(Adnkronos) – "I pacemaker senza fili si introducono direttamente nelle cavità cardiache senza la necessità di avere una ferita chirurgica, come accade quando si impianta un pacemaker convenzionale", per il quale "il rischio infettivo va tra l'1% e il 5% di tutti gli impianti". Il pacemaker senza fili "è un passo importante della tecnologia perché offre al paziente un margine di sicurezza decisamente più elevato". Lo ha detto Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia, Centro cardiologico Monzino Irccs Milano, partecipando all'evento organizzato oggi a Milano da Abbott con vari esperti e nel corso del quale l'azienda ha annunciato la disponibilità in Italia di Aveir* Dr, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Le aritmie cardiache sono in aumento. Tra queste la "bradicardia" che si caratterizza per "avere una frequenza cardiaca al di sotto dei 60 battiti al minuto – spiega il cardiologo – Nella popolazione generale vi sono alcuni soggetti la cui frequenza di base è al di sotto dei 60 battiti al minuto, perché geneticamente sono nati così. Questo non significa che siano pazienti da considerare cardiopatici – avverte – La bradicardia però può essere anche indotta da farmaci e quindi il paziente può avvertire stanchezza, scarsa concentrazione. Quindi in questi casi si parla evidentemente di una bradicardia sintomatica". Ci sono poi "soggetti giovani che sono degli sportivi e lo sport, soprattutto di resistenza come la corsa, la marcia, il nuoto, il ciclismo, facilita la riduzione della frequenza cardiaca. Questi soggetti sono bradicardici, ma è un'espressione fisiologica del nostro apparato cardiovascolare". Di particolare interesse sono le "bradicardie nelle decadi più avanzate – precisa Tondo – su soggetti anziani dove l'aumento dell'età comporta una degenerazione progressiva della cosiddetta 'centralina', da dove nasce il nostro impulso. In questi soggetti c'è una progressiva riduzione della frequenza cardiaca che può comportare, in certi casi, una riduzione marcata" del ritmo "e quindi determinare dei sintomi sino addirittura ad arrivare anche a sincopi o lipotimie, cioè il soggetto può perdere conoscenza proprio perché la frequenza è eccessivamente bassa". Nel trattamento delle aritmie "i pacemaker senza fili non fanno altro che riprodurre esattamente la funzione del pacemaker convenzionale – conclude Tondo – Non c'è una differenza da un punto di vista della stimolazione, ma tutta una serie di vantaggi". —[email protected] (Web Info)
Sinner, la confessione del fidanzato di Taylor Swift: “Volevo dargli fastidio”
(Adnkronos) –
"Ho provato a infastidire l'italiano, a disturbarlo, a farlo innervosire…". Jannik Sinner, nella finale degli US Open vinta contro Taylor Fritz domenica scorsa, ha dovuto fare i conti con il tifo ostile – e non sempre corretto – di uno spettatore speciale. In un box dell'Arthur Ashe Stadium, come è noto, si è accomodata anche Taylor Swift, la superstar del pop, con il fidanzato Travis Kelce. Il giocatore di football, tight end dei Kansas City Chiefs campioni Nfl, si è distinto per il suo look 'sofisticato' – non proprio in linea con il personaggio – e per il comportamento non proprio esemplare. "La partita era molto silenziosa e quando c'è silenzio ci viene voglia di dire qualcosa…", racconta Kelce nel podcast con il fratello Jason, ex giocatore NFL con i Philadelphia Eagles. "Io non sono una persona tranquilla, non sono mai stato calmo. A scuola ero sempre quello all'ultimo banco che diceva qualcosa di furbo o cercava di far ridere tutti quando c'era silenzio. Per tutto il tempo, quindi, volevo infastidire l'italiano, Sinner, il numero 1 al mondo". E cosa ha fatto? "Mi sono comportato bene, sono stato rispettoso: se avessi esagerato, mi avrebbero chiesto di andare via". Qualsias cosa abbia fatto, Kelce non ha minimamente raggiunto l'obiettivo: Sinner ha demolito l'avversario in 3 set e si è preso il trofeo. Kelce è tornato a casa con il suo look da circolo di alto livello. Una tenuta che ha sorpreso il fratello Jason: "Sembravi vestito per un country club…". "Era tennis, cosa avrei dovuto fare?". —[email protected] (Web Info)
Ortopedici, ‘cautela su uso osteopatia, solo dopo prescrizione medica’
(Adnkronos) – L'osteopatia va usata con "molta cautela. Noi come società scientifica mettiamo in guardia dall'eseguire certe manovre cruente perché spesso portano poco beneficio ai pazienti. L'ortopedico deve fare la diagnosi e se necessario fa una prescrizione che l'osteopata deve seguire. Quindi solo sempre mediazione di un professionista medico, che può essere anche il fisiatra". Così all'Adnkronos Salute Alberto Momoli, presidente della Siot, Società italiana ortopedia e traumatologia, interviene sul post su X del giornalista Andrea Vianello che ha stigmatizzato la manovra fatta da un osteopata ospite di 'Unomattina', simile a quella che 5 anni gli avrebbe – come scrive il giornalista – causato "la dissecazione della carotide e l'ictus". "Se un paziente ha un'ernia del disco o cervicale non deve subire certe manovre", aggiunge Momoli. Da poco è stato istituito il corso di laurea in osteopatia: "Sarebbe stato meglio inserirla come specializzazione all'interno del corso di laurea in Fisioterapia", conclude il presidente Siot. —[email protected] (Web Info)
Giornata mondiale primo soccorso, cardiologi: “Formare giovani salva vite”
(Adnkronos) – Domani è la Giornata mondiale del primo soccorso. In Italia ogni anno si registrano circa 60mila arresti cardiaci e si calcola che in circa il 50% dei casi chi assiste intervenga con la manovra salvavita. Episodi dove la variabile tempo è determinante, ma serve anche sapere usare i defibrillatori (Dae o Defibrillatore semiautomatico esterno) ed essere preparati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. "La strada da percorrere è quella di avvicinare e formare i giovani al primo soccorso perché le morti improvvise avvengono nella maggior parte dei casi tra le mura domestiche. Oggi la tecnologia ci aiuta con defibrillatori che costano come un telefonino e, visto che in ogni famiglia ce ne sono almeno un paio a testa, credo che in quelle dove c'è un soggetto a rischio sia giusto avere un Dae e saperlo usare. Magari da istallare anche nel condominio. Più giovani formiamo al primo soccorso e più vite possiamo salvare dalla morte cardiaca improvvisa". Lo spiega all'Adnkronos Salute Massimo Grimaldi, presidente designato dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e direttore Cardiologia ospedale generale 'F.Miulli' di Acquaviva delle Fonti (Bari). Quando si parla di morti cardiache improvvise, "c'è una zona grigia – sottolinea Grimaldi – ovvero, accanto a chi ha già ha un defibrillatore automatico impiantato, c'è anche chi – appunto è in una zona grigia – non solo non ha alcuna indicazione, ma è più a rischio rispetto alla popolazione generale. P
roprio
per questo motivo occorre rendere diffusi i defibrillatori, creare una rete di soccorritori e mettere online, oggi ci sono App che lo fanno, la loro posizione". L'Anmco "da tempo fa un'opera di sensibilizzazione e di informazione su questo tema con la Fondazione per il tuo cuore che si interfaccia con un pubblico laico", ricorda il cardiologo. "Aumentare la formazione dei ragazzi in ambito di primo soccorso aiuterebbe nella lotta a un evento drammatico come l'arresto cardiaco che spesso è imprevedibile, non è preceduto da sintomi, e può colpire i giovani anche in buona salute e in piena attività in modo inaspettato – ricorda – L
a prevenzione passa dall'esecuzione di un Ecg che però non viene più fatto dalla medicina scolastica o nella visita di leva, oggi l'Ecg lo fa chi fa sport o ha un medico curante illuminato. Mentre – conclude – fare uno screening con un esame cardiologico non invasivo di base a tutta la popolazione potrebbe invertire decisamente la rotta". —[email protected] (Web Info)
Pappa Monteforte (Cassa Notariato): “Corpi intermedi facciano sentire loro voce”
(Adnkronos) – Si è tenuta, oggi a Napoli, la prima tavola rotonda dal titolo 'Futuro pensionistico e centralità della previdenza complementare', organizzata all’interno della prima convention della Cassa Nazionale del Notariato. “E’ fondamentale che i corpi intermedi – e, più in particolare, coloro che quotidianamente vivono il peso di certe scelte strategiche, a volte non coerenti rispetto al quadro d’insieme – facciano sentire la propria voce e offrano un contributo finalizzato ad orientare i decisori politici”, ha detto, nel suo intervento, il presidente Vincenzo Pappa Monteforte. Ha, poi, sottolineato come “discutere di previdenza non è semplice: la tematica è, al contrario, complessa. In più, la previdenza evoca la vecchiaia, una parola messa all’indice. Forse per una sorta di senso del pudore, che ci spinge ad usare eufemismi, quali “terza età”, “autunno della vita”, o – nel riferirci agli anziani – “soggetti diversamente giovani”. Eppure, si tratta di un “processo terribilmente democratico”, che tocca tutti, o almeno i più fortunati”. E, ricordando che “il sistema notariato è fondato sulla solidarietà, sulla mutualità, sul patto generazionale e la tutela dei soggetti deboli, cioè su valori ricchi di significato”, ha ribadito come questi, oggi siano “resi ancora più attuali dall’aumento della durata della vita media e dal naturale invecchiamento della popolazione, dalla crisi delle libere professioni con conseguente riduzione del gettito contributivo, dai prepensionamenti, dalle carenze della sanità pubblica e delle prestazioni erogate. L’inverno demografico è, ormai, una realtà. La discontinuità lavorativa, insieme al calo dei redditi, non fanno che attivare un 'giusto allarme', al quale si può rispondere esclusivamente con la consapevolezza dell’oggi e lo studio di nuovi strumenti, l’introduzione di norme, la pianificazione del cammino futuro, attenzionando maggiormente giovani e donne”. Serve "una modifica strutturale del c.d. 'sistema lavoro – pensioni', da attuarsi al più presto e non solo all'inizio del ventiduesimo secolo, come si riteneva fino a ieri. C’è, quindi, da decidere come far capire ai giovani che il secondo pilastro pensionistico è importante, quale supporto alla previdenza di primo livello, in evidente stato di 'sofferenza'. Il mio invito ad aderire a forme di previdenza integrativa non significa riconoscere il carattere fallimentare dei meccanismi di gestione della nostra Cassa professionale, ma – al contrario – manifesta la consapevolezza delle “naturali” difficoltà del domani post lavorativo”. I dati, d’altronde, parlano chiaro. La Cassa ha, recentemente fatto un sondaggio tra gli iscritti e i risultati non sono affatto soddisfacenti: l’85% degli intervistati non ha idea dell’ammontare della sua pensione futura. Ciò nonostante, il 79% dei partecipanti al sondaggio si è mostrato interessato ad una previdenza complementare di categoria, patrocinata dall’Ente. “E’ necessario, però, acquisire una consapevolezza di fondo: i compensi professionali devono essere proporzionali alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, che non può essere distribuito in maniera iniqua tra i colleghi in esercizio. La troppo diseguale distribuzione della 'ricchezza notarile' tra le differenti macroaree del Paese (nord, centro, sud-isole) ed all’interno di esse – da me evidenziata in una slide di pochi mesi fa, nella quale si rimarcava come il repertorio dei primi dieci notai equivalesse, più o meno, a quello degli ultimi trecento del medesimo territorio di riferimento – espone la sopravvivenza stessa della categoria a gravi rischi, se si ritiene di conservarne la connotazione attuale di pubblico ufficiale/libero professionista”. “La questione non è di facile soluzione -ha detto, dal palco, Pappa Monteforte- sicuramente necessita un’azione condivisa tra i decisori politici e gli attori interessati. Di certo, si può pensare a sgravi fiscali e campagne di comunicazione ad hoc Bisogna far intendere l’appetibilità dei fondi pensione, delle garanzie che offrono, dei loro rendimenti correlati al “giusto” profilo di rischio”. “Qualunque azione si deciderà di mettere in campo – ha concluso il Presidente della Cassa – richiederà una valutazione delle trasformazioni del mercato del lavoro, della possibilità del risparmio del singolo e delle famiglie, degli investimenti che il Governo intenderà fare sulla previdenza complementare. Da parte del mondo notarile, l’attenzione al tema c’è. Ed è tanta da dedicare i due giorni di questa prima Convention Cassa ad un dibattito trasparente, aperto e costruttivo. La categoria è consapevole che in ballo c’è il futuro di intere generazioni di iscritti, che ancora investono e credono nelle libere professioni. Bisogna fare il possibile per garantire loro, oltre ad una esistenza adeguata, una vecchiaia dignitosa e serena”. Il rendimento finanziario lordo del patrimonio mobiliare della Cassa del Notariato (la gestione mobiliare copre l’88,72% dell’intero patrimonio), da bilancio 2023, è stato pari al 7,35% (6,86% netto). Questa voce tiene conto, oltre che dei ricavi e dei costi contabilizzati, anche dell’apprezzamento o deprezzamento degli strumenti in portafoglio nel corso del periodo in esame. Le pensioni erogate dalla privatizzazione al 2023 – nel 2023 il numero dei pensionati era pari a 2.657 unità – sono aumentate del 16%, mentre nello stesso periodo sono lievitate in maniera esponenziale le pensioni dirette (+ 105%). Il costo pensionistico dal 1995 al 2023 è cresciuto del 172% e nell’ultimo anno è risultato pari a poco più di 226 milioni di euro. Dall’inizio del nuovo millennio all’anno scorso, sono 924 i notai che, nel rispetto delle norme vigenti, hanno scelto di collocarsi in quiescenza anticipatamente, con una età media di pensionamento di 69 anni (il differimento a 75 anni del pensionamento avrebbe generato per la Cassa un risparmio di 355 milioni di euro). —lavoro/[email protected] (Web Info)
Coppa Davis, Italia-Belgio 1-0: Berrettini supera Blockx
(Adnkronos) – Matteo Berrettini ha portato il primo punto, faticando non poco, nella sfida, valida per il Girone A delle Davis Cup Finals di scena all'Unipol Arena di Bologna, contro il Belgio, dopo il successo degli azzurri di Volandri contro il Brasile per 2-1. Nel primo singolare, quello dei numeri due dei rispettivi team, Matteo Berrettini, n.43 Atp ha superato Alexander Blockx, n.253, al debutto assoluto in Davis, in tre set con il punteggio di 3-6, 6-2, 7-5 in poco meno di due ore. Tra poco Flavio Cobolli, numero 32 Atp affronterà Zizou Bergs numero 72 del mondo, per il secondo singolare. —[email protected] (Web Info)
Briatore boccia la pizza di Napoli, Sorbillo risponde: “Parla lui…”
(Adnkronos) –
Flavio Briatore attacca la pizza napoletana, che somiglia a "una gomma da masticare" e Gino Sorbillo, uno dei maestri della pizza 'made in Napoli', risponde. "Non sono d'accordo con lui. La sua pizza è più sottile della nostra poiché i suoi pizzaioli usano lo schiacciapizza che è uno strumento elettrico che va a schiacciare tutti gli alveoli della pizza rendendola sottile e croccante. La pizza napoletana, invece, è morbida e facilmente manipolabile", dice Sorbillo a Radio Crc. Briatore si appresta a sbarcare a Napoli con il suo brand Crazy Pizza. "La sua è un'altra pizza. Le pizze con l'impasto all'acqua sono un po' stile 'scrocchiarella', tipo crackers. Lui dice che non siamo stati capaci di tutelare la pizza, poiché è stato l'unico che ha esportato Nel mio caso sono arrivato a superare i 30 punti di vendita. Ho aperto dei locali a Tokyo, Miami e ne stiamo aprendo altri a Roma Termini, Pompei e negli Emirati Arabi. Noi abbiamo una storia", aggiunge Sorbillo. "Il costo di una margherita in media? 6 euro e 50. Briatore la mette a 17 euro, però utilizza anche la notorietà che ha e il suo giro di amici. Bisognerà vedere se Briatore nelle altre città che ha aperto lavora o meno. A Milano io ho otto locali e lui solo uno, perciò non so se lavora tanto oppure no", afferma ancora. "Le associazioni possono fare e fanno un grande lavoro con dei riconoscimenti e le tabelle in cui sono elencate le pizzerie e i pizzaioli che rispettano il disciplinare. C'è ancora tanto spazio per chi vuole fare pizza, però non è detto che tutto ciò che è schiacciato può essere pizza. Il termine pizza non lo abbiamo tutelato e ormai è nella bocca di tutti, nonostante siamo stati noi i primi a fare la pizza nella storia che ha trecento anni di storia", afferma. —[email protected] (Web Info)
Mini babyboom all’ospedale San Carlo di Milano, 9 parti in 23 ore
(Adnkronos) – Nove parti in meno di un giorno, 6 maschietti e 3 femminucce venuti alla luce in circa 23 ore. E' il mini 'baby boom' segnalato all'Adnkronos Salute dall'ospedale San Carlo di Milano. Il primo è stato Neithan Omar nato alle 8.11 di ieri 12 settembre, l'ultimo Riccardo che emesso il suo primo vagito alle 7.19 di oggi 13 settembre. In mezzo Nariman Mohamed, Lorenzo, Milyssa, Malek Farag, Abanoub Sabet, Linda e Maria. Quasi 3 chili e 800 grammi il più in carne, Abanoub Sabet; 2 chili e 100 Linda, la più piccina. Nessun parto gemellare, 6 naturali e 3 cesarei. "Non ci si abitua mai", dichiara Paolo Guarnerio, direttore del reparto di Ostetricia e ginecologia del San Carlo, presidio dell'Asst Santi Paolo e Carlo del capoluogo lombardo. "E' sempre un'emozione incredibile accompagnare queste nuove famiglie in un momento così speciale", racconta il primario. "Queste nascite sono la nostra speranza, il nostro futuro, la forza della nostra vita. In queste stanze dove la vita nasce – conclude il medico – si compie ogni giorno quell'antico, ma sempre nuovo miracolo. E' qui che ogni respiro è una promessa d'amore senza fine". —[email protected] (Web Info)
Cardiologo Curnis: “Pacemaker rivoluzionario con stimolazione fisiologica”
(Adnkronos) – "Questo tipo di pacemaker è rivoluzionario perché rispetto a quelli convenzionali non ha necessità di fili o di una cassa sottoclaveare. Una volta posizionati" i due pacemaker senza elettrocateteri "nel cuore, questi comunicano tra di loro e permettono una stimolazione più fisiologica possibile al paziente, eliminando il rischio di avere cateteri, riducendo nettamente i rischi di rottura dei cateteri, di infezioni e così via". Così Antonio Curnis, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia ed elettrostimolazione degli Spedali Civili di Brescia, commenta l'annuncio di Abbott – oggi a Milano nel corso di un evento – della disponibilità in Italia di Aveir* Dr, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Appena certificato in Europa è già stato impiegato in Italia. I pacemaker monocamerali senza fili sino ad oggi disponibili consentono di trattare solo il 20% dei pazienti. "La stimolazione monocamerale – spiega il cardiologo – avviene stimolando solo una camera del cuore, che può essere l'atrio o il ventricolo. Nel 50-60% dei casi la stimolazione è bicamerale, ossia si stimola il ventricolo, si sente l'atrio oppure si stimola l'atrio contemporaneamente e, dopo un ritardo, si stimola il ventricolo, in base alla situazione clinica". Il sistema di Abbott – spiega una nota – utilizza un nuovo metodo di erogazione della terapia bicamerale essendo composto da due pacemaker, uno che stimola il ventricolo destro (Aveir* Vr) e uno che stimola l'atrio destro (Aveir* Ar). I due pacemaker senza elettrocateteri comunicano e si sincronizzano ad ogni singolo battito del cuore grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant brevettata dalla farmaceutica. Ogni dispositivo è circa 10 volte più piccolo di un pacemaker tradizionale. —[email protected] (Web Info)
Incendio Milano, il vigile del fuoco: “Fiamme velocissime, vittime senza scampo” – Video
(Adnkronos) – "E' stato un incendio generalizzato, che ha raggiunto il flashover, con delle fiamme importanti. Questo ha portato a un danneggiamento importante dei locali, con l'emissione di fumo, fuliggine e gas tossici". A raccontarlo è Claudio De Maio, ispettore ingegnere del nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco della Lombardia oggi sul luogo dell'incendio di un emporio cinese a Milano. Al momento non si può escludere l'ipotesi di un incendio doloso. "Percorriamo qualsiasi strada" spiega l'ispettore De Maio. "Attendiamo anche dall’autorità giudiziaria e dai carabinieri ulteriori informazioni che arrivano da tutti i partecipanti alle indagini per poter percorrere anche la strada del dolo o della colpa o di altre tipologie di forme che hanno portato all’innesco".
Quanto al punto d’innesco, non è possibile al momento stabilirlo con esattezza, ma è presumibile che si trovi vicino all’ingresso dello show-room. “Attualmente – dice l’ingegnere dei vigili del fuoco – non siamo ancora in grado di definire da questo primo sopralluogo cosa è stato l’innesco e il punto esatto del principio dell’incendio. Possiamo dire che è nella parte anteriore dove abbiamo trovato i danni maggiori, ma con successivi sopralluoghi e successive indagini verrà fatto un approfondimento”. Le “fiamme importanti” potrebbero essere divampate in pochi minuti, senza dare scampo alle tre vittime, trovate nell’interno del locale, nella parte opposta rispetto a quella dell’ingresso. Un tentativo di scappare dalle fiamme, che non le ha però protette dal fumo. “Una volta iniziato, l’incendio ha seguito una curva nominale tipica dei materiali combustibili. Questo ovviamente è da ricondurre alla tipologia di materiale, che poi sarà oggetto di ulteriori approfondimenti”, spiega De Maio. Nello showroom erano esposti mobili e altri oggetti di arredo, distrutti dal rogo. È possibile che si trattasse di materiale plastico, che potrebbe aver contribuito a far propagare le fiamme.
Escluso invece che l’incendio possa essere partito dalle due bombole di gas trovate all’interno. “Allo stato attuale sono state trovate delle bombole di Gpl ma erano entrambe già fredde e non danneggiate dall’incendio”, conclude l’ispettore. —[email protected] (Web Info)
Milano, Accornero (Camera commercio): “Crisi non frena crescita imprese, innovazione leader”
(Adnkronos) – "Nonostante la crisi e l’instabilità geopolitica internazionale crescono le imprese nel territorio milanese, con una tenuta nei settori artigiani, anche se ci sono segnali di rallentamento emersi nel 2024. Nella fase attuale di rapida affermazione e diffusione dell'intelligenza artificiale nei vari comparti, si nota una crescita proprio nei settori maggiormente innovativi e anche nelle richieste di lavoro da parte delle imprese è particolarmente apprezzata la capacità di innovare e applicare soluzioni creative". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Accornero, presidente della Consulta del territorio milanese della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e segretario generale di Unione Artigiani, analizza la situazione delle imprese alla ripresa di settembre. La tutela dell'artigianato è fondamentale. "In questo contesto promuoviamo un incontro lunedì 23 settembre sul tema 'Autenticamente artigiano'. L'utilizzo della dicitura "artigianale" per prodotti che non lo sono rappresenta infatti una forma di abusivismo. Ci concentriamo proprio sulla tutela di questo aspetto. per noi centrale e alla base dell'autentica professionalità artigiana, che rappresenta un importante elemento di qualità e competitività per i nostri prodotti, da valorizzare e tutelare anche e particolarmente in un contesto innovativo", spiega. I primi settori delle imprese per Milano, secondo i dati del Registro imprese a fine giugno 2024, sono: immobiliare con 32 mila imprese, commercio all'ingrosso con quasi 32 mila imprese, commercio al dettaglio con 30 mila, costruzione con 29 mila, ristorazione con 18 mila, consulenza d'impresa con 16 mila. Crescono dello 0,8 percento le imprese milanesi in un anno, da fine giugno 2023 e diventano 318.234 a fine giugno 2024. Sono 67 mila le imprese artigiane e restano stabili in un anno. Sono 57.161 le imprese femminili e crescono dello 0,4% in un anno. Primi settori per crescita: fornitura di energia elettrica, gas + 13,4%, attività di servizi finanziari + 13,1%, alberghi e alloggio + 11,0%, attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti + 9,5%, servizi veterinari + 8,9%, ingegneria civile + 8,6%, attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale + 8,1%, altre attività professionali, scientifiche e tecniche +6,2%, ricerca scientifica e sviluppo + 5,5%. Le previsioni occupazionali del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mostrano le richieste da parte delle imprese di lavoratori, pari a circa 507 mila nell'anno 2023, di cui il 29% sono giovani. Su 25 mila entrate previste a Milano dalle imprese come lavoratori, nel mese di agosto 2024, il 20,4 percento è mirato ad applicare soluzioni creative e innovative e il 18,2 percento a coordinare altre persone. Tra i titoli di studio, la maggior richiesta è nei diplomi professionali col 32,2 percento e nei diplomi secondari che coprono il 29,9 percento delle entrate. Seguono titolo universitario col 18,1 percento e scuola dell'obbligo col 18,1 percento. Il 44,5 percento delle entrate è di difficile reperimento e nel 46,6 per cento dei casi l'impresa chiede esperienza nel settore. —lavoro/[email protected] (Web Info)
Ex Ilva, annullata sentenza primo grado: processo trasferito a Potenza
(Adnkronos) – La Corte di Assise di Appello di Taranto, sezione distaccata della Corte di Appello di Lecce, ha annullato la sentenza di primo grado con cui il 31 maggio del 2021 vennero condannati i vertici dell'ex Ilva, in particolare i due membri della famiglia Riva, Fabio e Nicola, figli dell'ex patron Emilio, all'epoca scomparso, oltre a ex direttori di stabilimento, manager e politici coinvolti nell'inchiesta 'Ambiente Svenduto' sul disastro ambientale provocato negli anni dallo stabilimento siderurgico del capoluogo jonico. Questo comporta lo spostamento del processo d'appello a Potenza. E' stata accolta la richiesta della difesa della famiglia Riva secondo la quale i giudici di primo grado, residenti a Taranto, non avrebbero avuto la serenità necessaria per pronunciarsi e sarebbero stati a loro volta parti offese del procedimento. Sono esterrefatto! L’inquinamento è stata un’invenzione? Morti e malattie non hanno responsabilità? Questa non è giustizia. Con questa decisione, su Taranto si infligge l’ennesima ferita dopo il disastro sanitario. I dati parlano chiaro. A Taranto, nel corso degli anni, è stato immesso in atmosfera il 93% della diossina prodotta in Italia, insieme al 67% del piombo, secondo quanto riportato dal registro Ines dell’Ispra, successivamente diventato E-Prtr". Così in una nota il portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. "Questa situazione ambientale drammatica spinse, il 4 marzo 2010, l’autorità sanitaria a vietare il pascolo entro un raggio di 20 km dal polo siderurgico. Siamo di fronte a uno dei disastri sanitari e ambientali più gravi della storia italiana ed europea, che ha causato troppe vittime, soprattutto tra i bambini. L’indagine epidemiologica dell’Istituto Superiore di Sanità lo conferma in maniera inequivocabile. Oggi, questa sentenza che annulla quanto stabilito in primo grado non rappresenta un atto di giustizia, ma una ferita inferta a chi ha già pagato un prezzo altissimo con la propria salute e con la propria vita”, conclude. —[email protected] (Web Info)
Manovra, Mancuso (Fenimprese): “Sostegno a famiglie e imprese, spinta a consumi e crescita”
(Adnkronos) – Una manovra economica che contenga misure specifiche a sostegno di famiglie e imprese, in particolare le pmi, per sostenere consumi e sviluppo. E' quanto chiede Fenimprese, Federazione nazionale delle imprese, che conta attualmente 60 sedi in Italia e 3 sedi all'estero, oltre a una sede internazionale che funge da hub per le sue attività globali. Con oltre 25.000 aziende associate, FenImprese ha consolidato la sua presenza come una delle principali federazioni italiane al servizio delle pmi. E il 2025 si preannuncia un anno pieno di nuove sfide e opportunità, con un calendario già ricco di appuntamenti, tra cui nuove aperture in Italia e due nuove sedi all'estero. "Fenimprese -spiega ad Adnkronos/Labitalia Luca Vincenzo Mancuso, presidente della Federazione- accoglie con favore le linee guida della Manovra 2025, ritenendo che alcune delle proposte rappresentino passi cruciali per il rilancio dell’economia italiana". Per Fenimprese "le aree prioritarie della Manovra partono dalla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, che rappresenta una delle misure più attese della manovra. La diminuzione delle imposte sui redditi fino a 25.000 euro (7%) e fino a 35.000 euro (6%) si tradurrà in un aumento netto delle retribuzioni per milioni di lavoratori, il che stimolerà indirettamente anche i consumi interni. Questo effetto sarà particolarmente positivo per le pmi, che vedranno un incremento della fiducia e della produttività", sottolinea il presidente di Fenimprese che il prossimo 16 ottobre terrà l'assemblea nazionale a Bologna. Fenimprese "ritiene che sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti migliori il clima aziendale, creando una dinamica virtuosa in cui il benessere dei lavoratori stimola la crescita delle imprese e, di conseguenza, dell’economia nazionale", spiega ancora. E centrale dovrà essere anche il sostegno alle famiglie. "L'introduzione del quoziente familiare per le detrazioni fiscali permetterà alle famiglie con figli di godere di una riduzione delle tasse proporzionata al numero di figli a carico. Questo tipo di politica fiscale rappresenta un cambiamento fondamentale per alleviare il carico fiscale delle famiglie più numerose e stimolare la natalità, una delle priorità strategiche del Paese. Si stima che questa riduzione fiscale possa comportare un risparmio di circa 5-6 miliardi di euro, con effetti diretti sulla capacità di spesa delle famiglie e un miglioramento del benessere economico dei nuclei familiari", sottolinea Mancuso. E per Mancuso "l'accesso al credito rimane una sfida cruciale per le pmi italiane. Fenimprese riconosce l'importanza del rendiconto finanziario come elemento essenziale per garantire la trasparenza finanziaria delle imprese e facilitare il rinnovo dei fidi bancari. Questo strumento permette alle banche di valutare con maggiore precisione la solidità delle aziende e, di conseguenza, facilitare l’erogazione di prestiti necessari per mantenere la liquidità e continuare a investire. Fenimprese sottolinea la necessità di supportare le pmi nella redazione di rendiconti chiari ed efficaci, garantendo loro accesso a finanziamenti cruciali per la crescita e lo sviluppo", sottolinea. L'innovazione è però fondamentale per il futuro delle pmi. "L'innovazione tecnologica e l'internazionalizzazione sono pilastri fondamentali per la competitività delle imprese italiane. Fenimprese sostiene che gli incentivi fiscali previsti dalla manovra debbano essere focalizzati sulla promozione di investimenti in ricerca e sviluppo, miglioramento dei processi produttivi e apertura verso mercati esteri. Le pmi italiane necessitano di strumenti adeguati per espandere la propria presenza internazionale e accelerare la digitalizzazione, garantendo così una crescita sostenibile", spiega ancora. Fenimprese invita il governo a rafforzare questi incentivi per favorire una modernizzazione del tessuto produttivo nazionale. Secondo la Fenimprese "un altro elemento chiave della manovra è il sostegno alle assunzioni di giovani, donne e categorie svantaggiate, con sgravi fiscali che possono arrivare fino al 130% dei costi per le imprese che assumono a tempo indeterminato queste categorie di lavoratori. Fenimprese ritiene che questa misura possa generare un impatto significativo in termini di nuove opportunità occupazionali, rafforzando al contempo il tessuto produttivo del Paese. Si auspica che tali incentivi siano semplici da ottenere e ampiamente accessibili, per permettere un rilancio concreto del mercato del lavoro", aggiunge ancora. E per Mancuso "serve un piano che vada oltre il Pnrr, le imprese hanno bisogno di orizzonti di medio periodo. Tra l’altro Roma si prepara a vivere una nuova importante opportunità con il Giubileo 2025, un evento che, oltre al suo valore religioso, ha un potenziale economico straordinario per la città e per tutto il Paese. I precedenti del Giubileo del 2000, con 25 milioni di presenze turistiche nella capitale e una crescita del PIL laziale del 3%, rappresentano un incoraggiante esempio di come tale evento possa diventare un volano per la crescita economica. Le previsioni attuali indicano che anche un Giubileo più "sotto tono" potrebbe comunque garantire un incremento del PIL romano tra il 2,1% e il 2,4% nei prossimi cinque anni, con benefici occupazionali stimati tra le 4.300 e 5.300 nuove assunzioni", sottolinea ancora. In conclusione "Fenimprese ritiene che la Manovra 2025 presenti opportunità importanti per il rilancio dell’economia italiana, ma sottolinea che il successo di queste misure dipenderà dalla loro attuazione concreta e dalla capacità di coinvolgere efficacemente sia le famiglie che le imprese. È cruciale che il governo metta al centro delle proprie politiche fiscali la crescita delle pmi, facilitando l’accesso al credito, incentivando l’innovazione e garantendo sgravi fiscali concreti. Solo attraverso un'azione coordinata tra Stato, imprese e famiglie sarà possibile costruire un futuro più solido e prospero per il Paese. Fenimprese continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione della manovra, lavorando in collaborazione con le istituzioni per garantire che queste politiche abbiano un impatto reale e positivo sulle categorie più rappresentative del nostro tessuto economico", conclude Mancuso. —lavoro/[email protected] (Web Info)
Giornata mondiale del primo soccorso, Sis118: “Insegnare a scuola le manovre salvavita”
(Adnkronos) – "Molte morti improvvise sono evitabili e per questo devono essere evitate. Questo è il punto che deve far riflettere lo Stato, che ha il dovere morale, sociale e giuridico di mettere tutti i cittadini nelle condizioni di conoscere e di mettere in pratica, quando necessario, le manovre salvavita del primo soccorso". Lo sottolinea Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis 118, alla vigilia della Giornata mondiale del primo soccorso, che quest'anno si celebra domani. "Le manovre salvavita del primo soccorso possono essere apprese, facilmente, da chiunque. Porsi, quindi, sul piano istituzionale 'alto', l'obiettivo di ridurre il più possibile le morti evitabili da malore e da trauma deve significare portare queste conoscenze e queste competenze nella scuola, a partire dagli anni della scuola dell'infanzia", rimarca Balzanelli ricordando di essere stato "il promotore, insieme con la Sis 118, dell'iniziativa legislativa popolare finalizzata alla introduzione obbligatoria dell'insegnamento del primo soccorso nella scuola italiana, partita da Taranto nel primo semestre del 2005 e che raccolse in sei mesi, in tutta l'Italia, ben 93.000 firme. I contenuti sono poi diventati legge dello Stato con articolo 1, comma 10 della legge 107/2015. E' stata la prima volta, nella storia della Repubblica italiana, che un disegno di iniziativa legislativa popolare, ai sensi dell'articolo 71 della Costituzione Italiana, è diventato legge". Ma oggi, prosegue, "spiace, e non poco, constatare che questa legge è ancora pressoché inattuata dallo Stato. Il prezzo di questa mancata attuazione è quantificato nella perdita annuale di innumerevoli vite umane, di ogni età, di cui una parte significativa, proprio in virtù di quella legge se fosse applicata, potrebbe essere invece restituita alla vita". La Sis 118 "si attiverà a breve sollecitando congiuntamente, anche a nome dei 93.000 firmatari del disegno di legge popolare, i ministri dell'Istruzione e della Salute perché questi flebili orizzonti di speranza e di civiltà vedano doverosamente piena luce". "I nemici da sconfiggere, che uccidono ad altissima velocità e che richiedono la conoscenza, da parte di chiunque, delle manovre salvavita del primo soccorso – ricorda il presidente della Sis 118 – sono l'arresto cardiaco improvviso, l'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, le emorragie esterne massive. L'arresto cardiaco improvviso è un flagello devastante che in Italia uccide, in media, 8 persone l'ora, 164 al giorno, almeno 60.000 all'anno. E' una strage permanente, che anno dopo anno, vede, purtroppo, incrementare il numero delle vittime – evidenzia – Quando il cuore cessa di battere abbiamo circa 3 minuti per impedire, in condizioni di carenza di ossigeno, la distruzione del cervello (danno anossico cerebrale) e, quindi, il sopraggiungere, inesorabile, della morte. La scienza dimostra, sin dagli anni '60, che un massaggio cardiaco immediato e la defibrillazione, effettuata, quando necessaria, nei primi 3-5 minuti dall'insorgenza dell'arresto cardiaco, hanno significative probabilità di salvare la vita umana, in oltre il 50% dei casi". "L'ostruzione delle vie aree da corpo estraneo uccide almeno una persona a settimana ed è responsabile del 27% circa di tutte le morti accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età – prosegue Balzanelli – Anche in questo caso, le manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo possono salvare la vita alle vittime di qualunque età, se eseguite tempestivamente ed in modo metodologicamente appropriato. Le emorragie esterne massive sono responsabili di una quota rilevante di tutte le morti per trauma maggiore, almeno 24.000 l'anno in Italia. Le manovre di emostasi, come le tecniche di compressione diretta e l'uso del laccio emostatico arterioso, possono contribuire in modo determinante a salvare innumerevoli vite umane". "Se al posto di numeri – conclude – vedessimo volti e storie di vita, immaginando che potrebbero appartenere anche ai nostri affetti più cari, cambieremmo radicalmente la nostra concezione su quanto sia urgente promuovere, in ogni contesto sociale, in ogni ambiente di vita e di lavoro, la cultura del primo soccorso". —[email protected] (Web Info)
Webuild numero uno al mondo in classifica Enr per settore acqua, ai vertici da oltre 1 decennio
(Adnkronos) –
Webuild mantiene salda anche quest’anno la posizione come numero uno al mondo nel settore acqua. Il Gruppo, che da oltre un decennio svetta nella classifica Enr, rivista di riferimento per il settore su scala globale, ha superato ancora una volta i colossi cinesi di stato, dimostrando una solida capacità di resilienza e la capacità di cogliere le opportunità derivanti dai megatrend strutturali, quali la transizione energetica e climatica, la scarsità di risorse e la crescita demografica, in un settore in profonda evoluzione. In parallelo, Webuild continua la sua scalata in Australia, dove entra nella Top 5 dei contractor internazionali, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese. La classifica Top 250 dei costruttori internazionali per il 2024, elaborata da Enr sulla base dei ricavi generati dalle imprese al di fuori dei mercati domestici di riferimento nel 2023, vede Webuild in risalita al 14° posto, una posizione in più rispetto al 2023, con oltre 7 miliardi di dollari di ricavi generati fuori dall’Italia al 31 dicembre 2023. Nel 2023 il Gruppo Webuild ha ulteriormente consolidato il percorso di sviluppo grazie ad una strategia basata sulla progettazione e costruzione di infrastrutture altamente complesse e innovative, dalle opere idrauliche alle linee ferroviarie e metro e ai ponti, che gli ha permesso di diventare un partner di riferimento per i clienti a livello mondiale, con costante capacità di delivery e oltre 270 opere consegnate negli ultimi 10 anni. Il Gruppo ha inoltre puntato al consolidamento della posizione di leadership nei mercati chiave come Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, proseguendo con la politica di mitigazione del rischio. Le strategie implementate hanno permesso a Webuild di vivere nell’ultimo decennio una forte crescita dimensionale, che ha consentito di investire in innovazione, formazione, salute e sicurezza, e legalità, e in progetti strategici volti al de-risking del business, al miglioramento della profittabilità e alla generazione di cassa, oltre che al deleveraging. I settori clean hydro energy e clean water rappresentano una fetta significativa dei ricavi del Gruppo, pari al 22% del totale al 30 giugno 2024, alimentati in larga parte dall’avanzamento di progetti idroelettrici tecnicamente sfidanti e che si pongono come best practice a livello mondiale per il loro tasso di innovazione come Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energia rinnovabile in Australia e il Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd) in Etiopia che, una volta ultimata, sarà la diga più grande d’Africa. A questi risultati, contribuisce anche la controllata Fisia Italimpianti, che serve oltre 20 milioni di persone con impianti di dissalazione, soprattutto in Medio Oriente. La dissalazione dell’acqua di mare rappresenta uno dei metodi più promettenti per risolvere la criticità della scarsità d’acqua, consentendo l’approvvigionamento di acqua pulita e potabile, per l’utilizzo quotidiano e pubblico, per i processi industriali, per gli usi sanitari e non solo. Le opere di ingegneria idraulica hanno sempre rappresentato una caratteristica distintiva e di eccellenza del Gruppo. Nelle attività di engineering e realizzazione delle infrastrutture nel segmento acqua Webuild è protagonista a livello internazionale con progetti che per la loro rilevanza sono entrati nella storia, come l’ampliamento del Canale di Panama, considerato l'opera di ingegneria più importante del XXI secolo e tra le più grandi e complesse mai costruite, in termini di capacità tecnica e futuro impatto sul commercio internazionale, e il tunnel idraulico di Lake Mead, un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque di uno dei più grandi laghi artificiali degli Stati Uniti. L’ascesa del Gruppo nella classifica legata al mercato australiano rappresenta il riconoscimento di una strategia di crescita che Webuild persegue da anni. L’Australia rappresenta per il Gruppo il mercato non domestico più importante, con ricavi nel Paese pari al 24% del totale, e con la controllata australiana Clough, il Gruppo si sta espandendo anche in nuovi settori. A Melbourne, Webuild sta lavorando per lo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città. A Sydney, partecipa allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in Ppp (Public-Private Partnership) nel New South Wales, dove il Gruppo è impegnato anche nel progetto di Snowy 2.0. Nel Northern Territory, le due società stanno avviando i lavori per la realizzazione nel porto di Darwin di un impianto per il sollevamento delle navi, il più grande nel suo genere nello stato. In Western Australia, stanno realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato. —[email protected] (Web Info)