Oggi giovedì 6 gennaio 2022 (06:58)
E’ il 6° giorno dell’anno, 2ª settimana. Alla fine del 2022 mancano 359 giorni.
A Roma il sole sorge alle 07:38 e tramonta alle 16:54 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:03 e tramonta alle 16:54 (ora solare)
Luna: 10.37 (lev.) 21.20 (tram.)
Santi del Giorno
Epifania del Signore
San Nilammone (Anacoreta)
Santi Giuliano e Basilissa (Martiri in Tebaide)
Etimologia
Giuliano, variante di Giulio: deriva dal latino Iulius, nome gentilizio di una antica famiglia romana, la Gens Iulia di cui fecero parte Giulio Cesare e Augusto. Si ipotizza che la Gens Iulia discendesse da Giulio o Iulus (Iulo) o Ascanio, figlio di Enea ed in questo caso il nome potrebbe derivare dal greco julé, bosco, ed assumere il significato di “del bosco”. A sostegno di questa teoria si menziona anche il secondo nome del figlio di Enea, Silvio (della selva), quindi “che ama i boschi”. Ed infine un’ulteriore ipotesi associa questo nome al greco joulus, “lanuginoso”.
Proverbio del giorno
Gennaio asciutto grano dappertutto.
Aforisma del giorno
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri. (Cesare Pavese)
Sei nato oggi?
Dai molta importanza alla vita professionale e alla riuscita nel lavoro. L’intelligenza, l’intuito e la tenacia che ti caratterizzano ti permettono di raggiungere, sia pur con un po’ d’impegno e qualche rinuncia, i tuoi scopi. Nell’amore cerchi, e trovi molto presto, un partner in grado di trasmetterti serenità e fiducia e con cui trascorrere tranquillamente il resto dei tuoi giorni.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Giovedì 06 Gennaio 2022
Oggi è
L’Epifania
6 gennaio
L’Epifania: L’Epifania ricorda l’arrivo dei Re Magi guidati dalla stella cometa alla grotta di Gesù. Come i Re Magi portarono dei doni, così si rinnova la festa ogni anno con i doni per i più piccolini! E chi porta i regali il giorno dell’Epifania? La Befana! La vecchietta brutta ma buona che vola su una scopa e porta i doni ai bimbi buoni e dolcetti nella calza o carbone ai bimbi cattivi!
Un antico racconto vuole che i Re Magi chiesero indicazioni ad una vecchia lungo il loro cammino verso la grotta di Betlemme e le chiesero di accompagnarli. La vecchietta si rifiutò, ma poi, pentitasi, si mise in cammino per cercarli, bussando ad ogni porta e donando dei dolcetti a tutti bimbi, nel dubbio che ogni bimbo potesse essere Gesù!
In un modo o nell’altro… preparatevi! Avete fatto i bravi o i cattivi? Avrete dolcetti o carbone?
Accadde Oggi
La mafia uccide Piersanti Mattarella
06 Gennaio 1980
Palermo, via Libertà. Il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, viene raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco. Morirà mezz’ora più tardi in ospedale. Al termine di una lunga e complessa vicenda giudiziaria verranno condannati all’ergastolo come mandanti della sua esecuzione i boss della commissione di Cosa Nostra: Totò Riina, Michele Greco, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Pippo Calò, Francesco Madonia e Antonino Geraci, detto Nenè. L’inchiesta non riuscirà tuttavia a identificare i sicari né i mandanti esterni.
Maria Montessori apre la “Casa dei bambini”
06 Gennaio 1907
Maria Montessori apre a Roma la prima “Casa dei bambini” per i piccoli da 3 a 6 anni. È qui, all’interno di un grande casamento popolare, che la psichiatra ed educatrice realizza una struttura costruita in maniera che i piccoli si sentano completamente a loro agio, che interagiscano spontaneamente con l’ambiente e imparino senza vincoli oppressivi le regole del vivere in comunità.
Morse usa il telegrafo per la prima volta
06 Gennaio 1838
Samuel Morse dimostra per la prima volta l’uso del telegrafo da lui stesso messo a punto. L’apparecchio usa impulsi elettrici per trasmettere messaggi in codice attraverso un cavo. Nel 1843 Morse riesce finalmente a convincere il Congresso degli Stati Uniti a finanziare la costruzione della prima linea telegrafica fra Washington DC e Baltimora.
Wegener espone la teoria della deriva dei continenti
sabato 6 gennaio 1912 (110 anni fa)
Wegener espone la teoria della deriva dei continenti: Il geologo, esploratore e meteorologo tedesco Alfred Wegener espose, in un incontro al museo Senckenberg di Francoforte, una delle più geniali intuizioni scientifiche del XX secolo: centinaia di milioni di anni fa la Terra era formata da un unico continente, poi smembratosi in più parti andate alla deriva. La teoria aprì la strada alla geologia moderna.
Di ritorno da una prima spedizione esplorativa in Groenlandia, dove costruì la prima stazione meteorologica locale, Wegener s’indirizzò allo studio sull’origine dei continenti. Teorie sul loro spostamento esistevano già dalla fine del Cinquecento, come dimostrano le argomentazioni del cartografo olandese Abraham Ortelius, secondo cui il profilo delle coste dei continenti faceva pensare a un distacco provocato da «terremoti e inondazioni».
Un’ulteriore conferma in questa direzione arrivò nel XIX secolo, grazie allo studio dei fossili attraverso cui si riuscì a dimostrare che il Nordamerica e l’Europa erano stati accomunati in passato da un’identica flora. Di qui il geologo austriaco Eduard Suess derivò la tesi dell’esistenza di un ancestrale supercontinente Gondwana dalla cui scomposizione sarebbero nati quelli che oggi conosciamo.
Tuttavia nessuna di queste formulazioni era in grado di fornire una spiegazione coerente della causa del fenomeno. Toccò a Wegener presentare per la prima volta in maniera organica l’affascinante teoria della deriva dei continenti. L’occasione fu una riunione dell’Associazione geologica al museo di storia naturale Senckenberg (è il secondo del genere in Germania), a Francoforte.
Secondo lo studioso tedesco, nel Paleozoico, e in buona parte del Triassico, le terre emerse erano unite in un unico supercontinente, da lui chiamato Pangea, contrapposto a un unico superoceano, Panthalassa. La prima frammentazione si verificò circa 200 milioni di anni fa dando vita a Laurasia (Europa, Asia e Nordamerica) e Gondwana (Sudamerica, Africa e Oceania). Successive spaccature portarono ai sei continenti definitivi (Africa, America, Antartide, Asia, Europa, Oceania).
A supporto della sua teoria, Wegener portò i rinvenimenti in Africa e America meridionale di fossili animali e vegetali della stessa specie, vissuti nello stesso periodo e che non era verosimile credere che si trovassero lì dopo aver attraversato l’oceano. Nella stessa sede, documentò che India, Australia, Africa meridionale e America meridionale erano state coperte contemporaneamente dai ghiacci, ragionevolmente prima della suddivisione.
Queste conclusioni, raccolte nel volume L’origine dei continenti e degli oceani, non attecchirono immediatamente nella geologia ufficiale. Nella seconda metà degli anni Sessanta furono rielaborate per costruire la più generale teoria della tettonica delle placche, con cui vengono analizzati i fenomeni dinamici della crosta terrestre. Quest’ultima, parte della litosfera, è formata da sette placche (note anche come zolle) più grandi, oltre a una dozzina di più piccole e altre decine di microplacche. Questo sistema di placche, muovendosi, genera i terremoti, il formarsi di catene vulcaniche, l’apertura e la chiusura degli oceani.
Nati in questo giorno
Adriano Celentano
data di nascita: giovedì 6 gennaio 1938 (84 anni fa)
Adriano Celentano: Il molleggiato e Re degli ignoranti sono i soprannomi più noti di una delle voci più belle in assoluto della musica italiana, oltre che dell’artista italiano con le più alte vendite di dischi (con circa 150 milioni di dischi venduti, a pari merito con Mina).
L’Adriano nazionale nasce a Milano, città alla quale rimane legato per sempre da un rapporto di amore e odio, quest’ultimo alimentato dalla frenetica crescita edilizia e dalla cementificazione selvaggia, condannate in brani celebri, su tutti Il ragazzo della via Gluck.
Dagli esordi con il genere rock’n’roll, in cui si scatena come ballerino dalle movenze “molleggiate”, arriva alla consacrazione come artista di musica leggera negli anni Sessanta, con i successi di Azzurro e “Pregherò” firmati con il Clan (etichetta fondata da lui). Gli anni ’70-’80 lo vedono raccogliere consensi al cinema, prima in film ambientati nella Roma dei Papi e poi in pellicole comiche.
Memorabili le collaborazioni con colleghi famosi, su tutti Mina, Mogol e Morandi, in TV si propone come showman con trasmissioni che suscitano polemiche sul piano politico, da “Francamente me ne infischio” a “La situazione di mia sorella non è buona”. Nel 2012, con “Rock economy” sale di nuovo sul palco (a distanza di 18 anni) con due concerti all’Arena di Verona.
Nel 2016 torna a collaborare con Mina, incidendo con lei l’album Le migliori. Dopo sette anni di preparazione, da gennaio 2019 va in onda su Canale 5 il kolossal d’animazione Adrian, che è anche il nome del doppio CD, con brani del suo repertorio e con le musiche di Nicola Piovani, disponibile anche in vinile dal 25 gennaio 2019.
Nek
data di nascita: giovedì 6 gennaio 1972 (50 anni fa)
Nek: Emiliano di Sassuolo (in provincia di Modena), Filippo Neviani, in arte Nek, è un pezzo del pop made in Italy, dall’alto degli oltre otto milioni di dischi venduti nel mondo.
Comincia la carriera cantando in una cover band dei Police, proseguendo nel 1991 come solista, lanciato prima dal Festival di Castrocaro e poi tra le nuove proposte al Festival di Sanremo 1993, con il brano sull’aborto “In te”.
Nel 1997 torna sul palco dell’Ariston, stavolta tra i big, piazzandosi settimo con la canzone Laura non c’è, destinato a diventare uno dei suoi cavalli di battaglia e a fare da colonna sonora a un omonimo film (del 1998), in cui lo stesso Nek regala un piccolo cameo.
Premiato nel 2007 ai Wind Music Awards per le vendite dell’album Nella stanza 26, vanta collaborazioni prestigiosi con, tra gli altri, Ligabue, Pausini e Craig David. Nel marzo 2013 anticipa l’album “Filippo Neviani” con il fortunato singolo Congiunzione astrale.
Giunto secondo a Sanremo 2015 con Fatti avanti amore, nello stesso anno pubblica il 12° album, Prima di parlare, includendo il brano sanremese e la cover di “Se telefonando” (scritta da Maurizio Costanzo e portata al successo da Mina nel 1966), premiata dalla giuria dell’Ariston come “Miglior esibizione cover”. L’anno dopo esce l’album Unici.
Nel 2019 si classifica diciannovesimo al 69º Festival di Sanremo con il brano Mi farò trovare pronto, incluso nel suo quattordicesimo album in studio Il mio gioco preferito: parte prima, uscito poi nel successivo mese di maggio. La parte seconda è uscita con dieci brani nel maggio 2020.
Un’estate normale è il nuovo brano pubblicato nel giugno 2021.
Giovanna d’Arco
data di nascita: mercoledì 6 gennaio 1412 (610 anni fa)
data morte: mercoledì 30 maggio 1431 (590 anni fa)
Giovanna d’Arco: Da semplice contadina a condottiera alla guida di un esercito, fino al martirio per il quale oggi è venerata come santa dalla Chiesa Cattolica.
Nata a Domrémy (Francia) e morta a Rouen nel 1431, fu un’eroina per la Francia del XV secolo. Durante la Guerra dei cent’anni guidò le forze armate francesi contro gli inglesi, dai quali venne catturata e consegnata al tribunale dell’inquisizione.
Processata per eresia, fu condannata al rogo e arsa viva il 30 maggio 1431. Nel 1456 Papa Callisto III dichiarò nullo il processo ma solo nel 1909 Pio X accordò la sua beatificazione; undici anni dopo Benedetto XV la canonizzò e divenne santa patrona di Francia.
Numerose le trasposizioni cinematografiche della sua storia, tra cui “Giovanna d’Arco” di Victor Fleming, premiato nel 1949 con tre Oscar.
Nati… sportivi
Ilaria Bianchi
data di nascita: sabato 6 gennaio 1990 (32 anni fa)
Ilaria Bianchi: Nata a Castel San Pietro Terme (in provincia di Bologna), è una nuotatrice, specialista della farfalla e, in particolare, sulla distanza di 100 metri.
Nel 2008 ha partecipato ai Giochi Olimpici di Pechino, dove in batteria ha migliorato il primato italiano dei 100 metri farfalla con il tempo di 58″12. In semifinale è stata squalificata dopo aver tentato di sistemarsi gli occhialini.
È arrivata quinta (miglior risultato di sempre di una farfallista italiana alle Olimpiadi) nella finale dei 100 metri farfalla a Londra 2012 con il tempo di 57″27, nuovo record italiano. Il 16 dicembre 2012 a Istanbul è diventata campionessa del mondo nei 100 farfalla in vasca corta, prima italiana a conquistare un titolo mondiale individuale in vasca corta, con il tempo di 56″13. Sei anni dopo in Cina a Hangzhou 2018 vince il bronzo con la staffetta 4×100 m mista.
Agli Europei in vasca lunga di Londra 2016 ha conquistato il bronzo nei 100 metri farfalla e l’argento nella 4×100 mista. In quelli in vasca corta nei 200 m farfalla è arrivata seconda a Copenaghen 2017 e terza a Kazan 2021.
Ricardo Alex Santos
data di nascita: lunedì 6 gennaio 1975 (47 anni fa)
Ricardo Alex Santos: Nato a Salvador de Bahia (Brasile), è un giocatore di beach volley. Ha vinto l’oro ai Giochi Olimpici di Atene 2004, in coppia con il connazionale Emanuel Rego. Nelle altre tre Olimpiadi, cui ha partecipato, ha vinto un argento (Sydney 2000) e un bronzo (Pechino 2008). Nei Mondiali ha conquistato un oro e tre argenti.
Il beach volley, disciplina con tanti affezionati praticanti sulle spiagge anche italiane, si gioca su un campo di 16 metri per 8, con due atleti per squadra, con regole diverse dalla pallavolo.
Eventi Sportivi
La Nazionale in campo con la maglia azzurra
venerdì 6 gennaio 1911 (111 anni fa)
La Nazionale in campo con la maglia azzurra: In molti campi, determinati colori sono tradizionalmente abbinati a elementi o aspetti della natura: il giallo al sole, l’azzurro al mare, l’arancione al tramonto e così via. Si potrebbe pensare che l’azzurro sia stato da sempre il colore della maglia della Nazionale di calcio italiana. Invece dall’esordio contro la Francia, il 15 maggio 1910, l’Italia, in attesa di decidere il colore o perché più economica, ha indossato una maglia bianca, con la possibilità per gli atleti di scegliere il colore dei pantaloncini.
Solo in occasione dell’amichevole con l’Ungheria, il 6 gennaio 1911, i calciatori scendono in campo con una maglia azzurra, che da quel momento, pur variando nelle tonalità e nei materiali, con il passare dei decenni e dei produttori, resterà l’inconfondibile colore che, più di tanti discorsi politici e sociali, unirà gli italiani, negli stadi, nelle piazze, davanti ai televisori, ovunque siano sulla Terra.
I Doodle di Google
Khalil Gibran
6 gennaio
Khalil Gibran: Nel 2011, a centoventotto anni dalla nascita di Khalil Gibran, Google ha dedicato al poliedrico artista libanese un doodle locale (visibile nei paesi del Medio Oriente e in alcuni dell’Africa centro-settentrionale). Mirabile sintesi di cultura occidentale e orientale, la sua produzione letteraria è stata tradotta in oltre 20 lingue e continua a essere un cult fra le giovani generazioni. Il doodle in realtà ha omaggiato Gibran pittore (ricordando un suo autoritratto), cui vengono attribuiti più di 700 ritratti. I più famosi sono quelli del poeta William Yeats e dello psicanalista Carl Jung, entrambi suoi amici.
Angolo Lettura
“La Mia Africa” di Karen Blixen
domenica 6 gennaio 2013 (9 anni fa)
“La Mia Africa” di Karen Blixen: Consigliamo, questa settimana, il romanzo autobiografico “La Mia Africa”, scritto da Karen Blixen. Una meravigliosa descrizione dell’Africa fatta da una scrittrice che ha vissuto in una fattoria sugli altipiani di Ngong all’inizio del novecento.
Karen è danese e con suo marito si trasferisce in una piantagione di caffè africana, il marito è interessato soprattutto ai safari e così lei inizia a gestire la fattoria. Capisce le esigenze degli indigeni che abitano e lavorano nella sua fattoria e impara a rispettare tutte le diverse popolazioni che vivono in quelle terre. Il libro è una dichiarazione d’amore verso il continente e la cultura africana, un elogio sincero agli incantevoli colori e paesaggi africani, ai profumi, ai ritmi lenti e magici, alla saggezza delle tribù locali. “Ricordando un periodo passato sugli altopiani d’Africa, si ha la sensazione sconcertante di essere vissuti nell’aria. Il cielo era di solito celeste pallido o violetto, solcato da nubi maestose, senza peso, in continuo mutamento, erte come torri; ma aveva in sé un tale vigore d’azzurro da colorare anche i boschi, e le colline accanto, di una tinta fresca e profonda”.
A questo romanzo si è ispirato l’omonimo film con Meryl Streep e Robert Redford.
Scomparsi oggi
Louis Braille
data di nascita: mercoledì 4 gennaio 1809 (213 anni fa)
data morte: martedì 6 gennaio 1852 (170 anni fa)
Louis Braille: Nel buio, cui fu condannato per tutta l’esistenza da uno sfortunato incidente, trovò la “luce” per donare a milioni di non vedenti la possibilità di comunicare con il mondo.
Nato a Coupvray, in Francia, e morto a Parigi nel 1852, quando aveva tre anni si infortunò all’occhio sinistro nell’officina del padre e l’infezione si estese, con il tempo, anche all’occhio destro, portandolo alla cecità.
Una borsa di studio lo fece entrare alla Institution des Jeunes Aveugles (Istituto per giovani ciechi), dove apprese i metodi punitivi di Valentin Haüy, efficaci solo per la lettura. L’intuizione giusta arrivò nel 1821, quando un militare, tale Charles Barbier de la Serre, mostrò a Braille un sistema usato dall’esercito per trasmettere messaggi in rilievo, basato su dodici punti.
Da quest’ultimo prese forma il celebre metodo Braille, basato su sei punti e che permetteva ai non vedenti di leggere e scrivere, in seguito utilizzato anche per la matematica e la musica. Nel 2009, per il bicentenario della sua nascita, l’Italia ed il Belgio hanno dedicato all’inventore una moneta commemorativa da due Euro.
Rudolf Nureyev
data di nascita: giovedì 17 marzo 1938 (83 anni fa)
data morte: mercoledì 6 gennaio 1993 (29 anni fa)
Rudolf Nureyev: L’etoile per eccellenza della storia danza, modello insuperabile di eleganza e agilità, è considerato il più grande ballerino di tutti i tempi.
Nato ad Irkutsk, nell’allora Unione Sovietica (oggi Russia siberiana) e scomparso a Parigi nel gennaio del 1993, venne alla luce nella carrozza di un treno. E come un treno procedette la carriera artistica dopo l’ingresso all’Accademia di Ballo Vaganova, dove esplose tutto il suo talento.
Diventato il primo ballerino della storica compagnia del Kirov di Leningrado, a giugno del 1961 conquistò Parigi, da cui rifiutò il rimpatrio imposto dalle autorità sovietiche, chiedendo asilo politico in Francia. Questo fece di lui un simbolo di libertà contro l’oppressione della dittatura comunista, oltre che un ambasciatore della grande tradizione della danza russa.
Fu alla guida delle principali compagnie europee, su tutte il Royal Ballet di Londra, formando con Margot Fonteyn una coppia di ballo straordinaria. Fino alla fine dei suoi giorni continuò a impegnarsi nella danza come coreografo e direttore d’orchestra, acquisendo nel 1982 la cittadinanza austriaca.
Gregor Mendel
data di nascita: lunedì 22 luglio 1822 (199 anni fa)
data morte: domenica 6 gennaio 1884 (138 anni fa)
Gregor Mendel: Primo a intuire la complessa struttura della nostra “carta d’identità” biologica, per i suoi studi è considerato il padre della genetica.
Nato ad Hynčice, nella Repubblica Ceca, e morto a Brno nel gennaio del 1884, dopo aver scelto la vita monastica si dedicò alla ricerca. Dotato di una spiccata meticolosità negli studi, ebbe il merito, tra i primi, di applicare la matematica alla biologia.
Dal 1856 iniziò a fare esperimenti sulle piante di pisello, da cui derivò la rivoluzionaria teoria dell’ereditarietà dei caratteri, esposta per la prima volta nel febbraio del 1865, alla Società di Scienze naturali in Moravia.
Secondo Mendel, nel passaggio da una generazione all’altra di ogni specie di esseri viventi si trasmettono dei caratteri che influiscono sull’aspetto estetico e sulla struttura interna degli ultimi nati. Una teoria che, quasi un secolo più tardi, aprì la strada alla scoperta del DNA (1953).
Michel Petrucciani
data di nascita: venerdì 28 dicembre 1962 (59 anni fa)
data morte: mercoledì 6 gennaio 1999 (23 anni fa)
Michel Petrucciani: Un sublime esempio di genio della musica, più forte di un ingrato destino che non gli impedì di entrare nell’olimpo dei migliori pianisti di jazz.
Nato ad Orange, nel sud della Francia, da famiglia di origini napoletane e morto a New York nel gennaio 1999, si trovò a fare i conti con una malattia genetica (osteogenosi imperfetta e nanismo) e a dipendere totalmente dagli altri. A dargli sollievo fu il jazz, quello di grandi musicisti come Wes Montgomery ed Art Tatum, scoperti grazie al padre Antoine, chitarrista.
A 13 anni lasciò senza fiato il pubblico con la sua abilità al pianoforte, capace di far dimenticare l’invalidità, entrando sei anni dopo nel quartetto del celebre sassofonista Charles Lloyd. Seguirono vent’anni di carriera sbalorditiva, con una trentina di album, importanti riconoscimenti (su tutti il “Django Reinhardt Award”) e prestigiose collaborazioni (da Dizzy Gillespie a Eddie Gomez).