La contestazione giovanile e i sogni di una generazione che voleva giustizia sociale alla mostra di Andrea Pazienza a Bologna. Apre il 7 maggio l’evento a Palazzo Alberganti “Fino all’estremo”, l’esposizione delle opere a fumetti dell’artista. L’esposizione proseguirà fino al 26 settembre.
Perché Andrea Pazienza a Bologna?
La città è l’ambientazione di alcuni racconti dell’illustratore, un centro importante per Pazienza. Nel capoluogo emiliano l’artista ha frequentato Il Dams e partecipato alle proteste per le rivendicazioni di libertà e tolleranza. Bologna lo accoglie e apprezza il suo talento, infatti, espone alla Galleria comunale di arte moderna.
L’illustratore e Pentothal
Da adolescente realizza scenografie per il teatro, crea fumetti ed espone ai alcune mostre collettive. Decide di frequentare l’Università, ma poi abbandona gli studi per partecipare alle attività del Movimento del ’77. La ribellione dei ragazzi che vogliono cambiare il mondo diventano il soggetto del racconto a vignette “Le straordinarie avventure di Pentothal“. L’opera compare sulla rivista “Alter alter”. Autobiografica, la storia descrive le vicende di Andrea, aspirante artista, in un periodo di cambiamenti sociali. Il personaggio compare anche nel film “Paz!” del 2002. Altri protagonisti delle sue illustrazioni sono Zanardi e Pompeo.
Pazienza, lo spettacolo e i murales
Il disegnatore lavora anche a progetti per il mondo dello spettacolo. Crea manifesti cinematografici, famosa la locandina della “Città delle donne” di Fellini, e videoclip. Si occupa della realizzazione della copertina del disco “Robinson” di Roberto Vecchioni e di campagne pubblicitarie. Sono suoi anche i murales della facoltà di Lettere a Genova e “Zanardi equestre” a Cesena.
La mostra “Fino all’estremo” di Andrea Pazienza a Bologna
Palazzo Alberganti presenta oltre 100 opere che i parenti dell’artista hanno messo a disposizione. Sono tavole originali dei fumetti e opere pittoriche di Pazienza, oltre ad immagini del fotografo Enrico Scuro. L’esposizione è un viaggio nella vita dell’artista e tra le vie di una Bologna resa calda dai movimenti studenteschi. I volti di ragazzi che hanno preso parte alle contestazioni, le loro scelte, la voglia di vivere traspare dalle tavole dell’illustratore.