Attentato contro i Cristiani in Burkina Faso

L’attacco, ad opera di estremisti islamici, ha causato sei vittime tra cui il pastore della chiesa locale.

Nuovo attentato contro le comunità cristiane in Burkina Faso. Domenica 28 aprile, intorno alle 13, al termine di una funzione religiosa, persone armate, giunte sul posto in motocicletta, hanno attaccato i fedeli che stavano uscendo da una Chiesa di Silgadji a 60 chilometri da Djibo, nel nord del paese, causando la morte del Pastore e di cinque fedeli. Secondo quanto dichiarato dalle autorità Locali, il gruppo armato si sarebbe poi diretto verso il Mali.

La Repubblica del Burkina Faso è un piccolo stato senza sbocchi sul mare dell’Africa occidentale. Ottenne l’indipendenza dalla Francia nel 1960 e tuttora è uno dei paesi più poveri del mondo.

Nel 2015 in Burkina Faso sono iniziate le prime aggressioni jihadiste, attuate da guerriglieri provenienti dal Mali e da altri stati limitrofi. Le organizzazioni terroristiche islamiche che operano in Burkina sono lo Stato Islamico del Grande Sahara, il Gsim (gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani) e l’Ansarul Islam. Dal 2015 si stima che circa 350 persone siano decedute in seguito agli attentati delle forze jihadiste, che inizialmente operavano nel nord del paese ma successivamente hanno sferrato attacchi anche nella capitale Ouagadougou e in altre città del paese.

Una lunga scia di sangue

A metà febbraio del 2019, un missionario spagnolo, Padre Cesar Fernandez, è stato ucciso in un attacco armato nei pressi di Nohao, nella parte centro-orientale del paese. Nella zona di Dori, nel nord del paese, a metà marzo è stato rapito don Joel Yougbare, sacerdote, del quale a tutt’oggi non si hanno notizie.

Lo scorso 5 aprile, sempre nei pressi di Dori, durante la celebrazione della Via Crucis, alcuni guerriglieri sono entrati in una chiesa gremita di fedeli, e, dopo aver preso in ostaggio i presenti, tra cui alcuni bambini, hanno ucciso quattro persone che avevano cercato di fuggire.

A fine marzo, nella zona di Arbinda, nel nord del paese, durante alcuni scontri tra gruppi locali, milizie jihadiste hanno provocato la morte di 62 persone durante un attacco terroristico.

Nel maggio del 2018, i coniugi Sawadogo, volontari presso una comunità cristiana della zona di Arbinda, vennero rapiti da uomini armati e rilasciati nel settembre successivo.

La scomparsa di Luca tacchetto e Edith Blais

Il 15 dicembre 2018, nella zona di confine tra Burkina Faso e Togo sono scomparsi due giovani diretti in Togo per partecipare alla costruzione di un villaggio per una organizzazione di volontariato. Luca Tacchetto, giovane architetto padovano e la fidanzata Edith Blais sono svaniti nel nulla dopo aver cenato con alcuni conoscenti residenti in Burkina.

Alcuni organi di informazione avevano ipotizzato un sequestro di persona, ma a tutt’oggi non si hanno informazioni certe sulla sorte dei due fidanzati in quanto non si è potuto accertare neppure se la coppia sia riuscita ad attraversare il confine con il Togo.

I ministeri degli esteri italiano e Canadese stanno collaborando con le autorità del Burkina per cercare di ottenere informazioni utili a risolvere il caso. La procura di Roma, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo terroristico.

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