A pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane il presidente Trump ottiene una grande vittoria. Ieri il Senato ha infatti approvato, con una maggioranza risicata 52 a 48, la conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. Amy Barrett ha giurato come 115° giudice della Corte Suprema in una cerimonia alla Casa Bianca. Ora la Corte Suprema è composta da 6 giudici su 9 conservatori. Una composizione che non si vedeva dagli anni ’30.
Repubblicani contro Democratici alla Corte Suprema
Mancano solo 7 giorni alle elezioni presidenziali americane e ieri è stato nominato il nuovo giudice alla Corte Suprema, una scelta destinata ad alimentari tensioni e divisioni.
Dopo la morte del giudice Ruth Bader Ginsburg, una liberale che ha lottato per i diritti delle donne, il presidente Trump si era subito affrettato a disegnare un sostituto. Questo aveva creato tensioni tra i repubblicani e democratici. I Dem infatti sostenevano che a poche settimane dalle elezioni doveva essere il nuovo Presidente a nominare il nuovo giudice, così come era successo sotto la presidenza Obama. Inoltre la Ginsburg nelle sue ultime volontà aveva chiesto che il suo successore venisse nominato dopo le presidenziali.
Tuttavia Trump, come al solito, ha pensato solo ai propri interessi e non ha ascoltato le preoccupazioni della popolazione, e ha deciso di nominare Amy Coney Barrett.
I Demoratici sono preoccupati per la nomina di Amy Barrett
La nomina di Barrett, cattolica, conservatrice e anti-abortista, ha sollevato molte preoccupazioni soprattutto tra i democratici. Infatti hanno paura che la Barrett possa cancellare tutti i progressi fatti dall’America negli ultimi anni, come i diritti sulle comunità LGBT. Inoltre sono preoccupati per le sue posizioni anti aborto e temono che possa abrogare la sentenza Roe vs. Wade e molti hanno paura che possa anche eleminare definitivamente l’Obamcare. Ma la preoccupazione più grande è quella che qualora ci sarà un contenzioso nelle elezioni presidenziali la Barrett si schieri con Trump e decreti la sua vittoria. Bisogna ricordare che fu il proprio il giudice conservatore Scalia che consegnò la Casa Bianca a George W. Bush nel 2000 con queste parole: “I democratici devono farsene una ragione”.
Durante l’audizione al Senato i democratici hanno esposto le loro preoccupazioni facendo domande specifiche alla Barrett. Tuttavia il giudice ha eluso diverse domande rifiutandosi soprattutto di valutare le imminenti elezioni e se si sarebbe ritirata in casi relativi alle elezioni.
Amy Barrett ha giurato, cosa succederà alla Corte Suprema?
Ieri il Senato ha approvato 52 a 48 la conferma alla Corte Suprema della Barrett. I repubblicani hanno votato tutti a favore, tranne la Senatrice Susan Collins. È la prima giudice della storia moderna a venire confermata con una maggioranza così risicata, ovvero senza sostegno bipartisan.
La Barrett ha giurato come giudice della Corte Suprema in una cerimonia alla Casa Bianca.
Ora la Corte suprema vede una schiacciante maggioranza conservatore con 6 giudici conservatori su 9. Una composizione che non si vedeva dagli anni ’30.
Il presidente Trump canta vittoria e festeggia. Ha dichiarato: “Un giorno epocale per l’America, per la Costituzione degli USA e per lo stato di diritto equo e imparziale. Barrett è una delle menti più brillanti della nostra nazione e renderà una giustizia eccezionale alla più alta Corte del nostro Paese”.
Barrett nel suo discorso dopo il giuramento ha ringraziato Trump i leader al Senato e ha sottolineato che i giudici devono mettere da parte le loro opinioni politiche personali.
Biden: “Il popolo doveva scegliere il prossimo giudice”
Le parole della Barrett tuttavia non calmano gli animi dei democratici che fanno notare tutte le decisioni controverse che ha preso quando era giudice del settimo Distretto e hanno paura che non sia in grado di separare la sua fede con le decisioni su importanti diritti come aborto e diritti LGBT.
Il candidato democratico Joe Biden ha dichiarato: “Oltre 60 milioni di americani hanno già votato. Meritano di poter far sentire la loro voce su chi deve rimpiazzare la giudice Ginsburg alla Corte Suprema”.
Amy Coney Barrett: “I tribunali non dovrebbero fare politica”