giovedì, Aprile 25, 2024

AstraZeneca: stop in Danimarca, Islanda e Norvegia

AstraZeneca si ferma. La somministrazione del vaccino è stata infatti sospesa per 14 giorni, in via cautelativa, in Danimarca, Islanda e Norvegia.

La decisione è stata presa in seguito alla formazione di sospetti coaguli di sangue in alcune persone a cui era stato somministrato il vaccino.

Perchè la Danimarca ha sospeso il vaccino AstraZeneca?

L’autorità sanitaria danese ha deciso si sospendere temporaneamente il vaccino a causa della formazione di coaguli di sangue. Questi potrebbero causare trombosi ed embolie in soggetti vaccinati con AstraZeneca.

Al momento, comunque, non è stato ancora appurato il legame tra le manifestazioni cliniche e il vaccino. Di conseguenza non si possono formulare congetture sull’efficacia e sulla sicurezza del vaccino.

In base ai dati forniti dal Serum Institut Statale in Danimarca oltre 142mila persone hanno già ricevuto la prima dose del vaccino. La scorsa domenica anche l’Austria ha sospeso la somministrazione del lotto di vaccini AstraZeneca numero ABV5300, in seguito al decesso di una donna per trombosi multipla e il ricovero di un’altra per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino. A causa di questi episodi anche Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno sospeso in via precauzionale l’uso dei vaccini provenienti dallo stesso lotto. La partita conta un milione di dosi ed è stata distribuita in 17 Paesi.

Lotto ABV2856 sospeso dall’Aifa

L’Agenzia italiana del farmaco ha deciso di sospendere a scopo precauzionale anche il lotto AstraZeneca ABV2856. La decisione è stata presa in seguito alla “segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti a questo lotto”. Al momento, comunque, non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra vaccino e tali eventi.

La procura di Siracusa e di Catania ha aperto due inchieste per la morti sospette di un poliziotto e di un militare, subito dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. Il lotto è stato sequestrato su decisione della magistratura.

Qual è l’attuale posizione di AstraZeneca?

L’azienda biofarmaceutica anglo-svedese sta collaborando attivamente con le autorità sanitarie nazionali. In base alle analisi effettuate da AstraZeneca su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna correlazione tra un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda.

AstraZenaca precisa inoltre che dai controlli sulla qualità effettuati internamente “non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione”.

Per l’Ema non ci sono correlazioni

L’European Medicines Agency ha affermato che non esistono correlazioni tra i due casi austriaci e il vaccino. Inoltre in Europa, sino alla data del 9 marzo, il numero di persone che ha segnalato coaguli di sangue dopo l’iniezione non è stato superiore a quello della popolazione generale: 22 casi su 3 milioni.

L’Ema ha comunque già avviato un’ulteriore controllo sul vaccino AstraZeneca.

Palazzo Chigi, inoltre, rende noto che il premier Mario Draghi e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, durante una conversazione telefonica, hanno riconfermato la non correlazione evidente tra casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione di AstraZeneca.

E l’Italia?

L’infettivologo Matteo Bassetti, ordinario di malattie infettive e Primario dell’ospedale San Martino di Genova, ha sottolineato come le recenti segnalazioni sul vaccino siano una prova dell’efficacia della farmacovigilanza.

Ma ci può essere una reale correlazione tra vaccino e trombosi? Secondo Bassetti la relazione tra i due fattori è improbabile, anche perché il vaccino non è somministrato per via endovenosa, ma intramuscolare. Si deve, comunque, verificare se ci sono delle categorie più a rischio rispetto ad altre.

Un’altra domanda ricorrente in questi giorni è se il lotto, attualmente incriminato, possa avere subito delle alterazioni qualitative in fase di produzione. L’ipotesi è da escludere visto il serrato controllo di qualità che c’è sui vaccini anticovid.

A rassicuare sulla sicurezza e sulla validità del vaccino AstraZeneca interviene anche Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Inoltre, se si esaminano i dati elaborati nel Regno Unito, dove sono state vaccinate già 23 milioni di persone, analogalmente con l’antidoto di AstraZeneca e con quello di Pfizer, il vaccino AstraZeneca è risultato sicuro ed efficace.

Purtroppo, però, questa situazione ha creato incertezza in molte persone, che adesso sono in dubbio se scegliere di vaccinarsi oppure no.

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