E’ il 362° giorno dell’anno, 52ª settimana. Alla fine del 2020 mancano 4 giorni.
A Roma il sole sorge alle 07:37 e tramonta alle 16:46 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:03 e tramonta alle 16:45 (ora solare)
Luna: 4.59 (tram.) 14.49 (lev.)
Santi del Giorno
San Giovanni (Apostolo ed Evangelista)
Santa Fabiola di Roma (Matrona romana)
San Giovanni è il protettore di librai, scrittori, teologi, artisti, templari, cartolai e tipografi.
Etimologia
Giovanni, deriva dall’ebraico Yehohanan, composto da Yoh o Yah che è l’abbrevazione di Yahweh o Geova (nome proprio di Dio nella tradizione ebraica) e da hanan che significa “ebbe misericordia”, ossia letteralmente “Dio ha avuto misericordia” o anche “dono del Signore”. In passato veniva imposto ad un figlio atteso e desiderato da tanto tempo e nato quando ormai si erano perse le speranze. E’ stato il nome di numerosi papi, monarchi e letterati. Giovanni è probabilmente il secondo nome maschile più diffuso in Italia (dopo Giuseppe) tra la popolazione adulta oltre ad essere stabilmente presente nella top 30 dei nomi più utilizzati per i nuovi nati.
Proverbio del giorno
Dicembre gelato non va disprezzato.
Aforisma del giorno:
Nulla è più raro della genuina bontà. (Francois de La Rochefoucauld)
Sei nato oggi?
I nati il 27 dicembre sono orientati al servizio, nel significato più alto del termine, ovvero si preoccupano molto di soddisfare i desideri e le esigenze dei propri familiari, degli amici e delle società in genere. Dotati di notevole abilità tecniche, sanno come utilizzare al meglio le proprie attitudini e, sebbene siano tendenzialmente idealisti, riescono a mitigare il loro idealismo dando contributi concreti alla vita che li circonda. Sono amanti dell’umorismo sottile e generalmente manifestano una certa bontà d’animo, benché non manchi in loro una sorta di lato oscuro, del quale ben poche persone, a parte i loro cari, sono a conoscenza.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Domenica 27 Dicembre 2020
Accadde Oggi
Nasce il fumetto italiano
domenica 27 dicembre 1908 (112 anni fa)
Nasce il fumetto italiano: Nell’Italia di re Vittorio Emanuele III e del terzo Governo Giolitti apparve in edicola il Corriere dei Piccoli, supplemento settimanale illustrato del Corriere della Sera. Questa data venne considerata in seguito come l’inizio del fumetto italiano.
Fondato e diretto da Silvio Spaventa Filippi, che era partito da un’idea della pedagogista e scrittrice Paola Lombroso, il Corrierino (variante familiare usata dai suoi giovanissimi lettori) introdusse nel contesto italiano i personaggi dei fumetti americani, presentati all’interno di tavole illustrate, ognuna suddivisa solitamente in quattro strisce di due vignette ciascuna.
Ma in questo primo numero trovò spazio anche uno dei personaggi più popolari lanciati dal settimanale: Bilbolbul, un bambino africano protagonista di storie surreali. A disegnarlo fu Attilio Mussino che insieme ad Antonio Rubino (ideatore di Quadratino, altro personaggio storico) rappresentarono le colonne portanti del Corrierino fino agli inizi degli anni Cinquanta.
In questa prima fase le “nuvolette parlanti” (il termine inglese è balloon) erano rigorosamente vietate, perché ritenute diseducative. Al loro posto c’erano i sottotitoli composti da filastrocche in rima baciata, dal tono moraleggiante. Siamo certamente lontani dall’idea moderna di fumetto.
Le tavole illustrative erano permeate di valori pedagogici, patriottici e risorgimentali, in perfetta sintonia con la mentalità di allora che non ammetteva l’esistenza di libri per ragazzi concepiti esclusivamente per il loro intrattenimento. Tutto doveva avere un fine educativo, e ciò spiega perché la maggior parte dei contenuti fosse costituita da racconti, poesie e brevi testi teatrali.
Il successo del primo numero fu straordinario, al punto che venne stampato in 80.000 copie. Ciò lo rese subito un riferimento per bambini e adolescenti. Nel 1917 fu la volta di un altro protagonista storico di quegli anni: il Signor Bonaventura nato dalla matita di Sergio Tofano.
Dieci anni dopo, presero piede le nuvolette – che sul Corrierino si affermarono solamente a partire dagli anni Sessanta – grazie a nuove pubblicazioni che segnarono l’evoluzione moderna del fumetto made in Italy: dal primo numero di Topolino (edito nel 1932 da Giuseppe Nerbini) ai settimanali L’Avventuroso (che portò dagli Usa Mandrake e Flash Gordon) e Intrepido (che inaugurò il genere romantico e sentimentale).
Dopo il grande avvento, nel Dopoguerra, delle riviste dedicate a un singolo personaggio – il più amato fu Tex Willer di Sergio Bonelli, uscito nel 1948 – si arrivò agli anni Sessanta che portarono alla ribalta i “cattivi”, gli antieroi per eccellenza come Diabolik delle sorelle Giussani (1962), accanto a fumetti d’autore come l’insuperabile Corto Maltese, che Ugo Pratt lanciò in “Una ballata del mare salato”.
Pratt e Benito Jacovitti (padre del famoso cowboy Cocco Bill) furono gli artefici della stagione d’oro del Corrierino, vissuta dalla seconda metà degli anni Sessanta alla prima metà dei Settanta, suggellata dagli esordi di Lupo Alberto (pubblicato da Silver sul Corriere dei Ragazzi, nato come costola del Corriere dei Piccoli da cui si distaccò nel 1972) e di La Pimpa (creata nel 1975 da Altan e considerata il più fortunato fumetto italiano per bambini in età prescolare).
Gli anni ’80 coincisero con il periodo di crisi del settore, fortemente condizionato dall’avvento dei manga giapponesi in TV, che col passare del tempo presero il sopravvento anche nelle riviste di fumetti, la prima delle quali fu Zero (1990), interamente dedicata ai manga.
Nel 2008 venne celebrato un secolo di storia del fumetto, partendo dalla prima uscita del Corriere dei Piccoli che, sebbene avesse smesso le pubblicazioni da gennaio del 1996, venne celebrato come il periodico dedicato all’infanzia più longevo d’Italia.
Istituita la Banca Mondiale
giovedì 27 dicembre 1945 (75 anni fa)
Istituita la Banca Mondiale: Sostenere la ricostruzione nei territori dell’Europa e del Giappone più colpiti dalla Seconda guerra mondiale. Con questo obiettivo i Paesi firmatari degli accordi di Bretton Woods (1-22 luglio 1944) istituirono la Banca Mondiale.
Il suo campo d’azione nei decenni successivi si allargò, finanziando la costruzione di grandi infrastrutture (centrali elettriche, autostrade e aeroporti) negli Stati ex coloniali di Africa, Asia e America Latina e, dal 1990, nei paesi post-comunisti.
La struttura organizzativa venne rivista nel 2007 con la nascita del Gruppo della Banca Mondiale, articolato in cinque istituzioni, su tutte la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) e Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (Ida).
L’attuale presidente della BM è l’economista e politico statunitense David Malpass, eletto nell’aprile 2019.
Nasce il qualunquismo di Giannini
mercoledì 27 dicembre 1944 (76 anni fa)
Nasce il qualunquismo di Giannini: «Io sono quello che non crede più a niente e a nessuno. Io sono l’Uomo Qualunque». Chiude così l’editoriale di Guglielmo Giannini, apparso sul primo numero del settimanale “L’Uomo Qualunque”, da lui fondato, che debuttò nelle edicole di Roma un mercoledì di dicembre del 1944.
Con l’Italia ancora ferita dalla drammatica guerra di resistenza al nazifascismo, un commediografo semisconosciuto, originario di Pozzuoli, si fece portavoce del malcontento generale per lo scenario di distruzione prodotto dal conflitto, veicolandolo in un nuovo movimento d’opinione che prese il nome di qualunquismo.
Alla base di questa nuova ideologia la convinzione che tutti i politici fossero uguali, nel difendere soltanto la propria poltrona e nel litigare sterilmente tra loro, e che il Paese avesse più bisogno di buoni amministratori che di politici “sfruttatori” e “vociatori”. Vittime di questo sistema, e di uno Stato impegnato solo a spremerli con tasse esose, erano i cittadini, chiamati dal nuovo settimanale a partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica.
Contraddistinto da una satira feroce e dal ricorso all’insulto (in particolare nello storpiare i cognomi degli avversari politici), il movimento si costituì in partito nell’estate del 1946, facendo eleggere 30 deputati all’Assemblea Costituente.
Debolmente strutturato al suo interno, con il potere decisionale concentrato nelle mani del solo Giannini, e accusato di non avere un preciso programma politico (si cercarono alleanze con tutti, dal PCI al MSI, passando per la DC), l’Uomo Qualunque si avviò a un rapido declino, accelerato dalle numerose epurazioni di esponenti in dissenso con la gestione del partito, fino alla definitiva chiusura nel 1949.
Promulgata Costituzione
27 dicembre 1947
Il capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, il presidente del consiglio Alcide De Gasperi, il presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini e il guardiasigilli Giuseppe Grassi, firmano la Carta Costituzionale, legge fondamentale dello stato italiano. Approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, lo stesso giorno della firma viene pubblicata nell’edizione speciale della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, la n° 298. La Costituzione entra in vigore il primo gennaio 1948.
L’Apollo 8 torna sulla terra
27 dicembre 1968
L’Apollo 8 rientra sulla Terra. La capsula spaziale ammara nell’Oceano Pacifico dopo un viaggio di 6 giorni, durante il quale l’equipaggio, composto da Frank Borman, Bill Anders e James Lovell, dopo aver lasciato l’orbita terrestre, circumnaviga per la prima volta la Luna, riprendendo per la prima volta la sua faccia “oscura”.
Nati in questo giorno
Gérard Depardieu
data di nascita: lunedì 27 dicembre 1948 (72 anni fa)
Gérard Depardieu: Un omone arcinoto per l’abilità, la simpatia e la sfrontatezza che dimostra davanti alla cinepresa, tra i più richiesti di Francia.
Nato a Châteauroux, 250 km a sud di Parigi, vive l’infanzia tra mille rinunce e privazioni, trovando l’ancora di salvezza nella recitazione, scoperta per caso grazie a un amico. Da Alain Resnais, maestro della Nouvelle Vague, a Bernardo Bertolucci si accredita presto presso le grandi firme della regia, raggiungendo la fama nel 1980 con L’ultimo metrò di François Truffaut, che gli vale un Cesar come “migliore attore” e il plauso della critica.
Dalla commedia al drammatico, conferma negli anni un’eccellente versatilità. Tra le pellicole più note: Cyrano de Bergerac (premiato con una nomination agli Oscar nel 1990 e il premio a Cannes come “migliore interpretazione maschile”), “Green Card” (Golden Globe nel 1991) e la saga di “Asterix e Obelix”.
Premiato nel 1997 con il Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia, in Italia è apprezzato anche per le miniserie TV “Il conte di Montecristo” e “I miserabili”. Presa la cittadinanza russa nel 2013 (tra non poche polemiche, per i motivi puramente fiscali della scelta), l’anno seguente recita in Welcome to New York di Abel Ferrara. Tra gli ultimi lavori c’è il fantascientifico Creators – The Past (2019).
Giovanni Floris
data di nascita: mercoledì 27 dicembre 1967 (53 anni fa)
Giovanni Floris: Nella schiera degli anchorman italiani più apprezzati da ospiti e pubblico, il suo mestiere è raccontare la politica.
Nato a Roma, da famiglia di origini sarde (il padre Bachisio è stato un famoso autore televisivo), si forma come allievo di illustri accademici del diritto, tra cui l’ex ministro della Difesa Antonio Martino.
Dopo alcune collaborazioni con “l’Espresso” e “Il Messaggero”, nel 1996 viene assunto in RAI, dove per la radio prima si occupa di economia e in seguito conduce i programmi “Radio anch’io” e “Baobab”. Per lungo tempo è inviato all’estero, in particolare negli USA, e alla fine di questo periodo approda in TV, dando vita al talk show politico Ballarò.
Trasmessa sulla terza rete dal 2002, la trasmissione diventa la principale ribalta per la politica nazionale, grazie anche al duraturo rapporto con il comico Maurizio Crozza e il sondaggista Nando Pagnoncelli. Ha all’attivo anche diversi saggi e un romanzo, Il confine di Bonetti, edito da Feltrinelli.
Nell’estate del 2014 passa a LA7, confermando la squadra vincente di Ballarò nel nuovo talk Dimartedì.
Nati… sportivi
Roberto Bettega
data di nascita: mercoledì 27 dicembre 1950 (70 anni fa)
Roberto Bettega: Nato a Torino, è un dirigente sportivo. Calciatore negli anni Settanta ed Ottanta, cresciuto nelle giovanili della Juventus, diventa poi attaccante del Varese e, in serie A dal 1970 al 1983, proprio dei bianconeri.
Con il “bottino” di 129 reti (in 326 presenze) è 44° nella classifica dei marcatori nella storia della serie A. Occupa, invece, il 18° posto nella classifica dei goleador che indossano una sola maglia nella massima serie.
In carriera conquista 7 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Coppa UEFA. Nel campionato 1979/80 vince la classifica dei marcatori con 16 gol. In Nazionale ha 42 presenze e 19 reti.
Quando chiude con il calcio giocato (l’ultima squadra è in Canada), ha esperienze come dirigente, sempre alla Juventus, e come opinionista televisivo.
Novella Calligaris
data di nascita: lunedì 27 dicembre 1954 (66 anni fa)
Novella Calligaris: Nata a Padova, è stata una campionessa di nuoto e poi giornalista e dirigente sportivo. La sua carriera agonistica, benché breve (si è ritirata nel 1974), la pone comunque tra gli atleti che hanno fatto la storia dello Sport in Italia.
È stata la prima italiana a vincere una medaglia olimpica nel nuoto (1 argento e 2 bronzi conquistati alle Olimpiadi di Monaco 1972) e solo nel 2004 Federica Pellegrini ha conquistato un’altra medaglia (argento nei 200 metri sl).
Il 9 settembre 1973, la Calligaris ha vinto ai Mondiali di nuoto di Belgrado (in assoluto il primo italiano) la gara degli 800 metri sl, stabilendo il primato mondiale. La successiva medaglia ai Mondiali per gli azzurri è arrivata solo a Roma 1994, con il bronzo di Lorenza Vigarani.
John Charles
data di nascita: domenica 27 dicembre 1931 (89 anni fa)
data morte: sabato 21 febbraio 2004 (16 anni fa)
John Charles: Nato a Swansea (Galles) e morto a Wakefield (Inghilterra) nel febbraio 2004, è stato un calciatore gallese, negli anni Cinquanta e Sessanta, e allenatore di calcio.
In Italia ha giocato come attaccante nella Juventus e nella Roma. Con i bianconeri ha vinto 3 scudetti e 2 Coppe Italia. Nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della serie A è 97° con 97 gol, come Dries Mertens (a metà dicembre 2020).
Eventi Sportivi
A Platini il Pallone d’oro
martedì 27 dicembre 1983 (37 anni fa)
A Platini il Pallone d’oro: Il francese Michel Platini della Juventus, raccogliendo 110 voti, ha vinto il Pallone d’oro 1983. Nettamente staccato il secondo, lo scozzese Kenny Dalglish del Liverpool, fermo a 26 voti. Il primo degli italiani è Bruno Conti, diciannovesimo con 4 voti.
Il futuro presidente dell’UEFA, vincerà l’importante premio anche nelle successive due edizioni.
Scomparsi oggi
Gustave Eiffel
data di nascita: sabato 15 dicembre 1832 (188 anni fa)
data morte: giovedì 27 dicembre 1923 (97 anni fa)
Gustave Eiffel: Tra le menti più geniali nella storia delle costruzioni, fornì a due popoli i rispettivi monumenti simbolo.
Nato a Digione, nell’est della Francia, e morto a Parigi nel 1923, la famiglia era di origini tedesche, ma una volta trasferitasi a Parigi decise di cambiare il cognome Bönickhausen in Eiffel.
Laureatosi nel 1855 in ingegneria chimica alla prestigiosa École polytechnique, il giovane Gustave si specializzò inizialmente in ponti e strutture di collegamento, acquisendo fama grazie al ponte Saint-Jean di Bordeaux.
Nel 1880 lavorò al primo dei suoi capolavori: lo scheletro in metallo che doveva reggere la Statua della libertà, progettata in collaborazione con lo scultore francese Frédéric Auguste Bartholdi e inaugurata a New York il 28 ottobre del 1886. L’anno seguente gli venne affidato un altro prestigioso incarico: realizzare una torre a Parigi in occasione dell’Esposizione universale del 1889.
Fu così che il suo insuperabile genio trasformò 18.030 pezzi in ferro in un gioiello d’ingegneria. Inaugurata il 31 marzo del 1889 e destinata in partenza ad essere dismessa dopo l’Expo, la Torre Eiffel divenne il simbolo di un’intera nazione, fino a risultare, in anni più recenti, il monumento a pagamento più visitato al mondo.
Muore Francesco II di Borbone
27 dicembre 1894
Muore Francesco II di Borbone. Figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di casa Savoia, Francesco II è re delle Due Sicilie per meno di un anno, dal 22 maggio del 1859 al 13 febbraio 1861, giorno in cui, avvenuta la resa della fortezza di Gaeta, si dichiara ufficialmente la fine del regno. Francesco II era stato autore, durante il suo breve regno, di alcune concessioni e riforme nell’ambito della giustizia, della tassazione, dell’agricoltura.