Almanacco Del 7 Aprile 2021

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Oggi mercoledì 7 aprile 2021 (07:36)

E’ il 97° giorno dell’anno, 14ª settimana. Alla fine del 2021 mancano 268 giorni.

A Roma il sole sorge alle 05:42 e tramonta alle 18:42 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 05:51 e tramonta alle 18:59 (ora solare)
Luna: 3.59 (lev.) 14.00 (tram.)

Santi del Giorno

San Giovanni Battista de la Salle (Sacerdote)
San Calliopio (Martire)
San Pelusio (Sacerdote e Martire)
Sant’Aiberto di Crespin (Monaco)
Sant’Egesippo (Scrittore Cristiano)

San Giovanni Battista de la Salle è il protettore degli insegnanti.

Etimologia

 Ermanno, personale in uso tra i Longobardi, compare in Italia solo agli inizi del X secolo. Deriva dal termine tedesco “heriman”, “uomo d’armi, guerriero”, latinizzato poi in “Hermannus”..

Proverbio del giorno

Aprile bagnato, raccolto assicurato.

Aforisma del giorno

Una pipa dà al saggio il tempo per riflettere, all’idiota qualcosa da mettere in bocca (Trischmann)

Sei nato oggi? 

I nati il 7 aprile mettono in tutto ciò che fanno una dedizione energica ed entusiastica. Da bambini, i nati in questo giorno rischiano di sciupare gran parte della loro energia in ribellioni ma, anche se col tempo tendono a diventare sempre più assennati e meno avventati, la rabbia continua spesso a rappresentare un problema. Nelle relazioni sentimentali tendono di solito a sostenere molto il partner, aumentando la sua autostima; il pericolo è che il partner possa subire una sorta di dipendenza da questo entusiasmo e finisca per crollare se e quando questo viene a mancare. I nati il 7 aprile che riescono a vivere in pace con sé stessi hanno di solito una vita lunga e in buona salute; il pericolo è solo quello di “strafare” con il loro entusiasmo che potrebbe portarli anche a periodi di stress eccessivo.

Oroscopo quotidiano

Oroscopo di Mercoledì 07 Aprile 2021

Accadde Oggi

L’ONU istituisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità

mercoledì 7 aprile 1948 (73 anni fa)

L’ONU istituisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità: Le emergenze provocate da sei anni di conflitto, unitamente all’idea che la pace e la sicurezza dei popoli non potevano essere disgiunte dal loro benessere fisico, spinsero le Nazioni Unite a dar vita a un organismo che parlasse ai governi con una sola voce, in nome degli infermi e per la salute di tutti i cittadini del pianeta.

La fine della Seconda guerra mondiale consegnò uno scenario devastante dal punto di vista sanitario, con il rifiorire di malattie che si stimavano scomparse da molti anni e il riacutizzarsi di altre. In Italia, ad esempio, riapparve in maniera estesa il vaiolo e il tifo esantematico, mentre nel resto dei territori interessati dal conflitto si ebbero epidemie di tubercolosi (legata alla scarsa alimentazione), febbri tifo-paratifoidee (causate dal cattivo funzionamento delle reti idriche e fognarie) e colera.

Per coordinare gli interventi atti ad arginare le situazioni di emergenza, i rappresentanti dell’ONU sottoscrissero, il 7 aprile 1946, l’atto istitutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, indicando come primo obiettivo «il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute», inteso non solo come assenza di malattie ma come «uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale».

Della nuova agenzia, con sede a Ginevra, entravano a far parte gli Stati che ne sottoscrivevano la costituzione. Per il suo funzionamento venivano indicati i seguenti organi di governo: l’Assemblea mondiale della sanità, riunita una volta all’anno, il Segretariato ed il Consiglio Esecutivo. Ad essi si aggiungevano 6 uffici regionali (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico), che garantivano una maggiore capacità d’intervento nei diversi contesti.

Nel corso dei decenni, grazie a massicce campagne di vaccinazione, l’OMS ottenne importanti risultati nel contrasto alle malattie epidemiche, tra cui il totale debellamento del vaiolo, certificato nel 1980. Ciò ne rafforzò il ruolo di guida nel monitorare e controllare la diffusione di malattie, prevenendo il rischio di pandemie. Ancora oggi spetta ad essa definire il grado di allarme di un contagio (con una scala crescente da 1 a 6), orientando l’azione dei governi.

Tra le attuali funzioni dell’OMS: assistenza ai governi per migliorare i servizi sanitari; attività di stimolo alla prevenzione sanitaria; sostegno alla ricerca scientifica e alla formazione professionale; sviluppo di standard internazionali per quanto concerne prodotti alimentari, biologici e farmaceutici. Nel raggiungimento di questi scopi, l’agenzia agisce in costante cooperazione con le Nazioni Unite, gli Istituti Specializzati, le amministrazioni sanitarie statali, i gruppi professionali e altre organizzazioni.

Forte dell’impegno di 4.000 addetti che oggi vi lavorano, l’OMS è impegnata a debellare gravi malattie come la poliomielite, il morbo del verme di Guinea, la lebbra e il tetano neonatale. L’11 marzo 2020 ha dichiarato la pandemia globale per l’infezione da COVID-19.

Andersen pubblica “La sirenetta”

venerdì 7 aprile 1837 (184 anni fa)

Andersen pubblica “La sirenetta”: Da romantica eroina fiabesca a simbolo dell’intera nazione danese, La sirenetta di Hans Christian Andersen è uno dei personaggi più celebri della storia della letteratura.

Pubblicata per la prima volta il 7 aprile 1837 (con il titolo originale “Den lille Havfrue”), all’interno della raccolta “Fairy Tales Told for Children”, la fiaba racconta di una giovane sirena che, al compimento del 15° anno di età, ottiene il permesso di nuotare in superficie e qui s’innamora di un principe. Dopo averlo salvato dal naufragio, l’amore per lui la spinge verso un infelice destino.

Il triste epilogo della storia d’amore verrà completamente stravolto nella trasposizione cinematografica della Disney del 1989 (premiata con un Golden Globe), mentre sarà conservato in tutti gli altri casi, in particolare nell’omonimo balletto di Hans Beck, musicato da Fini Henriques. Lo spettacolo di Beck affascinò a tal punto il mecenate della birra danese Carl Jacobsen (fondatore della Carlsberg-Tuborg), che costui, nel 1909, commissionò allo scultore Edward Eriksen una statua della sirenetta, posta in seguito su uno scoglio all’ingresso del porto di Copenaghen.

Giuramento di Pontida

07 aprile 1167

Giuramento di Pontida. Nasce la lega fra comuni del nord Italia: Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma. L’alleanza prende il nome di “lega lombarda” e si basa sul giuramento che prevede di non fare “pace tregua o trattato con Federico imperatore”. L’imperatore Federico I, detto il “Barbarossa”, è da anni in guerra con i comuni della pianura padana, nel tentativo di limitarne i poteri. Alla lega aderiranno, nel giro di pochi mesi, ben trenta città.

Nasce la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia

07 aprile 1963

Nasce la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Il Maresciallo Tito, al secolo Josip Broz, già presidente dal 1953, viene eletto presidente a vita. La Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia si scioglierà nel 1992, dopo che quattro delle sei repubbliche che la formano, dichiareranno l’indipendenza.

Nasce Fra Diavolo Brigante o eroe?

07 aprile 1771

Nasce a Itri Michelangelo Arcangelo Pezza, meglio noto come Fra Diavolo. Ritenuto da alcuni un semplice brigante, Fra Diavolo è considerato da altri un eroe della resistenza borbonica, nel periodo delle guerre napoleoniche.

È protagonista di azioni di guerriglia contro l’esercito francese che invade il Regno di Napoli, nel 1799. Nel 1806, Fra Diavolo viene impiccato in Piazza Mercato a Napoli per ordine del generale francese Hugo.

Nati in questo giorno

Francis Ford Coppola

data di nascita: venerdì 7 aprile 1939 (82 anni fa)

Francis Ford Coppola: Il suo nome è nell’olimpo dei migliori cineasti del mondo, autore di film che hanno fatto la storia del cinema.

Nato a Detroit, nello stato del Michigan, da genitori di origini italiane (il padre Carmine era originario di Bernalda, in provincia di Matera, località dove spesso il regista trascorre le vacanze), a 10 anni gira i primi film amatoriali, studiando in seguito teatro e cinematografia.

Inizia la carriera di regista e sceneggiatore aderendo alla cosiddetta Nuova Hollywood, una nuova generazione di registi come Spielberg, Scorsese e Lucas, intenzionati a produrre i propri lavori con etichette indipendenti e a contrastare il potere delle grandi case di produzione. Il primo trionfo l’ottiene come sceneggiatore, vincendo l’Oscar nel 1971 con “Patton, generale d’acciaio”.

Nello stesso anno viene chiamato a girare Il padrino, progetto che accetta soltanto nella prospettiva di veder finanziata la sua opera in cantiere, La conversazione. La pellicola gli regala il secondo Oscar (“miglior sceneggiatura non originale”) e diviene un film culto del genere gangster, consacrandolo tra i grandi della regia.

Seguono capolavori assoluti come “Il padrino – Parte II”, che gli vale tre statuette nel 1975, “La conversazione”, Palma d’Oro a Cannes nello stesso anno, e Apocalypse Now nel 1979, tratto dal romanzo “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad e destinato a fare scuola nel genere “guerra”.

Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1992, nel 2010 conquista il sesto Oscar, il “Premio alla memoria Irving G. Thalberg”, come riconoscimento di una gloriosa carriera. L’ultimo film è l’horror “Twixt”, uscito nel 2011.

Russell Crowe

data di nascita: martedì 7 aprile 1964 (57 anni fa)

Russell Crowe«Al mio segnale, scatenate l’inferno!» (complice anche l’impeccabile doppiaggio di Luca Ward) è la frase che l’ha consegnato alla storia del cinema, proiettandolo tra i grandi divi di Hollywood.

Nato a Wellington, capitale della Nuova Zelanda, debutta come attore in soap opera e film australiani, guadagnando popolarità negli USA dopo l’ottima prova nel thriller L.A. Confidential (1997), accanto a Jevin Spacey. Nel 2000 calca per la prima volta il prestigioso “red carpet” di Los Angeles grazie ad Insider – Dietro la verità, dove ingaggia una drammatica lotta contro le multinazionali del tabacco.

L’anno seguente è quello della consacrazione: il ruolo del generale Massimo Decimo Meridio ne Il gladiatore di Ridley Scott gli vale l’Oscar come “migliore attore protagonista” e una “stella” sulla celebre Hollywood Walk of Fame.

Appassionato di rugby e cantante rock per svago, conferma il suo enorme valore recitativo con pellicole come A Beautiful Mind (2001), con cui vince il Golden Globe e sfiora il secondo Oscar, Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003) e Cinderella Man – Una ragione per lottare (2005).

Nel 2015 Gabriele Muccino lo dirige nello struggente Padri e figlie, mentre nel 2017 è tra i protagonisti del film La Mummia. Nel 2018 è nel cast di Boy Erased – Vite cancellate, nelle sale italiane dal 14 marzo 2019. Nel 2020 partecipa al film True History of the Kelly Gang ed è il protagonista del thriller Il giorno sbagliato.

Ezio Greggio

data di nascita: mercoledì 7 aprile 1954 (67 anni fa)

Ezio Greggio: Colonna portante dell’intrattenimento televisivo, da un quarto di secolo le sue battute incalzanti scandiscono la cena di milioni di italiani.

Nato a Cossato, in provincia di Biella, la sua carriera artistica comincia agli albori della televisione commerciale, collaborando con “Telebiella”, prima emittente locale italiana. Nella fugace apparizione in RAI incontra Gianfranco D’Angelo che lo convince a passare a Mediaset, dove i due danno vita allo storico programma Drive In (1983-88), ideato da Antonio Ricci. Indimenticabili gli sketch di Greggio nei panni del “banditore dell’Asta Tosta”.

Archiviata la felice esperienza, la coppia vincente viene chiamata nuovamente da Ricci a condurre nel 1988 un altro programma destinato a rivoluzionare il palinsesto dopo il telegiornale della sera: Striscia la notizia, il primo tg satirico della storia della televisione italiana. Greggio ne diventa il principale protagonista, vedendo sfilare accanto a lui numerosi comici, fino al 1994 quando trova in Enzo Iacchetti un nuovo partner ideale.

La seconda passione è il cinema dove, tra i tanti ruoli comici (l’ultimo nel 2011 in “Box office 3D”, da lui diretto), si misura una sola volta con il drammatico, nel film Il papà di Giovanna, e convince la critica, conquistando nel 2009 il Nastro d’argento come “miglior attore non protagonista”.

Gianluca Grignani

data di nascita: venerdì 7 aprile 1972 (49 anni fa)

Gianluca Grignani: Cantautore e rocker molto amato dal pubblico italiano, nasce a Milano e a 17 anni si fa strada nei locali della Brianza, avendo come miti Elvis Presley e Lucio Battisti.

Trova il trampolino di lancio in “Sanremo Giovani” del 1994, dove si presenta con il brano La mia storia tra le dita, e nel Festival di Sanremo dell’anno seguente, dove gareggia tra le “Nuove Proposte” arrivando sesto con Destinazione Paradiso. L’omonimo album vende due milioni di copie e gli fa vincere il Telegatto di platino come “Artista rivelazione”.

Negli otto album successivi, spazia dal rock duro de La fabbrica di plastica (votata da “Rolling Stone” nel 2013 come “la canzone che meglio rappresenta il rock italiano”), alle note psichedeliche di “Campi di popcorn” (tra i più apprezzati dalla critica), passando per l’atmosfera introspettiva di “Sdraiato su una nuvola”.

Insignito del Premio Mia Martini nel 2005 per il valore musical-letterario del brano “Bambina dallo spazio”, dopo un periodo buio segnato dalla dipendenza dalle droghe, si risolleva vincendo nel 2008 il premio come cantante maschile dell’anno. Nel 2011 fa il boom di “sold out” con il “Romantico Rock Show 2011”, cui segue nello stesso anno il nono album “Natura umana”.

Nel 2015 si classifica all’ottavo posto al Festival di Sanremo, con il brano “Sogni infranti”, inserito nell’album A volte esagero (Sanremo edition). Nel 2016 esce la raccolta Una strada in mezzo al cielo. Dal primo gennaio 2020 arriva il singolo Tu che ne sai di me.

Billie Holiday

data di nascita: mercoledì 7 aprile 1915 (106 anni fa)
data morte: venerdì 17 luglio 1959 (61 anni fa)

Billie Holiday: Soprannominata anche Lady Day, per molti è stata la maggiore vocalist che il jazz abbia conosciuto. Americana di Filadelfia, in Pennsylvania, Eleanora Fagan si riscattò da un’infanzia difficile iniziando la carriera di cantante nei club di Harlem, con il nome d’arte B.

Dalla metà degli anni Trenta andò incontro alla fama, collaborando con mostri sacri del jazz, quali Lester Young e Louis Armstrong, e sfidò il clima di segregazione razziale cantando, tra le prime a farlo, insieme a musicisti bianchi. Tra i suoi cavalli di battaglia: “God Bless the Child”, “Strange fruit” e “The man I love”.

Preda di alcool e droga, morì per le complicazioni di una cirrosi epatica nel luglio del 1959.

Nati… sportivi

Pietro Anastasi

data di nascita: mercoledì 7 aprile 1948 (73 anni fa)
data morte: venerdì 17 gennaio 2020 (un anno fa)

Pietro Anastasi: Nel febbraio 1968 segna una tripletta alla Juventus, contribuendo alla vittoria del Varese per 5 a 0. Nel campionato successivo, per 650 milioni di lire, va a Torino per indossare proprio la maglia bianconera, che toglierà solo nell’estate 1976, dopo 205 partite di campionato, 78 reti e la conquista di tre scudetti.

Nato a Catania, è un ex attaccante, che nella stagione 1976/77 si trasferisce all’Inter, dove l’anno dopo vince la Coppa Italia. Prima di concludere la carriera in Svizzera al Lugano (1981/82), gioca tre campionati nell’Ascoli.

Con i bianconeri marchigiani segna il suo centesimo gol in serie A nuovamente contro la Juventus, sconfitta in casa per 3 a 2 (dicembre 1979). Con 105 gol in 338 partite è al 75° posto nella classifica all time dei marcatori del massimo campionato italiano (a fine marzo 2021).

Campione europeo nel 1968, sono 8 le reti segnate in Nazionale in 25 presenze. Scompare il 17 gennaio 2020 a Varese.

Marco Delvecchio

data di nascita: sabato 7 aprile 1973 (48 anni fa)

Marco Delvecchio: Nato a Milano, è un allenatore di calcio ed è stato attaccante di Inter, Roma e Parma. Con i giallorossi, dal 1995 al 2005, ha totalizzato 231 presenze e segnato 62 reti, vincendo lo scudetto 2000/01 e la Supercoppa 2001.

Con la maglia della Nazionale Under-21 è sceso in campo 24 volte, partecipando a due campionati europei nel 1994 e nel 1996 e alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta.

Con la Nazionale maggiore, sotto la guida dei CT Zoff e Trapattoni, ha collezionato 22 presenze e 4 gol, il più importante dei quali è stato quello del momentaneo vantaggio azzurro contro la Francia, nella finale dell’Europeo 2000 persa poi dagli azzurri per 2-1 al golden gol. Ha fatto parte anche della selezione italiana al Mondiale 2002.

Ha partecipato a trasmissioni televisive, classificandosi al secondo posto finale a Ballando con le stelle 2012, ed è commentatore tecnico sui canali sportivi satellitari.

Martín Cáceres

data di nascita: martedì 7 aprile 1987 (34 anni fa)

Martín Cáceres: Nato a Montevideo (Uruguay), è un calciatore, difensore della Nazionale uruguaiana e della Fiorentina. José Martín Cáceres Silva, questo il nome completo, ha giocato a Villarreal, Barcellona e Siviglia, Southampton, Verona e con la Lazio per un anno dal gennaio 2018. Dal 2009 al 2010, dal 2012 al 2016 e da gennaio a giugno 2019 ha indossato la maglia della Juventus, vincendo sei scudetti. Da svincolato nella stagione 2019/20 è andato alla Fiorentina.

In carriera ha vinto sette scudetti: uno con i blaugrana e sei con i bianconeri. Con la Nazionale ha giocato 98 partite ed ha partecipato ai Mondiali 2010, dove la celeste ha perso in semifinale contro l’Olanda di Sneijder e Robben, 2014 e 2018.

Eventi Sportivi

Inizia il Mondiale di hockey su ghiaccio femminile

sabato 7 aprile 2012 (9 anni fa)

Inizia il Mondiale di hockey su ghiaccio femminile: A Burlington (USA) fino al 14 aprile 2012, otto Nazionali si contendono il Mondiale di hockey su ghiaccio femminile, giunto alla 14ª edizione.
Gli Stati Uniti sono la squadra campione in carica, ma nella finale perdono per 4-5 ai supplementari con il Canada, che conquista il decimo titolo mondiale a cinque anni di distanza dall’ultimo. Nella finale per il terzo posto la Svizzera supera la Finlandia per 6-2.

Angolo Lettura

Il colore del latte

domenica 7 aprile 2013 (8 anni fa)

Il colore del latte: “Il colore del latte” è il primo romanzo della sceneggiatrice inglese Nell Leyshon, pubblicato in Italia nel gennaio 2013.
Mary è una ragazzina quindicenne, siamo nel 1831, ed ha una necessità primaria: raccontare la sua storia. Nasce da una famiglia di contadini, ha i capelli color latte, una gamba più corta dell’altra, è analfabeta, arguta e pungente. Conosce solo il lavoro nei campi e non si è mai allontanata da casa. Un giorno il padre la costringe ad andare a lavorare, e vivere, a casa del vicario dove deve occuparsi della moglie malata. Le insegneranno a leggere e a scrivere ed imparerà che la libertà ha un prezzo, forse troppo caro.
Una scrittura diretta e chiara, quasi priva di punteggiatura, una storia coinvolgente e stimolante, raccontata con un ritmo incalzante e con un linguaggio diretto ed essenziale. Ecco di seguito un breve brano (gli errori fanno parte del testo):
«questo è il mio quaderno ed è di mio pugno che lo scrivo.
in questo anno del signore mille ottocento e trentuno di anni ne ho principiati quindici e sto seduta di faccia alla finestra e da qui vedo tante cose. vedo gli uccelli e riempiono il cielo di gridi. vedo gli alberi e le foglie.
e ogni foglia ha vene che si scorrono di sopra.
e sulla scorza di ogni albero ci sono spacchi.
non sono tanto alta e i miei capelli sono del colore del latte.
il mio nome è mary e ho imparato a scriverlo lettera per lettera m.a.r.y. è così che si scrive.
voglio dirvi che cosa è successo ma debbo fare attenzione a non correre troppo come le giovenche al cancello chè se lo faccio e mi spingo troppo avanti finisco che inciampo e cado. e poi volete sicuro che comincio da dove uno deve.
e cioè da principio.»

Scomparsi oggi

Henry Ford

data di nascita: giovedì 30 luglio 1863 (157 anni fa)
data morte: lunedì 7 aprile 1947 (74 anni fa)

Henry Ford: Nato a Dearborn, nello stato del Michigan, è stato un imprenditore statunitense che con le sue scelte ha dato un corso diverso allo sviluppo dell’automobile, gettando le basi della futura società dei consumi.

Dopo le prime esperienze lavorative alla società d’elettricità di Thomas Alva Edison, l’inventore della lampadina, e alla Detroit Automobile Company, decise di mettersi in proprio dando vita alla Ford Motor Company.

Il suo scopo era di abbattere i costi di produzione e far diventare l’automobile un bene accessibile a tutti. In ciò trovò ispirazione nel Taylorismo, ossia nella divisione dei ruoli degli operai e nell’assegnare a ognuno un dato movimento, che si ripete sempre allo stesso modo.

Su queste basi introdusse in fabbrica la catena di montaggio, grazie alla quale poté produrre in serie la storica vettura Ford Model T. Con essa nasce ufficialmente il Fordismo, in poche parole la produzione di massa di beni di consumo, in poco tempo adottata da tutte le fabbriche statunitensi.

Ford morì a Detroit nel 1947, lasciando la direzione della compagnia al giovane nipote Henry Ford II, figlio del defunto Edsel.