giovedì, Marzo 28, 2024

Arredo casa: 4 stili di design a confronto

L’arredamento della casa è uno degli elementi di personalizzazione attraverso il quale la propria abitazione racconta di chi la vive, dei gusti, delle tradizioni, delle abitudini e dei sogni. Tra gli stili più apprezzati negli ultimi anni fanno capolino quattro particolari tendenze che mettono d’accordo giovani e meno giovani: vintage, country, industriale e rustico. Tutte molto suggestive e ricche di particolari che le contraddistinguono in maniera netta, sebbene nessuno vieti di mescolare le carte in tavola attingendo da più stili.

Dalla soffitta della nonna al salotto dei nipoti: il vintage spopola

Il design vintage, quello dei vecchi mobili decorati con centrini della nonna fatti a mano, ingialliti dall’incedere inclemente del tempo, torna prepotentemente di moda e si fa strada nelle case dei millennials e dei nostalgici appassionati di pezzi d’epoca. Chi arreda con oggetti e mobilia del genere ricerca unicità, qualità, originalità e, molto spesso la trova nei mercati delle pulci, dell’usato, dell’antiquariato, dove una vetusta credenza, una sedia, una panca di legno, una lampada, un quadro dalla cornice importante, possono rappresentare una vera occasione, un affare.

Lo stile vintage, che interessi tutta la casa o solo una stanza, un angolo del salotto, qualche dettaglio in abbinamento ad un arredo più contemporaneo, è un must per chi non vuole uniformità, omogeneità e un design troppo neutro. Qualche suppellettile o mobile d’una volta possono essere un’opportunità per osare piccoli ma significativi cambiamenti in casa. Inoltre, per integrare ulteriormente un pezzo antico o vintage nella propria residenza si può sempre decidere di verniciarlo di altri colori o arricchirlo con qualche fregio ligneo da incollare e poi colorare. Un tocco di personalizzazione in più per esprimere qualcosa di sé.

Non solo mobili. Ci sono altre opzioni per creare un’atmosfera d’antan in casa propria, ad esempio con carta da parati retrò che può diventare protagonista di una camera o esaltare un ambiente regalandogli carattere, determinazione, foggia inusuale. Molti wallpaper conferiscono un tocco di classe e raffinatezza, specie in caso di elementi materici che, al tatto, risultino morbidi, tridimensionali, in rilievo.

Stile country per una casa informale

Lo stile country è adatto a chi ama il fascino dell’informalità e della semplicità in salsa campagnola. Non c’è un solo tipo di arredo country, ma si va dal romantico, al moderno o provenzale e non necessariamente si deve vivere in campagna per arredare in questa maniera. È il look giusto per una casa in cui il materiale principale sia il legno e i colori siano caldi e intensi.

Mobili rustici e decorazioni come fiori secchi come la lavanda, vecchie lattine dipinte, scatole d’epoca, piccole carriole per le piante, magari da esporre in balcone o terrazza, quadri con soggetti faunistici e floreali, morbidi cuscini con stampe campestri. Senza dimenticare poi barattoli di vetro decorati con nastrini di rafia, macramé, color crema, carta da zucchero, candele color avorio o pastello, tende ampie, sedie a dondolo ecru dall’effetto consumato, tessuti di lino, cotone, statuine di legno, pietra o ferro battuto.

Si può azzardare l’installazione di un caminetto finto nel salotto da abbellire con tronchetti di legno e, sul ripiano, fotografie con grandi cornici rustiche oppure un lavabo di pietra in cucina e una parete di mattoncini a vista.

Tra design country e rustico

Design country e rustico hanno molti elementi in comune e possono attingere l’uno dall’altro per perfezionarsi a vicenda. In particolare lo stile rustico è indicato per residenze che possano vantare peculiarità come travi a vista, mattoncini, soffitti a botte, volte, piccoli archi. Tutto contribuisce a creare un luogo caldo, famigliare, intimo.

I materiali preferiti sono legno, pietra, ferro, specie se ferro battuto. Sovente anche i pavimenti si presentano in legno, ma la pietra o il cotto, sono ottime scelte. I muri possono essere lasciati grezzi e decorati con attrezzi come quelli che, in passato, si usavano in campagna, meglio ancora se arrugginiti per un effetto più vissuto.

Per l’arredamento, di colore chiaro, si opta per grandi tavoli lignei, vecchie cassapanche, madie, vasi con piante grasse, tappeti colorati. Laddove si possa, è bene scegliere lampade dalle luci calde, lasciando però spazio davanti alle finestre per prediligere la luce naturale.

Stile industriale: quali sono le caratteristiche

Contemporaneo e, al tempo stesso, ornato da qualche elemento di modernariato o di pop art, lo stile industriale inizia a svilupparsi negli anni Cinquanta nella Grande Mela recuperando pezzi dismessi da uffici, fabbriche e industrie integrati in ambienti casalinghi. Al momento niente è cambiato, l’industrial style è sempre affascinante come un tempo, al punto che molti arredi vengono realizzati proprio per esprimere caratteristiche tipicamente industriali.

Quali elementi inserire nella propria abitazione per aggiungere un tocco industrial? Innanzitutto servirebbe un luogo adatto, come open space oppure loft, magari riconvertiti dall’uso lavorativo originario per poi arredarli con pezzi basici, funzionali, materiali non troppo lavorati, persino grezzi, un po’ austeri e, di solito a base di cemento, metalli, pelli o resina. Per quanto riguarda i rivestimenti per poltrone, divani, letti, vanno prediletti in pelle o ecopelle e dal design con forme lineari e squadrate.

Si può poi giocare con colori a contrasto rispetto agli sfondi più scuri e uniformi: pareti, tessuti, oggetti, persino stoviglie, vanno selezionati con dettagli cromatici appariscenti. L’importante è non strafare e ricordarsi che bastano pochi accessori, anche di materiali differenti, ma ben studiati e posizionati. È facile immaginare l’effetto che possa fare un divano di ecopelle rosso vivo in un ambiente aperto, minimal, tra ferro battuto, ampie vetrate e sfumature grigie.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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