venerdì, Marzo 29, 2024

Appello Nazioni Unite: maggiore protezione per i giornalisti

Oggi, Giornata mondiale della libertà di stampa, Antonio Guterres, attraverso un video messaggio, sottolinea il ruolo cruciale che i media hanno nell’aiutare le persone a prendere decisioni informate.

Decisioni che, spiega Guterres, possono fare la differenza tra la vita e la morte. Soprattutto nelle circostanze attuali.

Una giornata, quella dedicata alla libertà di stampa, proclamata per la prima volta nel 1993 dall’Assemblea generale dell’Onu.

Un momento che rappresenta l’occasione per informare i cittadini, che ancora oggi, ci sono paesi in cui la libertà di stampa non è garantita. Paesi in cui i giornalisti subiscono pressioni, accuse, condanne e frequenti arresti.

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Nel suo video messaggio Antonio Guterres ha chiesto maggiore protezione per i giornalisti, definendo l’attuale emergenza globale una pandemia di disinformazione intorno la crisi sanitaria.

L’appello di Guterres

Giornalisti antidoto alla disinformazione

Giornalisti e operatori dei media sono fondamentali per aiutarci a prendere decisioni informate. Mentre il mondo combatte la pandemia di COVID-19, queste decisioni possono fare la differenza tra vita e morte“.

Con queste parole inizia l’appello di Guterres.

Un appello rivolto ai Governi, e non solo, affinché si impegnino a garantire che i giornalisti possano svolgere regolarmente e liberamente il proprio lavoro. Soprattutto, ma non solo, in questo delicato momento, che il capo delle Nazioni Unite, descrive come una “ pandemia di disinformazione“.

Mentre la pandemia si diffonde, ha anche dato origine a una seconda pandemia di disinformazione, dai consigli sulla salute dannosi alle teorie della cospirazione selvaggia“, ha sottolineato il capo delle Nazioni Unite.

La stampa – continua – fornisce l’antidoto: notizie e analisi verificate, scientifiche e basate sui fatti“.

Maggiore protezione per i giornalisti

Da quando l’emergenza sanitaria ha avuto inizio, spiega Guterres, molti giornalisti sono vittime di restrizioni maggiori e, addirittura, punizioni. Solo per aver svolto il loro lavoro.

Il capo delle Nazioni Unite, ribadisce l’importanza delle attuali restrizioni. Ma sottolinea, anche, come queste restrizioni non debbano rappresentare un abuso volto a reprimere le capacità dei giornalisti.

Vincoli temporanei sulla libertà di movimento sono essenziali per battere il COVID-19. Ma non devono essere abusati come scusa per reprimere la capacità dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro“.

Una richiesta di maggiore protezione verso i giornalisti, l’appello che Guterres rivolge ai Governi. Alla quale si aggiunge la richiesta di “rafforzare e mantenere la libertà di stampa, che è essenziale per un futuro di pace, giustizia e diritti umani per tutti“.

Il capo delle Nazioni Unite chiude il suo video messaggio con un pensiero di ringraziamento rivolto ai media. Per aver fornito fatti e analisi, per rendere responsabili e per dire la verità al potere.

Ancora oggi ci sono paesi in cui la libertà di stampa non è garantita

È il caso dell’Iran, che nel rapporto annuale di Reporter Senza Frontiere del 2020, viene classificato nella posizione 173, in una lista di 180 paesi. Soprattutto negli ultimi mesi si sono riscontrati numerosi casi di soppressione dell’informazione.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria la gestione della veicolazione delle notizie è stata particolarmente complessa. 

Sui dati relativi al numero esatto delle persone contagiate e decedute a causa del virus c’è ancora molta confusione. Secondo il Ministero della Salute iraniano sarebbero oltre 80 mila i contagi e meno di seimila i decessi. Dati totalmente falsi, secondo altre fonti, che sospettano l’Iran stia nascondendo, volutamente, il numero esatto delle vittime.

Nel rapporto di RSF si legge che il governo iraniano una volta appreso della gravità del virus avrebbe fatto di tutto per limitare il flusso delle informazioni sulla crisi in atto nel paese. Diversi giornalisti che hanno pubblicato dettagli “non ufficiali”, cioè non derivati dalle dichiarazioni delle autorità governative sono stati convocati, interrogati ed accusati di “diffondere voci non vere”.

Il giornalismo senza paura o favore

L’esperto Onu per la libertà di espressione, David Kaye, ha esortato gli Stati a liberare tutti i giornalisti, detenuti a causa del loro lavoro e a fermare le intimidazioni e la repressione della stampa indipendente.

Un giornalismo senza paura o favore“, questo il tema, secondo Kaye, della Giornata Mondiale per la libertà di stampa 2020.

Una stampa libera consente alle persone di accedere a informazioni di tutti i tipi, soprattutto critiche durante una crisi di salute pubblica“, ha dichiarato in una nota, venerdì, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa di oggi.

In un momento in cui i focolai della malattia si diffondono attraverso le strutture di detenzione, viene sottolineata la crudeltà della detenzione, imponendo un’ulteriore punizione eccessiva che comporta il rischio di malattia e morte“, ha aggiunto Kaye.

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