“La scuola oltre la campanella è vita, è comunità, è futuro.” Con queste parole Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica e autrice del libro Domani c’è scuola (Mondadori), racconta il cuore del suo lavoro educativo, ospite del podcast Lo Scaffale di Periodico Daily. L’intervista, condotta da Sofía Riccaboni e Donatella Palazzo, esplora i temi chiave del volume e le sfide della scuola contemporanea.
Una scuola che va oltre il suono della campanella
Nel libro Domani c’è scuola, Di Bartolo propone una visione della scuola come spazio generativo, motore di cambiamento sociale e presidio educativo attivo nei quartieri, soprattutto in quelli più fragili come lo Sperone di Palermo, dove l’autrice opera da oltre 12 anni.
La scuola, sottolinea, non può limitarsi all’orario scolastico, ma deve vivere nel territorio, aprirsi alla comunità, accogliere anche i genitori – molti dei quali oggi tornano tra i banchi per completare il proprio percorso formativo grazie ai progetti PNRR.
“Domani c’è scuola”: identità, educazione e cittadinanza attiva
Il titolo del libro è già una dichiarazione d’intenti. Per Di Bartolo, la scuola non prepara semplicemente il futuro: lo costruisce nel presente, con bambini e bambine da riconoscere non solo come “adulti di domani”, ma come cittadini dell’oggi. Un approccio che restituisce dignità educativa e sociale a ogni alunno e alunna.
La dirigente racconta esempi concreti: dalle classi aperte ai genitori per il conseguimento della licenza media, ai progetti contro la dispersione scolastica, fino alla valorizzazione del ruolo dei docenti come tessere fondamentali di un puzzle educativo collettivo.
Una comunità educante e orgogliosa
Tra i temi centrali dell’intervista, emerge con forza il valore della comunità educante: un insieme di docenti, studenti, famiglie, collaboratori scolastici e territorio che lavorano insieme per rendere la scuola un luogo fertile, vivo e innovativo.
“Dobbiamo essere orgogliosi di essere insegnanti. Abbiamo il privilegio di lavorare nel presente e costruire il futuro.”
Antonella Di Bartolo rifiuta l’etichetta di “preside coraggio”: preferisce parlare di coraggio condiviso, che nasce dal lavoro quotidiano, dalla passione educativa, dalla responsabilità civica. Un impegno che non si ferma alla classe ma costruisce ponti con le scuole superiori, i centri di formazione professionale e le realtà locali.
Un libro per raccontare la scuola che funziona
Domani c’è scuola raccoglie storie vere di alunni, insegnanti e genitori, tra successi e difficoltà, tra sogni e realtà. È un libro che vuole restituire alla scuola italiana il giusto spazio nel racconto pubblico, troppo spesso legato solo a cronaca o burocrazia.
“La scuola non è solo cronaca. È sguardi, relazioni, scelte quotidiane. E va raccontata.”