità, quella di un governo di minoranza, probabilmente affidato a ÖVP che senza una maggioranza assoluta in Parlamento dovrebbe cercare alleanze con altri gruppi politici.
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