Nasce in Tunisia la prima radio dedicata totalmente al mondo omo, bi, tans e intersex in area arabofona.
Nonostante le forte minacce Shams Rad (dignité & egalité), questo il nome della coraggiosa neonata emittente del Maghreb, nata da un gruppo locale per i diritti LGBTI Shams (lesbiche, gay, bisex, transgender, intersex) ha cominciato fieramente le proprie trasmissioni come prima radio del mondo arabo dedicata alle minoranze sessuali.
A metterci la faccia è Bouhdid Belhedi, responsabile del gruppo di attivisti che promettono riusciranno a trasmettere senza interruzioni dalla colazione fino a mezzanotte, tutto in dialetto tunisino per sei giorni la settimana.
Per fermare Shams Rad al momento non sono bastati i circa quattromila messaggi d’odio arrivati sui social media, che hanno cercato di intimidire gli organizzatori e le organizzatrici dell’iniziativa.
A rendere ancora tutto più complicato è la presenza in Tunisia di un articolo del codice penale (importato nel paese grazie al colonialismo francese), il 230, che condanna l’omosessualità e i comportamenti considerati contro natura (ed in generale il sesso anale) con una condanna possibile fino a tre anni di reclusione.
Questa legge ancora in vigore permette l’esame del retto per constatare o meno l’omosessualità o la bisessualità di chiunque venisse accusato (frequenti sono gli atti di outing, accusare di essere gay o lesbica qualcuno per infangarne il nome o per far iniziare un’indagine sull’accusato o accusata).
La sopravvivenza della radio al momento sembrerebbe garantita dal misurare le parole. Dosando con il giusto linguaggio i contenuti di Shams Rad non possono essere accusati di promozione di attività legale all’omosessualità.
Da dicembre, momento in cui sono iniziate le trasmissioni, l’emittente ha raggiunto 10.000 persone in 15 nazioni, secondo i dati forniti dall’associazione.
Il progetto è stato possibile grazie anche all’Ambasciata dei Paesi Bassi, paese notoriamente importante per il sostegno ai diritti LGBTI che da anni sostiene in tutto il mondo progetti per il supporto dei diritti umani, soprattutto indirizzati alla sensibilizzazione verso l’esistenza e l’autodeterminazione della comunità omo, bi, trans e intersessuale.
