giovedì, Marzo 28, 2024

Arrestati ex brigatisti: Letta esulta e si pulisce la coscienza

Il 17 maggio 1972 un commando di Lotta Continua uccise in un agguato Luigi Calabresi. Capo della squadra politica della Questura di Milano. Perché ritenuto responsabile dai militanti di estrema sinistra, della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli. Precipitato dalla finestra della Questura in circostanze non chiare. Ebbene a Parigi dopo 49 anni sono stati arrestati gli ex brigatisti italiani. Responsabili di quell’omicidio. Ma analizziamo la vicenda.

Arrestati ex brigatisti: perchè Letta non fece nulla in Francia?

L’operazione denominata “Ombre rosse” in accordo con la polizia italiana, ha portato in carcere a Parigi sette ex terroristi. Tra cui Giorgio Pietro stefani, di 77 anni, e Adriano Sofri, 78 anni, militanti di Lotta Continua. Condannati per dell’omicidio del valoroso funzionario di polizia, Luigi Calabresi, e poi fuggiti a Parigi. Dove hanno trovato protezione grazie alla cosiddetta “dottrina Mitterand”. Che offriva agli estremisti di sinistra italiani protezione dall’estradizione. A condizione che rinunciassero alla violenza e non fossero responsabili di omicidio. La questione è stata per molti anni fonte di tensione tra la Francia e l’Italia. Che nel corso degli anni ha chiesto la consegna di circa 200 persone che si erano rifugiate nel territorio francese. Senza mai riuscire ad ottenere, fino ad oggi, l’estradizione.

Il leader del Pd Enrico Letta nell’apprendere la notizia degli arresti in un tweet ha esultato. Senza però menzionare i nomi e i cognomi degli ex brigatisti di Lotta Continua. Ma ci si chiede, come mai quando era a Parigi Letta non ha sollecitato i ministri della Giustizia dei governi di Jean Castex e prima di EPhilippe_LH p a effettuare le estradizioni?


Leggi anche – Riforma della Giustizia nel Recovery Plan: cosa prevede?


L’intervento di Draghi

Secondo fonti dell’Eliseo: “Il presidente Macron ha voluto risolvere questo problema, visto che l’Italia lo chiedeva da anni. La Francia, essa stessa colpita dal terrorismo, comprende l’assoluto bisogno di giustizia delle vittime”. I motivi che hanno spinto a questa scelta sono molteplici, sottolineano i consiglieri di Macron tra cui il miglioramento dei rapporti bilaterali con l’Italia “che si sono consolidati dall’arrivo di Mario Draghi”. E avviene dopo una lunga trattativa tra le due autorità giudiziarie. Emmanuel Macron e Mario Draghi avevano affrontato l’argomento la settimana scorsa in una telefonata su richiesta del presidente del Consiglio italiano.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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