Nonostante il fatto che il presidente Trump fosse lui stesso il prodotto dello spettacolo, le arti sembravano non significare nulla per lui. Se gli artisti erano ostili alle politiche di Trump, la Casa Bianca di Trump, era insolitamente inospitale o nel migliore dei casi disinteressata a loro, abbandonando regolarmente il National Endowment for the Arts dai budget proposti. Trump è stato anche il primo presidente a saltare i Kennedy Centers Honours. Ora con l’amministrazione Biden sembra che le arti avranno un alleato alla Casa Bianca.
Arti e spettacolo per Biden avrenno importanza?
Durante l’amministrazione Trump le arti sono state messe in ombra. Nonostante il fatto che il presidente Trump fosse lui stesso il prodotto dello spettacolo, le arti sembravano non significare nulla per lui. Trump è stato il primo presidente a non partecipare ai Kennedy Centers Hounours. Per la Casa Bianca di The Donald se gli artisti erano ostili alle politiche della sua amministrazione allora venivano ignorati. Inoltre Trump tagliava regolarmente il National Endowment for the Arts dai budget.
Ora con l’arrivo dell’amministrazione Biden sembra che le arti avranno un alleato alla Casa Bianca. Già il primo giorno dell’amministrazione Biden abbiamo visto qualcosa che mancava quasi del tutto a Washington: stelle di prima qualità e musica. Nel giorno dell’inaugurazione c’erano, al fianco del neo presidente, Lady Gaga, con il suo microfono d’oro, il medley di Jennifer Lopez e l’assolo di Garth Brooks.
Nella parata di Biden presenti una varietà di artisti
Nella parata virtuale “Parade Across America” c’erano presenti una varietà di artisti. Una guardia dei nativi americani; la band di tamburi della Emerald Society dei vigili del fuoco di New York; ballerini cinesi e ballerini su trampoli dalle Isole Vergini americane; giocatori di hockey del college; motociclisti BMX. Ma anche personalità di TikTok; Bango, la mascotte dei Milwaukee Bucks; una compagnia di Philadelphia Boy Scout; mariachi delle scuole superiori di Las Vegas e Red Hot Mamas dell’Idaho, un gruppo di commedie musicali di servizio comunitario.
In Celebrating America si sono esibite le stelle delle musica
Nel programma serale Celebrating America si sono esibite stelle come Bruce Springsteen, Black Puma, Justin Timberlake e Ant Clemons, Jon Bon Jovi, Tyler Hubbard e Tim McGraw, i Foo Fighters, John Legend e Demi Lovato. Inoltre gli artisti di Broadway sono stati messi in collage in un medley di “Seasons of Love” e “Let the Sunshine In”. Infine, c’era Katy Perry, vestita di marmo bianco, con i capelli intonati, che ha cantato la sua canzone “Firework”.
Arti e spettacolo: Trump rappresenta l’odio
L’inaugurazione di Biden è stata un cambio di passo rispetto a quella di Trump, dove nessun artista aveva accettato di partecipare. Sia chiaro non è che non ci siano conservatori nel mondo dello spettacolo. Tuttavia è vero che le arti dello spettacolo sono liberali. Per sua natura, l’arte accoglie l’innovazione. È un rifugio e una piattaforma per gli emarginati, un modo per essere visti. Il progresso culturale è sempre stato guidato dall’inclusione e Trump rappresenta un costruttore di fossati e muri, disimpegnato dal mondo al di là delle proprie preoccupazioni, un creatore professionista di nemici. E così le arti si sono fermate di colpo nell’era di Trump. Ora con Biden le cose sembrano cambiate definitivamente e il mondo dello spettacolo può tirare un sospiro di sollievo.