Oggi venerdì 7 gennaio 2022 (07:13)
E’ il 7° giorno dell’anno, 2ª settimana. Alla fine del 2022 mancano 358 giorni.
A Roma il sole sorge alle 07:38 e tramonta alle 16:55 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:03 e tramonta alle 16:55 (ora solare)
Luna: 11.03 (lev.) 22.30 (tram.)
Santi del Giorno
San Raimondo de Penafort (Sacerdote)
San Luciano di Antiochia (Martire)
San Giuliano di Gozzano (Diacono)
San Canuto Lavard (Martire)
San Ciro (Patriarca di Costantinopoli)
San Polieuto (Martire)
San Tillone (Monaco di Solignac)
Sant’Alderico di Le Mans (Vescovo)
Etimologia
Raimondo, deriva dall’antico tedesco Reinmund e significa “perspicace o divino difensore”.
Proverbio del giorno
Gennaio secco, lo villan ricco.
Aforisma del giorno
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l’atto di morire non è importante, dura così poco. (Samuel Johnson)
Sei nato oggi?
La tua caratteristica più appariscente è l’irritabilità. In realtà la tua aggressività cela la paura di non essere accettato. Questo atteggiamento ti procura non pochi problemi sia in amore che nel lavoro. E’ davvero un peccato perché le qualità per emergere in campo professionale e realizzarti nel settore affettivo, non ti mancano di certo. Cerca dunque di essere più paziente e conciliante con chi ti circonda e vedrai che riuscirai ad ottenere quel che desideri.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Venerdì 07 Gennaio 2022
Accadde Oggi
Cavour chiede al re una costituzione liberale
07 Gennaio 1848
A Torino, nel corso di una riunione dei direttori dei giornali torinesi, tenuta all’Albergo Europa e presieduta da Roberto D’Azeglio, il Conte Camillo Benso di Cavour chiede al sovrano la promulgazione di una costituzione liberale. La sua proposta viene sostenuta da altre influenti personalità liberali, ma non dai democratici, sospettosi che egli mirasse a prendere loro la mano. Lo statuto albertino verrà proclamato il 4 marzo del 1848.
Nasce “Chiamate Roma 3131”
07 Gennaio 1969
Con una telefonata al distretto telefonico di Roma prende il via “Chiamate Roma 3131”. È il primo programma radiofonico che permette all’ascoltatore, grazie al telefono, di interagire in diretta con lo studio. Ai microfoni Gianni Boncompagni, Franco Moccagatta e Federica Taddei. Il pubblico se ne mostra entusiasta e nei primi mesi si arriva a punte di ascolto che toccano i dieci milioni di radioascoltatori.
Il Tricolore viene adottato per la prima volta
sabato 7 gennaio 1797 (225 anni fa)
Il Tricolore viene adottato per la prima volta: «Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato.» È uno stralcio del verbale approvato in una storica assemblea a Reggio Emilia, che riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani.
La conquista francese dell’Italia del nord aveva risvegliato lo spirito unitario nei diversi Stati della Penisola, al cui posto erano nate delle repubbliche d’ispirazione giacobina. Come segno di adesione agli ideali della Rivoluzione e del regime napoleonico, in queste nuove entità vennero adottate bandiere e coccarde che nei colori e nella suddivisione in tre fasce richiamavano il modello francese.
La versione italiana differiva in un colore: il verde in luogo del blu. A idearla nel 1794 furono due studenti dell’Università di Bologna e martiri patrioti: il bolognese Luigi Zamboni e l’astigiano Giovanni Battista de Rolandis (originario di Castell’Alfero). Il loro disegno mise assieme il bianco e il rosso, presenti nel vessillo di molte città del nord (per alcuni s’ispirarono alle rispettive città d’origine, per altri alla città di Milano) con il verde che simboleggiava la speranza di unificare il paese (ma riprendeva anche il colore della divisa della guardia civica milanese).
In poco tempo divenne un segno di riconoscimento per i popoli liberati dal vecchio potere monarchico. Un clima che accompagnò la formazione della Repubblica Cispadana, nata dall’unione delle province di Modena e Reggio Emilia con le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L’atto di costituzione fu ratificato da un’assemblea di 110 delegati, presieduta dal ferrarese Carlo Facci, che venne convocata nella sala dell’archivio ducale di Reggio Emilia (successivamente ribattezzata Sala del Tricolore).
Qui tra gli altri provvedimenti, fu deciso, su mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, di adottare il Tricolore come stendardo ufficiale. In questa fase si presentava divisa in tre fasce orizzontali, dai colori rosso-bianco-verde (dall’alto verso il basso), e con al centro il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Quasi un anno mezzo dopo, con la nascita della Repubblica Cisalpina (che inglobò Cispadana e Transpadana) si passò alla disposizione a fasce verticali, partendo dall’asta con il colore verde. Questo modello durò poco e all’inizio del XIX secolo si optò per un quadrato rosso contenete un rombo bianco che a sua volta racchiudeva un quadrato verde (dal 2000 diventerà lo stendardo del Presidente della Repubblica).
Utilizzato dai moti rivoluzionari degli anni Trenta, il Tricolore tornò in auge con i moti del ’48 fino a diventare l’insegna ufficiale del Regno di Sardegna e conseguentemente del Regno d’Italia. La sistemazione definitiva maturò con la Costituzione, dove, all’art 12 comma 6, si stabilì ordine e tonalità dei colori. Per tutelarla, inoltre, venne introdotto nel codice penale il reato di vilipendio o danneggiamento della bandiera (art. 292).
La sua prima grande celebrazione ebbe luogo in occasione del centenario (1897), quando il poeta Giosuè Carducci fu chiamato a pronunciare un’orazione solenne nell’atrio del palazzo comunale di Reggio Emilia. Esattamente un secolo dopo il Parlamento italiano istituì la giornata nazionale della bandiera.
Attentato alla sede di Charlie Hebdo
mercoledì 7 gennaio 2015 (7 anni fa)
Attentato alla sede di Charlie Hebdo: Alle 11,30 di mercoledì 7 gennaio 2015, due uomini a volto coperto e armati di kalashnikov fanno irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in rue Nicolas-Appert a Parigi. Al grido di “Allah Akbar” i due iniziano a sparare all’impazzata, uccidendo 12 persone, tra cui quattro vignettisti e il direttore della rivista.
La rocambolesca fuga dei terroristi, identificati nei fratelli Said e Chérif Kouachi, allunga, purtroppo, la scia di sangue e di terrore. Il giorno seguente, braccati dalla polizia francese, i due si barricano in una tipografia e ne prendono in ostaggio i dipendenti, restando poi uccisi nel conflitto a fuoco con gli agenti.
Nelle stesse ore, il loro fiancheggiatore Amedy Coulibaly uccide una poliziotta e, dopo una breve fuga per le strade di Parigi, si barrica in un supermercato ferendo a morte quattro persone, prima di perire sotto i colpi della polizia.
Quello alla redazione di Charlie Hebdo entra nell’immaginario dell’opinione pubblica internazionale come il primo di una lunga serie di attentati rivendicati dall’ISIS nell’Unione Europea (nonostante il precedente al museo ebraico di Bruxelles, nel maggio del 2014) e come uno dei più gravi attacchi alla libertà di informazione e di satira nella storia mondiale.
Nati in questo giorno
Nicolas Cage
data di nascita: martedì 7 gennaio 1964 (58 anni fa)
Nicolas Cage: Per l’anagrafe è Nicholas Kim Coppola, nipote del celebre regista Francis Ford, nelle cronache di Hollywood è una delle star più rinomate.
Nato a Long Beach, in California, per scrollarsi l’ombra dello zio regista, assume lo pseudonimo Nicholas Cage ed esordisce al cinema nel 1982, come comparsa in “Fuori di testa”. La sua popolarità cresce verso la fine degli anni Ottanta, raggiungendo il punto più alto con Via da Las Vegas, che gli vale (insieme a un Golden Globe) l’Oscar come “migliore attore protagonista” nel 1996.
Tra gli oltre 80 film, girati con grandi registi tra cui Martin Scorsese e Brian De Palma, alcuni dei più noti sono: City of Angels, “The Family Man”, “Il ladro di orchidee”.
Giuliano Ferrara
data di nascita: lunedì 7 gennaio 1952 (70 anni fa)
Giuliano Ferrara: Una penna che divide le tifoserie della politica italiana, un personaggio mediatico e politico che anima i principali dibattiti televisivi.
Nato a Roma da genitori impegnati nella Resistenza, aderisce da giovane ai movimenti del Sessantotto e poi al Partito Comunista Italiano, con il quale viene eletto consigliere comunale a Torino. Verso la metà degli anni Ottanta si avvicina al Partito Socialista, in quel momento guidato da Bettino Craxi, collaborando nel frattempo con il Corriere della Sera ed esordendo in TV con “Linea Rovente” su Rai Tre.
Passato nel 1989 a condurre Radio Londra su Canale 5 (poi ripreso su Rai Uno come “Qui radio Londra”, nel 2011-12), dopo il 1994 diventa uno dei più convinti sostenitori di Silvio Berlusconi, nel cui primo governo viene nominato Ministro per i rapporti con il Parlamento.
Nel 1996 fonda il quotidiano Il Foglio, che dirige fino al 2015, facendosi portavoce delle battaglia del movimento teocon, in particolare sul tema dell’aborto. Dal 2001 al 2008 conduce il programma di attualità Otto e mezzo su La7, che lascia per candidarsi alle elezioni politiche del 2008 con la lista “Aborto? No, grazie”, ottenendo soltanto 135.578 voti.
Nati… sportivi
Marco Mordente
data di nascita: domenica 7 gennaio 1979 (43 anni fa)
Marco Mordente: Nato a Teramo, è un ex giocatore di basket alto 190 cm, dal 2010 al 2011 è stato capitano della Nazionale di pallacanestro, dove ha totalizzato 125 presenze.
Ha giocato come guardia anche a Milano, Siena, Treviso (dove ha vinto lo scudetto 2005/06, la Coppa Italia 2007 e la Supercoppa italiana 2006), Roma e Caserta (2012/2015).
Nell’agosto 2015 ha cambiato canotta, andando a Reggio Calabria, ma alla vigilia di Natale la società ha comunicato di averlo messo temporaneamente fuori squadra, risolvendo il contratto nel mese di luglio successivo. In seguito si è ritirato dall’attività agonistica.
Lewis Hamilton
data di nascita: lunedì 7 gennaio 1985 (37 anni fa)
Lewis Hamilton: Nato a Stevenage (Inghiltera), è un pilota automobilistico, vincitore del Mondiale piloti di Formula Uno nel 2008 con la scuderia McLaren e nel 2014 e 2015 con la Mercedes.
Lewis Carl Davidson Hamilton nel 2016, pur vincendo 11 Gran Premi, conclude la stagione al secondo posto, alle spalle del compagno di scuderia Nico Rosberg, avanti di soli cinque punti. Nel 2017 conquista il titolo iridato con 363 punti. Anche l’anno dopo conferma il suo dominio in Formula Uno, raccogliendo 408 punti. Nel 2019 per la sesta volta conquista il Mondiale con 413 punti, stabilendo anche il record di punti in una stagione. Al termine del campionato 2020 conquista il settimo titolo mondiale (il quarto consecutivo). Conclude al secondo posto il Mondiale 2021, solo dopo l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, vinto da Max Verstappen, neo campione mondiale.
Marco Storari
data di nascita: venerdì 7 gennaio 1977 (45 anni fa)
Marco Storari: Nato a Pisa, è un ex portiere di calcio, estremo difensore del Cagliari in serie B, nella stagione 2015/16, e in serie A in quella successiva. Nel gennaio 2017, a 40 anni, ritorna al Milan, dove al termine della stagione 2017/18 appende i guanti al chiodo.
Indossa, spesso come secondo portiere, la maglia di Napoli, Messina, Milan, Sampdoria e, dal 2010 al 2015, Juventus, totalizzando 43 presenze in campionato. Nel suo bottino ci sono due scudetti e due Supercoppe italiane con i bianconeri e una Champions League con i rossoneri.
I Doodle di Google
Centenario di Charles Addams
7 gennaio
Centenario di Charles Addams: Gomez, Morticia, zio Fester e gli altri protagonisti della stravagante famiglia di 001 Cemetery Lane, prendono nome dal disegnatore che ha dato loro vita nel fumetto pubblicato negli anni Trenta. Si tratta di Charles Addams, la cui carriera professionale è iniziata ritoccando le fotografie dei cadaveri per il magazine True Detective, per poi prendere il volo quando è approdato al New Yorker facendo debuttare la Famiglia Addams. Diventati poi famosi grazie anche a telefilm, cartoni animati e film basati su di loro.
Dalle testimonianze dei suoi colleghi e amici, pare che la vita di Charles Addams in quanto ad originalità non avesse nulla da invidiare ai suoi cartoon: tra le tante, ha celebrato il tuo terzo matrimonio in un cimitero per animali! E proprio qui si è fatto poi seppellire alla sua morte.
Nel 2012 è ricorso il centenario della sua nascita e Google ha celebrato l’evento con un doodle locale che ritrae la famiglia Addams al completo (doodle visibile nei paesi, compresa l’Italia, in cui il suo fumetto o i suoi personaggi hanno avuto grande popolarità).
Il Mondo degli Animali
Aragosta Mediterranea
mercoledì 7 gennaio 2015 (7 anni fa)
Aragosta Mediterranea: L’aragosta mediterranea, nome scientifico Palinurus Elephas, è un crostaceo di mare appartenente alla famiglia delle Palinuridae.
L’aragosta ha una taglia medio-grande, può raggiungere i cinquanta centimetri, ha un corpo robusto e allungato diviso in una parte anteriore, testa e torace, e in una posteriore segmentata. La parte anteriore del corpo è rivestita da una robusta corazza detta carapace, che è ricoperta di spine, la parte posteriore è costituita da sei segmenti mobili, cui sono unite tredici paia di appendici, delle quali cinque sono arti per camminare. La coda è a ventaglio. Le aragoste hanno due antenne molto lunghe e non possiedono chele. Il colore è bruno rossastro o violaceo.
E’ distribuita in tutto il mar Mediterraneo e nell’oceano Atlantico orientale e vive ad una profondità che va dai 20 ai 150 metri. Si nutre di alghe, plancton, crostacei e piccoli pesci.
Una curiosità è che questo crostaceo è molto longevo, può infatti raggiungere i settanta anni, e durante la vita, non smette mai di crescere.
Recentemente un gruppo di studiosi di bioacustica, del Cnr di Taranto, ha scoperto che le aragoste comunicano emettendo dei suoni simili allo stridere dei metalli, inoltre, nel caso in cui un predatore si avvicini, le aragoste segnalano il pericolo e si avvicinano le une alle altre puntando verso l’esterno le antenne in modo da formare una barriera in grado di difenderle.