venerdì, Aprile 19, 2024

Anna Romanello e gli attraversamenti della memoria

Dal 10 ottobre al 9 novembre l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi presenta la mostra di Anna Romanello À Rebours Attraversamenti di memorie. Opere 2022-1985. L’esposizione è a cura di Tiziana Musi.


Memoria: come migliorarla a breve e lungo termine


Quale tema affronta Anna Romanello quando realizza le sue opere?

La mostra presenta una rassegna importante dell’ampio e multiforme percorso artistico di Anna Romanello, performer originaria di Corigliano Calabro. Era anche docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La poetica è incentrata al tema della memoria attraverso tracce incise su supporti diversificati, carta, matrici in metallo, plexiglass. L’installazione in ceramiche, carta e tessuto de I luoghi della memoria Sibari evidenzia la relazione della creativa con luoghi carichi di rimandi metaforici. Propone anche gli esemplari di Libri d’Artista, alcuni dei quali realizzati con testi di Christophe Comentale e le opere del periodo parigino degli anni ’70 – ’80 che esplicitano il rapporto con William Hayter.

La collaborazione con aziende calabre e campane

Inoltre, in esposizione alcune opere che l’artista ha realizzato con aziende operanti nel territorio calabrese e campano, a conferma del suo profondo legame con le proprie radici. Sono lavori a maglia jacquard piquet realizzate col Lanificio Leo, cretti in terracotta con l’archeologa Geraldine Pizzitutti. C’è pure un tappeto realizzato con filati di altissima qualità come lana mohair dell’azienda DVS di Salvatore di Sarno. Ha creato un’etichetta per il vino Anthea in edizione limitata per l’azienda  vinicola Immacolata Pedace, il vigneto più alto d’Europa. In introduzione alla mostra ci sarà la performance Topographie sentimentale di Lea Walter. L’intervento nasce dalle poesie emerse nelle trame delle opere dell’artista e dal testo di Jean Rony Romamor. Saranno proposti pure i versi di Giuseppe Ungaretti e Pier Paolo Pasolini.

Segni e memoria in Anna Romanello

La Curatrice Tiziana Musi introduce la ricerca dell’artista e il percorso della mostra. “In questa possibilità di riscrivere continuamente la pagina artistica prende forma la ricerca visiva di Anna Romanello. Il suo lavoro tratta il tema della memoria e della sedimentazione dello sguardo attraverso tracce incise sulla lastra, sulla fotografia e sulla carta. Lo sguardo perturbante di Anna non ripropone soltanto la realtà visiva, ma cattura elementi nascosti che consentono di andare oltre la semplice percezione visiva. Evoca segni che alludono a un lungo processo di stratificazione della memoria di un luogo, di un oggetto, di un sentimento. Così emergono inaspettate visioni di Parigi come nell’opera Fughe di Segni dove “la solennità austera del porticato del Palais Royal diventa pretesto d’arte e contrappunto incisorio”.

Luoghi della memoria

Nel porticato si intrecciano e sovrappongono linee in fuga e un acceso cromatismo che creano un inaspettato movimento delle tracce. Oppure I luoghi della memoria del 2014 fotografie con interventi di xilografie dai luoghi familiari della Calabria. La mostra, quindi, si struttura come un dispositivo dove emergono in un percorso a ritroso quegli attraversamenti della memoria dell’artista. Dalla sua terra d’origine, la Calabria, ha raggiunto Parigi alla fine degli anni ’70.  Nella capitale francese ha un incontro folgorante con William Hayter e il suo Atelier 17. Condivide, prima come allieva e poi come artista e maestra nelle Accademie italiane in cui ha insegnato, la medesima attenzione alla perentorietà del segno inciso. Si interessa alla forza del colore nelle sue inaspettate declinazioni e sfumature.

Anna Romanello

Artista-performer, già docente di Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo gli studi all’Accademia di Brera a Milano si trasferisce a Parigi. Frequenta l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts e all’Atelier 17 di S. W. Hayter. A Roma, lavora all’Istituto Nazionale per la Grafica. Sono anche numerose le edizioni di libri d’Artista in Italia e in Francia. Soggiorna a Londra dove avvia un progetto di opere fotografiche sulla città. Viene invitata a tenere conferenze e workshop in varie Accademie e Associazioni Culturali.

Le esposizioni

Tra le più importanti esposizioni ricordiamo: Parigi, Centre Georges Pompidou, Galleria Arte Viva, Avignone, Festival d’Avignon, Vancouver e Vienna. Poi Istituto Italiano di Cultura, Rende, Museo del Presente, MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, Ljubljana, biennale di grafica.  Roma, Centro Luigi Di Sarro, Biblioteca L. Quaroni Sapienza Università di Roma, Bibliothè, Galleria Vittoria, Borghini Arte Contemporanea. Ha presentato i lavori a: Temple University, AREA – Architecture Design Art, Case Romane del Celio, Mo.C.A. Studio, Bruxelles, Fondazione Skriptura “S. W. Hayter & A. Romanello”. Ancora a Milano, Fondazione Stelline, Terni, Museo Archeologico CAOS, Palazzo di Primavera, Podgorica, Ambasciata d’Italia. Infine a Musei e Gallerie, Miami, Aqua Art.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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