venerdì, Marzo 29, 2024

ArcelorMittal: sospetto nuovo caso di contagio fra gli operai

Nuovo caso di sospetto all’interno dell‘acciaieria di Taranto ArcelorMittal, se confermato sarebbe il terzo caso. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, un addetto ai convertitori dello stabilimento siderurgico, residente a Massafra nella giornata di ieri ha accusato malori e febbre ed ha chiamato il 118. Nel tardo pomeriggio l’operaio è stato trasportato all’ospedale, in un dei centri Covid della Puglia dove è stato sottoposto a tampone e ricoverato. Se l’uomo risultasse positivo al covid-19 sarebbe il terzo caso confermato dell’azienda. 

Stati Uniti, sono oltre 500mila i casi accertati

Sospetto terzo contagio tra gli operai della ArcelorMittal di Taranto. I sindacati i sindacati avvertono c’è il rischio di un focolaio

Nella giornata di ieri un operaio dell’ex Ilva di Taranto è stato ricoverato in ospedale, il sospetto è che si tratti di covid-19. Se risultasse positivo sarebbe il terzo contagio registrato nell’acciaieria. L’azienda intanto ha attivato la sanificazione del reparto e delle spogliatoio D2 e lasciato a casa il personale in turnazione con lo stesso lavoratore. Secondo fonti interne il tampone è stato fatto anche ad altri colleghi e per tutti si attendono gli esiti. L’acciaieria ArcelorMittal ad oggi ha avuto solo due casi di positivi. Il primo è un dipendente del reparto Pgt, che era risultato positivo al coronavirus a fine marzo. L’uomo si era sentito male durante l’orario di lavoro ed è stato ricoverato all’ospedale Moscati per una polmonite interstiziale. Oggi l’operaio risulta guarito ed è a casa. Successivamente è risultato positivo anche un altro suo collega di reparto, che era già in quarantena domiciliare dopo la scoperta del primo caso di covid-19 nell’acciaieria. Il lavoratore diversamente dal collega non ha avvertito particolari sintomi e non è stato necessario per lui il ricovero. A seguito di questi due contagi accertati e di un terzo ancora da confermare, i sindacati hanno dimostrato particolare apprensione per la possibilità che si verifichi un focolaio all’interno dell’azienda. 

Attualmente fonti interne fanno sapere che sono operativi nello stabilimento quattro impianti e impiegati circa 3200 dipendenti e circa 1500 lavoratori dell’appalto. Le sigle metalmeccaniche ormai da tempo chiedono di portare lo stabilimento in regime di comandata con l’utilizzo non più di 1200-1500 lavoratori.

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