Attacco hacker a WhatsApp: a rischio i dati 1,5 miliardi di utenti. Come difendere la nostra privacy?

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Attacco Hacker a WhatsApp

Scoperto Pegasus, il software che infetta con una telefonata anonima. Una vulnerabilità nel sistema permetteva ai cyber criminali di installare spyware nei dispositivi degli utenti tramite una telefonata via WhatsApp. L’attacco hacker sarebbe stato scoperto all’inizio del mese di maggio.

WhatsApp sotto attacco, possibile fuga di dati

In un report diffuso dal Financial Times, la nota applicazione di messaggistica istantanea, di proprietà di Facebook, avrebbe subito un attacco hacker. Da quanto appreso, sarebbero a rischio i dati di 1,5 miliardi di persone. Secondo quanto dichiarato dai responsabili della piattaforma, l’attacco hacker a WhatsApp sarebbero riusciti a sfruttare una vulnerabilità nel sistema, installando degli spyware sui dispositivi degli utenti. Il malware, di natura governativa, è stato ideato da una nota società di cyber intelligence israeliana (la NSO Group). La finalità di questo malware sarebbe quella di fornire ai governi e alle agenzie di spionaggio, software contro attività criminali e terroristiche.

Attacco Hacker: come agiva lo spyware tramite WhatsApp

I responsabili della nota piattaforma di messaggistica istantanea, hanno spiegato i un comunicato che l’attacco si manifestava con una semplice chiamata vocale su WhatsApp. Non era necessario che l’utente rispondesse alla telefonata. In questo modo gli hacker installavano sul dispositivo Pegasus, un software in grado di raccogliere dati sulle attività degli utenti senza il loro consenso. Per non lasciare tracce, inoltre, i cyber criminali modificavano la cronologia delle telefonate per non lasciare alcuna traccia.

Si chiama Pegasus, lo spyware che ha hackerato WhatsApp

Lo spyware che nei giorni scorsi ha messo a rischio i dati di 1,5 miliardi di utenti si chiama Pegasus. Si tratta di uno malware progettato dalla NSO Group, società israeliana che si occupa di sviluppare tecnologie di spionaggio e sorveglianza per autorità governative.

Definito come uno dei “kit di spionaggio più invasivi al mondo”, Pegasus è un malware che monitora tutte le attività della vittima, senza che questo ne sia a conoscenza. Lo scopo di questo spyware è quello di ottenere informazioni per sventare attività illecite o terroristiche per la sicurezza nazionale. Tuttavia, sembra che il software sia utilizzato dai governi di circa 45 paesi per raccogliere informazioni anche su comuni cittadini.

Come difendersi?

Sulla questione è intervenuto immediatamente il team di sicurezza di WhatsApp che, dopo aver individuato l’attacco degli hacker, ha prontamente riparato la falla nel sistema, eliminando la vulnerabilità. A seguito di quanto accaduto, gli utenti sono stati invitati ad aggiornare l’applicazione per tutti i sistemi mobile (Android e iOS) alla versione più recente nei rispettivi store.

Attacco hacker a Whatsapp

Sicurezza online: le minacce della rete

Come molti saprete, Malware e Virus sono ampiamente diffusi in rete. La possibilità che il vostro dispositivo possa essere “infettato” è abbastanza elevata, soprattutto se si naviga online sprovvisti di Firewall e Antivirus.

Malware e Virus sono due tipologie di “software malevoli” che agiscono in modi diversi: i Malware sono software in grado di invadere dispositivi, sistemi o reti. La loro attività principale è quella di rubare, criptare o eliminare le informazioni dell’utente e alterare il normale funzionamento di un dispositivo. Inoltre, sono in grado di spiare le attività delle persone online senza che questi se ne accorgano.

I virus, invece, proprio come avviene per i “virus umani”, scovano le vulnerabilità (“ferite”) di un sistema o di un programma. Quando si apre il programma infetto, il virus si replica e si diffonde anche ai programmi non infetti, compromettendone il funzionamento.

Per tale ragione è sempre consigliato navigare in rete protetti da un buon antivirus. Non si sa mai cosa potrebbe insediarsi nel vostro dispositivo.