Anfia (associazione dei produttori), Federauto (concessionari) e Unrae (Case estere) hanno indetto una conferenza stampa per lanciare un appello alle istituzioni sul rinnovamento del settore auto e sulle vetture elettriche. Le tre associazioni sostengono che, soprattutto in questo periodo delicato causato dall’epidemia di coronavirus, l’Italia si debba dotare di un programma specifico per favorire la transizione energetica, per dare una spinta agli investimenti e per supportare le nuove tecnologie come automazione e connettività. Inoltre è necessario dotarsi di maggiori infrastrutture, tra le quali vi sarebbero anche quelle per l’idrogeno.
Un’altra proposta riguarda gli incentivi. Anfia, Unrae e Federauto hanno chiesto al Governo di rifinanziare questa misura ormai in esaurimento e di “rendere strutturale l’ecobonus fino al 2026”. Inoltre hanno posto l’accento sulla necessità di rinnovare al più presto il parco dei veicoli per il trasporto merci e per i privati, rivedendo al contempo il “bollo auto in chiave green”.
Le associazioni ritengono che questi interventi potrebbero finalmente assicurare una svolta al comparto delle vetture elettriche per far sì che l’Italia si metta al passo con gli obiettivi relativi alla “sostenibilità ambientale ed economica”.
Vetture elettriche: serve una task force
Durante la conferenza stampa, Anfia, Federauto e Unrae hanno proposto alle istituzioni italiane l’introduzione di una “task force pubblico privata” che si occupi costantemente della transizione energetica e del passaggio alle vetture elettriche. In questo modo sarebbe possibile semplificare e rendere efficienti tutti i programmi di politica industriale, di riqualificazione delle competenze e di interventi finanziari per fornire un valido supporto alle aziende.
Tornando alle infrastrutture, queste vanno potenziate per avere maggiori stazioni di ricarica delle automobili elettriche ed anche per promuovere la tecnologia del Vehicle-to-Grid. La task force dovrebbe poi proporre delle novità sulla tassazione delle macchine aziendali, per far sì che questa si allinei agli altri Paesi europei.
Vendita auto elettriche da record a novembre
Scudieri (Anfia) ha dichiarato che la mobility revolution in Italia “richiede notevoli investimenti in nuove tecnologie”. Dunque non si deve intervenire solo nel comparto elettrico, ma anche in quello dell’idrogeno, della guida autonoma e della connettività. Crisci (Unrae) ha ricordato che ormai da diversi anni le società automobilistiche stanno investendo nella mobilità sostenibile. Tuttavia, la crisi causata dalla pandemia di Covid-19 adesso prevede che scendano in campo anche i governi nazionali “per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di uno sviluppo sostenibile che unisca crescita economica e rispetto dell’ambiente”.