venerdì, Marzo 29, 2024

Anno pasoliniano: Dacia Maraini racconta il poeta

Il ricordo di un’amica ridefinisce l’influenza nella cultura del secolo scorso di un poeta e cineasta bolognese. Ieri la presentazione del libro di Dacia Maraini, Caro Pier Paolo, ha inaugurato le iniziative dell’Anno pasoliniano a Roma.


Per 100 anni di Pasolini una mostra sulla filmografia


Perché il libro di Dacia Maraini apre l’Anno pasoliniano?

Il 5 marzo ricorrono i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e il ricordo della scrittrice restituisce un’immagine intima e realista del poeta. Un uomo impegnato socialmente e politicamente che si scagliava contro le ingiustizie del sistema capitalistico. Appassionato di cinema, ha messo nelle pellicole l’anticonformismo che lo caratterizza e la sua omosessualità. Maraini parla dell’amico con schietezza, accennando alla stima reciproca e all’amore per l’Africa che li accomunava.

Pasolini e Maraini

Dacia sceglie di raccontare se stessa e una persona con cui ha condiviso esperienze e emozioni usando la forma di lettere aperte. Il romanzo è quindi strutturato come un dialogo confidenziale col regista e poeta. L’autrice condivideva con Pasolini una casa a Sabaudia, un raduno di intellettuali, frequentata anche da Bertolucci e Moravia. Un luogo di incontro in cui discutere del mondo e di prospettive future. Maraini descrive i momenti trascorsi insieme e anche i viaggi nel Continente nero in compagnia di Maria Callas.

Caro Pier Paolo

Pasolini è un uomo che riesce a suscitare reazioni forti, colleriche e vive con trasporto passioni e relazioni. Affezionato alla madre Susanna, ama il pallone e è sempre impegnato in collaborazioni teatrali e progetti cinematografici. Maraini parla anche dell’assassinio, episodio che getta ombre sul poeta e le sue relazioni. Quindi un libro da leggere per comprendere meglio il cineasta e la sua opera. Oggi, giovedì 3 marzo, alle 18.30 la scrittrice incontrerà la storica e sociologa Eva Cantarella per parlare del suo titolo. Un’iniziativa in collaborazione con il Book Pride e il Circolo dei lettori di Milano a Casa del Manzoni.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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