venerdì, Aprile 19, 2024

Andrea Pazienza è reporter degli anni Settanta


La mostra di Andrea Pazienza a Bologna è un tuffo nella vita di un artista che ha utilizzato lo storytelling per descrivere l’Italia. Nel percorso allestito a palazzo Alberganti ci sono le vignette e i personaggi che hanno contribuito a diffondere il fumetto nel Belpaese. L’esposizione è visitabile fino al 26 settembre.


Andrea Pazienza a Bologna con le sue vignette


Cosa presenta la mostra di Andrea Pazienza a Bologna?

“Fino all’estremo” è un percorso allestito coi materiali che i parenti di Paz hanno messo a disposizione degli organizzatori. Pertanto il pubblico può ammirare oltre 100 opere tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche realizzate a tempera o pennarelli. Molte immagini raffigurano personaggi che la matita di Pazienza ha creato, Pentothal, Zanardi, Colasanti, Petrilli.

La rivista “Cannibale”

Paz pubblica i propri lavori su alcune riviste tra cui il periodico di Primo Carnera editore, in edicola per poco più di due anni. Uscito nel maggio 1977 è un’idea di Stefano Tamburini e Massimo Mattioli che tratta argomenti sociali col linguaggio d’evasione del fumetto. Nell’estate dello stesso anno i promotori contattano Andrea Pazienza per proporgli una collaborazione che il creativo accetta. All’interno della redazione di “Cannibale” il disegnatore dimostra il suo talento creando strisce incentrate sulle problematiche italiane del periodo, la contestazione giovanile e il controllo delle masse. L’illustratore tratte le questioni della giustizia, la corruzione e la politica tra vignette in cui scorrono poliziotti, cittadini e potenti.

Paz e la narrazione del suo tempo

Ciò che colpisce delle opere di Pazienza è il suo essere osservatore attento e interessato della realtà. Nelle storie che racconta c’è quindi un intento cronachistico, la descrizione di fatti che sul finire degli anni Settanta hanno destato l’attenzione dell’opinione pubblica. Già nel decennio dopo il disegnatore trova meno riscontro perché la contestazione è messa a tacere e sono in atto dei cambiamenti.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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