Oggi compie 77 anni Altan, disegnatore, fumettista, vignettista satirico e di costume che grazie alla critica sociale e politica tipica dei caratteristici personaggi usciti dalla sua matita è riuscito a diventare famoso nel nostro Paese riuscendo a dare maggiore impulso alla cronaca per immagini.

Dedicatosi anche alla cultura, in particolare al filone educativo per i più piccoli, sempre prestando molta attenzioni ai temi cardine della società quali la famiglia, le amicizie, il lavoro, la libertà, la giustizia, l’ambiente ed il divertimento, divenne celebre per aver inventato la Pimpa, la cagnolina più famosa in Italia e forse anche nel mondo.
Biografia e Carriera
Francesco Tullio Altan nasce a Treviso il 30 settembre 1942 da Carlo Tullio Altan, antropologo, sociologo e accademico italiano di origini friulane, e dalla madre Nora, come sostenuto dallo stesso Altan in una sua intervista rilasciata a Malcom Pagani, figlio del produttore cinematografico Amedeo Pagani e della nota scrittrice Barbara Alberti, e apparsa sul Fatto Quotidiano qualche anno fa, donna molto dolce a differenza del padre piuttosto severo. Ben presto si trasferisce a Bologna e comincia gli studi all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia che non porterà a termine per dedicarsi interamente al cinema e alla televisione nel ruolo di scenografo e sceneggiatore. Appassionato di arte, in particolare quella grafica, si dà da fare per formarsi a questa disciplina cercando opportunità lavorative, fu così che nel 1970 sarà occupato presso un quotidiano locale di Rio de Janeiro per il quale pubblicherà il suo primo fumetto per bambini.

Se le sue opere trattano anche di critica e di cronaca, sicuramente l’attenzione verso il mondo dell’infanzia non lo abbandonerà mai, memore forse dei suoi primi lavori nel mondo della fanciullezza, come si può evincere dallo stile del tratto e dall’uso dei colori caratteristici del modo di lavorare dell’artista, Altan utilizza infatti tinte piuttosto accese dai forti contrasti cromatici. E’ dal 1974 che inizia a collaborare con alcune estate italiane per i quali crea alcuni personaggi entrati nelle cronache, fra i quali Trino, un dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, e la mitica Ada, che esordiscono nel mensile Linus, prima rivista italiana destinata al grande pubblico dedicata esclusivamente al mondo delle immagini e del fumetto fondata da Giovanni Gandini.
La Pimpa e gli altri personaggi
Pimpa nasce nel 1975, realizzata poco tempo dopo il suo rientro in Italia, personaggio uscito per la prima volta sul Corriere dei Piccoli o Corrierino, periodico da cui si generò il futuro Corriere dei Ragazzi e da cui nacque il primo fumetto italiano e perciò considerato manifesto del fumetto italiano e della sua introduzione nonché prima rivista settimanale di fumetti in Italia pubblicata per quasi un secolo dal 1908 al 1996 che trattava pedagogicamente svariati temi quali formazione, divulgazione scientifica, letteratura e narrativa.

Avvicinatosi più attivamente al mondo del cinema ed in particolare a quello dell’animazione grazie al successo che gli giunse dalla Pimpa, da cui vennero elaborate numerose trasposizioni filmiche trasmesse dalla Rai e poi da altre emittenti europee ed internazionali grazie al lavoro del regista Osvaldo Cavandoli e dell’animatore Enzo D’Alò che ottennero il riconoscimento Cartoons on the Bay, Altan stesso diresse una nuova serie della Pimpa andata in onda nel marzo del 2013 su Rai YoYo.

Oltre alla Pimpa sono noti altri personaggi per bambini quali Kamillo Kromo e Kika e quelli dedicati alla maturità e all’età adulta, Cipputi, per mezzo del quale è accesa ed evidente la propensione per la critica cronistica e di costume, in particolar modo verso la politica e il duro lavoro d’ufficio o di fabbrica, occupazioni che nel mondo moderno rischiano l’alienazione dell’uomo. Ha lavorato anche ad alcune biografie di personaggi famosi, molti dei quali italiani.

Continua ancora a collaborare con Linus, Panorama e L’Espresso ed ultimamente con La Repubblica per cui continua a operare nella direzione della satira politica che vede protagonisti gente del popolo e quasi mai caricature di personalità dirigenti. Quello che colpisce della produzione di Altan è come i suoi personaggi assomiglino alle tipiche maschere della commedia dell’arte, riferimento anche alle sue origini venete oltre che essere potente mezzo comunicativo che vuole far riflettere sul senso del lavoro e della cultura la quale dovrebbe essere priva delle costruzioni effimere dell’ipocrisia in ogni campo del sociale ed essere perciò libera e sincera così come la vita, non relegata alle catene di una burocrazia e di una conduzione dell’esistenza basata su falsi fondamenti.