giovedì, Aprile 25, 2024

Assalto al Campidoglio: arrestato l’uomo entrato nell’ufficio della Pelosi

Nell’assalto al Campidoglio alcuni manifestanti avrebbero rubato materiali di diverso tipo dagli uffici dei senatori. Tra questi ci sarebbe anche il computer portatile della speaker della Camera Nancy Pelosi. L’FBI ha riferito di aver arrestato l’uomo che si era seduto alla scrivania della Pelosi. Intanto alcuni manifestanti riconosciuti tramite i social sono stati licenziati dal loro posto di lavoro.  

Assalto al Campidoglio: come proseguono le indagini?

Proseguono le indagini dell’FBI dopo l’assalto al Campidoglio. I federali riferiscono di aver incriminato 13 persone pe le rivolte di Washington DC e che 40 sono state incriminate dalla Corte Superiore. L’FBI, rivolgendosi ai manifestanti pro Trump, ha affermato: “Anche se avete lasciato Washington potete ancora attendervi che qualcuno bussi alla vostra porta”. Il procuratore federale inoltre riferisce che durante l’assalto al Congresso alcuni manifestanti hanno rubato materiale di diverso tipo dagli uffici dei parlamentari. Tra questo vi sdarebbe anche il computer portatile della speaker della Camera Nancy Pelosi.   

Arrestato l’uomo che si era seduto alla scrivania della Pelosi

L’FBI ha riferito di aver arrestato il sostenitore di Trump che si era seduto alla scrivania della Pelosi, poggiandoci i piedi sopra. Nella foto che circola sui social sembra che l’uomo ha con sé un’arma o un manganello. L’uomo arrestato è Richard Barnett. L’uomo è stato arrestato a Little Rock, in Arkansas, ed è stato accusato di condotta disordinata e furto di proprietà pubblica. Il procuratore generale ad interim, Jeffery A. Rosen, ha dichiarato: “Le immagini scioccanti del signor Barnett con gli stivali sulla scrivania dell’ufficio della speaker della Camera sono stati ripugnanti. Coloro che hanno dimostrato di aver commesso atti criminali durante l’assalto al Campidoglio dovranno affrontare la giustizia”.

Manifestanti licenziati dal proprio impiego

Molti sostenitori di Trump che hanno partecipato all’assalto a Capitol Hill sono stati licenziati dal proprio impiego. I datori di lavoro hanno affermato che hanno violato le norme anti-covid rifiutandosi di indossare una mascherina. È successo ad esempio ad un agente immobiliare di Chicago, ad un impiegato del Maryland e un avvocato del Texas. Mentre alcuni poliziotti locali sono finiti nei guai.

Assalto al Campidoglio: la dichiarazione del direttore dell’FBI

Il direttore dell’FBI, Christopher Wray, ha dichiarato: “La violenza e la distruzione di proprietà presso l’edificio del Campidoglio degli USA hanno mostrato un palese e spaventoso disprezzo per le nostre istituzioni di governo e per la regolare amministrazione del processo democratico. Come abbiamo detto costantemente, non tolleriamo agitatori violenti ed estremisti che usano le sembianze di attività protette dal Primo Emendamento per incitare alla violenza e provocare il caos. Tale comportamento tradisce i valori della nostra democrazia. Con i nostri partner, riterremo responsabili coloro che hanno partecipato all’assedio del Campidoglio”.

Ha poi affermato: “Consentitemi di assicurare al popolo americano che l’FBI ha dispiegato tutte le risorse investigative e sta lavorando a stretto contatto con i partner federali, statali e locali per perseguire aggressivamente coloro che sono coinvolti in attività criminali durante gli eventi del 6 gennaio. I nostri agenti e analisti stanno lavorando duramente per raccogliere prove, condividere informazioni e lavorare con i pubblici ministeri federali per portare le accuse. Siamo determinati a trovare i responsabili e garantire che la giustizia sia servita“.


Leggi anche: Rappresentante GOP dell’Oregon fa entrare i manifestanti in Campidoglio

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