America, svegliati!

In questi ultimi tempi stiamo assistendo negli USA alle più grandi proteste dagli anni ’60, alla più grande pandemia dagli anni ’20 e alla più grande crisi economica dagli anni ’30. Tutte insieme. L’America ha un Presidente all’altezza per gestire tutte queste crisi sviluppatesi contemporaneamente?

L’America si sta sgretolando

Uno degli argomenti che sta scuotendo l’America negli ultimi mesi sono le proteste anti-razziali. Queste proteste sono iniziate dopo la pubblicazione di un video shock. Il filmato ritrae un poliziotto bianco che uccide un afroamericano dopo un arresto.

Da allora il Paese è sceso in piazza per protestare contro la brutalità della polizia, ma non solo. E’ sceso anche per protestare contro il razzismo e le disuguaglianze che affliggono gli afroamericani. Un problema non nuovo in America, ma che è riaffiorato con l’avvento del coronavirus.

Le proteste sono state perlopiù pacifiche, nonostante talvolta ci siano stati momenti di tensione, scontri e saccheggi che hanno generato una situazione caotica.

In tutto questo caos, un buon Presidente dovrebbe cercare di unificare la nazione. Trump, invece, ha fatto l’esatto opposto. Non ha infatti ascoltato il grido dei manifestanti, e non ha fatto distinzione fra i dimostranti pacifici e coloro che commettono crimini. Si è inoltre rifiutato di condannare l’insensata violenza della polizia, definendo il gruppo antifascista “un gruppo terroristico interno”. Tuttavia, non ha mai utilizzato questo termine per definire i suprematisti bianchi.

Ora, con una mossa senza precedenti, Trump ha addirittura inviato degli agenti federali in alcune città per sedare le proteste. Con questo atto, anziché migliorare la situazione, ha posto i cittadini contro gli agenti.

Infine Trump, che governa cavalcando le divisioni, si è servito delle proteste per attaccare i democratici. Infatti, ha definito i governatori e i sindaci democratici “deboli”.


Le proteste a Portland – scontro fra Oregon e Trump


America, svegliati!

L’America di Trump è ormai un Paese diviso in due. Ha però perso una grande occasione per parlare sul complesso dibattito sul razzismo, trasformandolo in una banale discussione sulle statue. Il Presidente potrebbe così sostenere di avere ragione, perché la Storia non va cancellata, ma insegnata ai giovani per non commettere gli stessi errori.

La rimozione delle statue potrebbe in parte dare una mano a Trump, proprio laddove lui ha fallito. Inoltre, il Presidente ha fallito alla risposta al virus e ai progetti per la ripresa economica. Tuttavia, “estremizzare” le proteste potrebbe oscurare tutto ciò.

Non sono però d’accordo con chi sostiene che Trump fa tutto ciò perché è inesperto. Il suo comportamento è per me intenzionale. Mette in atto quanto serve per soddisfare i suoi interessi politici. Il suo fallimento nel proteggere gli americani dal Covid è stato intenzionale. Fintanto il virus si è espanso perlopiù nelle aree multiculturali a maggioranza Dem, Trump non ha fatto nulla. Infatti, lui pensa: “L’unico democratico buono è un democratico morto”.

L’inadeguatezza del presidente Trump e le sue deliberate politiche distruttive hanno cancellato qualsiasi cooperazione internazionale. Il Presidente ha fallito in ogni ramo del governo, la sua “America First” è la causa di molti abusi di potere. Egli è riuscito solo ad aumentare le divisioni e i conflitti interni negli USA. Ora cerca di intensificare questi conflitti come ultima risorsa per tenere il potere.

Non tutto è colpa di Trump, però…

Non tutto, però è successo per colpa di Trump. Il razzismo c’era anche prima che il tycoon diventasse Presidente, così come l’abuso della polizia e le disuguaglianze. Ma di ciò a cui stiamo assistendo oggi, Trump è in parte responsabile. C’è un motivo per cui la polizia si sente libera di agire secondo i suoi peggiori impulsi? In parte perché Trump ha dato loro il permesso. C’è una ragione per cui le comunità più vulnerabili si sentono prese di mira? In parte è perché Trump le ha prese di mira in prima persona. C’è una ragione per cui vediamo i media essere violentemente attaccati mentre provano a dire la verità su ciò che accade alla nazione? In parte questo accade perché Trump li ha definiti “nemici del popolo”.

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