Vellutato e morbido, l’Amarone è il vino rosso perfetto per qualsiasi occasione. Raffaele Boscaini della cantina Masi parla dei segreti e delle caratteristiche del vino rosso veneto più apprezzato al mondo.
Da dove viene il nome Amarone?
Ho rivolto questa domanda a Raffaele Boscaini. Settima generazione titolare di Masi Agricola , prestigiosa azienda vitivinicola veneta che ha fatto la storia con la sua Valpolicella e altri vini locali, esportandoli in tutto il mondo e rendendoli più famosi nel processo. Amarone significa “il grande amaro”. Chiamato così per distinguerlo dal Recioto, il dolce antenato dell’Amarone, anch’esso prodotto principalmente dal vitigno Corvina. Entrambi i vini sono ottenuti da uve appassite tramite un metodo di appassimento anche se il Recioto viene fermentato per un tempo più breve, che gli conferisce il suo sapore dolce e una minore gradazione alcolica
I cibi da abbinare
Questo vino è ottimo con la selvaggina. È un grande compagno di secondi piatti elaborati a base di selvaggina. Piatto strutturato chiama vino intenso e importante. Anche il risotto all’Amarone e le paste fresche con ragù d’anatra sono abbinamenti classici per concordanza regionale. Ottimo abbinamento con carni rosse, sotto forma di stracotto e brasato e tutte le cotture lente. Il gusto succulento ed untuoso di uno stracotto trova ideale contrasto in un Amarone alcolico dai tannini morbidi. L’Amarone presenta inoltre una superba affinità per contrasto di struttura con i formaggi
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Gli abbinamenti da evitare
Non si abbina con il fritto misto, nè con il salmone: il primo mette in evidenza note metalliche, il secondo viene coperto completamente. Da evitare anche con le insalate di ogni genere e i minestroni, perché le sensazioni amare e acide di alcune verdure stridono con i vini di grande struttura. Infine nessun grande vino rosso invecchiato può sposarsi felicemente con la pizza più popolare, la Margherita
