Nel 34° anniversario di piazza Tienanmen la polizia di Hong Kong arresta 24 persone. Continua la repressione delle autorità cinese contro i manifestanti.
Polizia arresta 24 persone nell’anniversario di piazza Tienanmen
La polizia di Hong Kong ha riferito di aver fermato 24 persone coinvolte nelle manifestazioni per commemorare la strage di piazza Tienanmen del 1989. Secondo quanto riferito, 23 di loro sono state accusate di violazione della quiete pubblica, mentre una donna di 53 anni è stata arrestata con il sospetto di aver ostacolato il lavoro della polizia. Tra gli attivisti più importanti arrestati c’è Chan Po-Ying, il leader della Lega dei socialdemocratici, uno dei pochi partiti di opposizione rimasti a Hong Kong. Altre figure arrestate sono Alexandra Wong, una nota attivista soprannominata “Nonna Wong” e Leo Tang, un ex leader della Confederazione dei sindacati ora sciolta.
Nel 34° anniversario della repressione di Piazza Tiananmen, il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha espresso la speranza che i giovani cinesi possano presto esprimersi liberamente. “Speriamo che un giorno i giovani in Cina canteranno canzoni liberamente. E che possano creare con entusiasmo senza paura”, ha affermato Tsai.
Cosa successe a piazza Tienanmen?
Il 4 giugno 1989 moltissimi manifestanti si riunirono in piazza Tienanmen per chiedere riforme democratiche e un cambiamento politico. Su ordine del governo, l’Esercito popolare di liberazione cinese inviò carri armati e truppe per reprimere le proteste pacifiche, che erano iniziate ad aprile in seguito alla morte del leader comunista riformista Hu Yaobang. Il 4 giugno l’esercito cinese entrò a Pachino sparando sulle persone e uccidendo oltre mille manifestanti. Da allora, ogni anno vengono svolte delle commemorazioni. Nella capitale taiwanese Taipei sono stati allestiti dei memoriali e ogni anno nel giorno dell’anniversario viene tenuta una veglia a lume di candela per ricordare le vittime.
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