lunedì, Febbraio 10, 2025

Astinenza da campionato di Serie A per i Mondiali di calcio maschili del 2022 in Qatar

Si può parlare di astinenza da campionato di Serie A per i Mondiali. Infatti il campionato italiano di Serie A riprenderà mercoledì 4 gennaio 2023, dopo la pausa per i Mondiali di calcio maschili del 2022 in Qatar. Questi sono iniziati il 20 novembre e terminati il 18 dicembre. E l’Italia non si è qualificata, generando nel tifoso ‘calciodipendente’ una vera e proprio astinenza da campionato di Serie A per i mondiali.

Si può parlare di astinenza da campionato di Serie A. Infatti il campionato italiano di Serie A riprenderà mercoledì 4 gennaio 2023, dopo la pausa per i Mondiali di calcio maschili del 2022 in Qatar. Questi sono iniziati il 20 novembre e terminati il 18 dicembre. E l’Italia non si è qualificata, generando nel tifoso ‘calciodipendente’ una vera e proprio astinenza da campionato di Serie A per i Mondiali.                                        

Dopo la sconfitta per 0-1 con la Macedonia del 24 marzo del 2022, l’Italia non si è qualificata per i Mondiali di calcio in Qatar, vinti dall’Argentina.

Così, certamente abbiamo seguito i Mondiali. Magari scelto una squadra simpatizzante, con cui ‘rimpiazzare’ in qualche modo la nostra. E poter continuare ad assumere buone dosi di calcio. E magari tentare pronostici e possibili formazioni.

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Infatti, tutti i campionati si sono fermati per i Mondiali. In alcuni Paesi come ad esempio l’Inghilterra, sono ripresi ieri. In altri, bisognerà attendere la fine dicembre e addirittura gennaio. Come pure febbraio, per Austria e Danimarca.

Allora, è iniziata l’astinenza da campionato di serie A. Essa è uno stato di sofferenza dovuto al venir meno dell’effetto di ciò che manca. In questo caso, a mancare è il calcio. E chi soffre di questa mancanza può essere definito ‘calciodipendente’. E’ la persona che non può fare a meno di seguire il campionato di calcio. Ovvero, il tifoso del campionato di Serie A.

Al ‘calciodipendente’ non è bastato vedere giocare tutti insieme i calciatori più seguiti al mondo che hanno partecipato ai Mondiali. Ronaldo, Messi e Neymar per citarne alcuni non sono bastati al super tifoso da campionato. I campioni sono stati ammirati e acclamati nelle loro performance. Ma il campionato è un’altra cosa!

Così, tra una partita e l’altra del Mondiale, il tifoso da campionato di Serie A, colpito dall’astinenza, si è consolato anche con vecchie partite trasmesse dalla TV che hanno fatto la storia del calcio. Ed anche, con film sul calcio.

Alcuni titoli andati in onda recentemente sono stati: “Il presidente del Borgorosso Football Club”, del 1970. Protagonista Alberto Sordi. Qui, un giovane scombinato e incompetente di calcio eredita la presidenza di una squadra romagnola. Si evince un calcio caratterizzato dalla passione popolare. Del 1981 è “Fuga per la vittoria”. Con Pelè e Bobby Moore. Il film è ispirato alla storia vera della partita della morte tenutasi a Kiev nel 1942 tra prigionieri e comandanti nazisti. Del 1984, “L’allenatore nel pallone”. Qui, la Longobarda si gioca la permanenza in Serie A nell’ultima partita contro l’Atalanta. Alla vigilia della partita, però, il presidente del club avverte il mister Oronzo Canà/Lino Banfi che se vuole rimanere alla guida della squadra anche per la stagione successiva, deve perdere l’incontro. Così, retrocedendo in Serie B.

Allora, guardando la serie A, ci si può lasciare andare alla manifestazione di sfoghi, tic. Come pure all’attuazione di superstizioni e riti.

Del resto, parafrasando Karl Marx, “il calcio è l’oppio dei popoli”. Quindi, è una dipendenza. Ma che ha i suoi benefici.

Guardare il calcio fa bene alla salute. I riflettori della Serie A si accendono sui campi. E i benefici si ripercuotono sul corpo e sulla mente.

Guardare il calcio fa bene al corpo e alla mente. Gli effetti positivi che ne derivano sono pari ad una camminata veloce di novanta minuti.

Si tratta di uno stress positivo. Emerge da ricerche condotte in questo campo che ai tifosi sono aumentate le frequenze cardiache durante l’incontro. Proprio come un allenamento. Ad uno stress positivo, si aggiunge un’eccitazione positiva.

Inoltre, se la squadra del cuore vince, l’umore migliora. Il buonumore e l’euforia durano fino a ventiquattro ore dopo. Quindi, i benefici sono anche a lungo termine.

La vittoria fa diminuire la pressione sanguigna, la sconfitta la fa aumentare.

Allora, non resta che aspettare il 4 gennaio, per tifare la squadra del cuore.

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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