Nuovo caso di sospetto all’interno dell‘acciaieria di Taranto ArcelorMittal, se confermato sarebbe il terzo caso. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, un addetto ai convertitori dello stabilimento siderurgico, residente a Massafra nella giornata di ieri ha accusato malori e febbre ed ha chiamato il 118. Nel tardo pomeriggio l’operaio è stato trasportato all’ospedale, in un dei centri Covid della Puglia dove è stato sottoposto a tampone e ricoverato. Se l’uomo risultasse positivo al covid-19 sarebbe il terzo caso confermato dell’azienda.
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Sospetto terzo contagio tra gli operai della ArcelorMittal di Taranto. I sindacati i sindacati avvertono c’è il rischio di un focolaio
Nella giornata di ieri un operaio dell’ex Ilva di Taranto è stato ricoverato in ospedale, il sospetto è che si tratti di covid-19. Se risultasse positivo sarebbe il terzo contagio registrato nell’acciaieria. L’azienda intanto ha attivato la sanificazione del reparto e delle spogliatoio D2 e lasciato a casa il personale in turnazione con lo stesso lavoratore. Secondo fonti interne il tampone è stato fatto anche ad altri colleghi e per tutti si attendono gli esiti. L’acciaieria ArcelorMittal ad oggi ha avuto solo due casi di positivi. Il primo è un dipendente del reparto Pgt, che era risultato positivo al coronavirus a fine marzo. L’uomo si era sentito male durante l’orario di lavoro ed è stato ricoverato all’ospedale Moscati per una polmonite interstiziale. Oggi l’operaio risulta guarito ed è a casa. Successivamente è risultato positivo anche un altro suo collega di reparto, che era già in quarantena domiciliare dopo la scoperta del primo caso di covid-19 nell’acciaieria. Il lavoratore diversamente dal collega non ha avvertito particolari sintomi e non è stato necessario per lui il ricovero. A seguito di questi due contagi accertati e di un terzo ancora da confermare, i sindacati hanno dimostrato particolare apprensione per la possibilità che si verifichi un focolaio all’interno dell’azienda.
Attualmente fonti interne fanno sapere che sono operativi nello stabilimento quattro impianti e impiegati circa 3200 dipendenti e circa 1500 lavoratori dell’appalto. Le sigle metalmeccaniche ormai da tempo chiedono di portare lo stabilimento in regime di comandata con l’utilizzo non più di 1200-1500 lavoratori.