mercoledì, Aprile 17, 2024

Attività estive del passato da riscoprire oggi

Tendiamo spesso a dire che le cose erano migliori nella nostra infanzia, sebbene spesso buona parte di questo pensiero la faccia la nostalgia. Ma forse questo discorso può valere per queste attività estive del passato.

Quali attività estive del passato possiamo riscoprire?

Ognuno di noi ha memoria diversa delle vacanze estive: chi partecipava a campi estivi, chi le trascorreva dai nonni, chi andava in vacanza coi genitori. Probabilmente, però, la maggior parte di noi conosce queste attività estive.


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Generalmente, anche le lunghe giornate estive avevano un termine, e con il buio giungeva l’ora di rincasare. Non però per i giocatori di questo gioco, che come dice il nome stesso prevedeva l’utilizzo di torce. Per partecipare occorreva dividersi in due squadre: una sola di queste avrebbe avuto le torce. Gli altri avrebbero dovuto vestirsi di scuro e raggiungere una base senza farsi scoprire. Forse però questo era un gioco destinato ai più grandi.

Soap Box Derby

Letteralmente significa “Derby su scatola di sapone”, e l’idea nacque nel 1933 dal fotografo Myron Scott, originario dell’Ohio. Gli fu sufficiente vedere due bambini scendere da una collina a bordo di carretti di legno attrezzati con le ruote di una carrozzina, e da allora cominciò a pensare ad un torneo in cui ogni bambino costruiva la sua auto con materiali di fortuna. L’evento ottenne anche l’attenzione della televisione, negli anni 70.

Strade di gioco

Andiamo ancora più indietro nel tempo e torniamo al 1914. L’idea di chiudere alcune strade al traffico per permettere ai bambini di giocare senza pericolo venne alla Polizia di New York, convinta in questo modo di tenere i più piccoli lontani dai guai. Si rivelò particolarmente efficace soprattutto nelle aree a basso reddito, con pochi parchi. Negli anni le strade di gioco sono notevolmente diminuite, ma nel 2020, nel corso della pandemia New York ha deciso di rivitalizzare il processo.

Giocare con gli idranti

Abbiamo sicuramente visto spesso questa scena in molte foto d’epoca, soprattutto nella città di New York. Anche in quel periodo però era proibito, pur se rimaneva impossibile sorvegliare tutti gli idranti. Per limitare gli sprechi, quindi, i vigili del fuoco installarono irrigatori: ma era pur sempre un’idea poco saggia. Secondo il Dipartimento dell’Acqua di Philadelphia, infatti, un idrante aperto può ridurre la pressione dell’acqua degli altri suoi simili, oltre a consumare in un’ora il fabbisogno idrico di una famiglia in un anno intero.

Slip’n Slide

Facciamo un passo avanti, negli anni 60. L’idea era di un tappezziere, Robert Carrier: si trattava di una pista in vinile, che una volta bagnata diventava l’equivalente di uno scivolo acquatico. Se utilizzato da un adulto, tuttavia, diventava decisamente pericoloso, poiché guadagnavano troppa velocità, schiantandosi sulla superficie dura più vicina. Incidenti e cause legali ne erano la conseguenza, e per questo venne tolto e poi rimesso dal mercato, con le giuste avvertenze. Oggi è ancora acquistabile online, ma l’azienda di produzione consiglia l’uso dai 5 ai 12 anni.

Big Wheel

Se siete stati bambini negli anni 70 e 80, forse avrete posseduto un triciclo Big Wheel. Venne introdotto nel 1969 da Louis Marx and Company, ed erano ritenuti indistruttibili. All’inizio degli anni 80 ne furono venduti 40 milioni: dopo la chiusura di Marx, Big Wheel venne rilanciato nel 2003 dall’azienda di giocattoli Alpha International.

Hoppity Hop

È difficile non ricordarsi di avere almeno visto questa grossa palla rimbalzante con un manico in cima. Hoppity Hop venne introdotto nel 1968 dalla Sun Corporation, e in soli tre mesi vendette 300.000 unità a 6 dollari l’una: 4 milioni in cinque anni. Nacque anche una variante, con una testa di cavallo al posto del manico.

Il banchetto di limonata

Si vedono spesso nei film americani, ed esistono naturalmente da centinaia di anni, sebbene quelli messi su dai bambini siano stati più diffusi nel XX secolo. Probabilmente le misure igieniche erano abbastanza approssimative, ma in quel periodo non si faceva gran caso a certi dettagli.

Skip-It

Di certo, se siete stati bambini negli anni 80, conoscete anche questo gioco, consistente in una palla legata ad un cavo: fissata alla caviglia, l’obiettivo era saltare ed evitare di essere colpiti. Il gioco è stato introdotto da Tiger Electronics, da un’idea parziale del designer Avi Arad. Quest’ultimo avrebbe poi prodotto i film della Fox sugli X-Men, quelli di Spiderman di Sam Raimi e molte altre produzioni Marvel.

Moon Shoes

Le Moon Shoes, come dice il nome stesso, erano state concepite per permettere ai bambini di simulare un ambiente a zero gravità. In origine erano realizzate in metallo, negli anni 70, per poi essere convertite in plastica e commercializzate da Nickelodeon negli anni 90. Nel 1992 un avvocato specializzato in lesioni personali le definì uno dei giocattoli più pericolosi sul mercato: il produttore Hart Enterprise ribatté che avevano comunque causato meno lesioni delle biciclette o dei pogo stick.

Snoopy Sno-Cone

Come il nome lascia pensare, questo dispositivo era stato “approvato” da Snoopy, il famoso bracchetto bianconero dei Peanuts. Funzionava in modo molto semplice: era sufficiente riempirlo di ghiaccio, e utilizzare la manovella per livellarlo. In seguito, si poteva aggiungere lo sciroppo preferito, creando così una sorta di granita. La prima versione si chiamava Frosty Sno-Man: nel 1979 prese il nome del personaggio dei fumetti. Forse non un vero e proprio giocattolo, ma almeno era rinfrescante.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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