Oggi sabato 24 aprile 2021 (06:39)
E’ il 114° giorno dell’anno, 17ª settimana. Alla fine del 2021 mancano 251 giorni.
A Roma il sole sorge alle 05:15 e tramonta alle 19:01 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 05:21 e tramonta alle 19:21 (ora solare)
Luna: 4.07 (tram.) 15.47 (lev.)
Santi del Giorno
San Fedele da Sigmaringen (Sacerdote e Martire)
San Deodato di Blois (Abate)
San Mellito di Canterbury (Arcivescovo)
San Vilfrido di York (Vescovo)
Sant’Egberto di Northumbria (Monaco)
Sant’Ivo (Vescovo in Inghilterra)
Santa Salomè (Madre degli apostoli Giacomo e Giovanni)
Etimologia
Fedele, dal latino “Fidelis”, originariamente, era un “cognomen” divenuto personale solo in epoca tarda. La sua fortuna è dovuta al significato mistico attribuitogli dai cristiani: “fedele, devoto”, presso i quali si diffuse rapidamente.
Proverbio del giorno
Aprile bagnato, contadino fortunato.
Aforisma del giorno
Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento. (Carlo Goldon)
Sei nato oggi?
I nati il 24 aprile hanno costantemente bisogno di registrare le loro impressioni in scritti, discorsi o semplicemente con l’esempio, poiché è molto importante per loro che gli altri sappiano ciò che essi pensano: in questo senso sviluppano una sorta di dipendenza da un pubblico in grado di apprezzarli. Anche se possono diventare dei leader, non è tanto il potere in sé che interessa loro, quanto piuttosto la possibilità di tutelare e guidare la vita dei loro cari, verso i quali hanno sempre un atteggiamento protettivo. I nati il 24 aprile tendono a sacrificare molto della loro vita all’amore, ponendosi così molto spesso in situazioni di forte stress.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Sabato 24 Aprile 2021
Accadde Oggi
Manzoni inizia la stesura di Fermo e Lucia
martedì 24 aprile 1821 (200 anni fa)
Manzoni inizia la stesura di Fermo e Lucia: Mentre la storia dei “grandi” si avviava a vivere l’«ultima ora dell’uom fatale», uno scrittore insofferente alle ingiustizie del suo tempo scelse di scrivere la storia degli umili, delle vittime degli eventi e delle decisioni dei potenti. Ne nacque un’opera epocale, che dischiuse un nuovo orizzonte alla lingua e alla letteratura italiane.
Reduce dal clamore suscitato negli ambienti letterari con la prima tragedia Il Conte di Carmagnola (1819), in cui si evinceva la matura adesione al realismo romantico in contrapposizione ai canoni classici, Alessandro Manzoni reagì alla delusione per l’incarcerazione di molti amici, rifugiandosi nella sua villa di Brusuglio (oggi frazione di Cormano) ed immergendosi in numerose letture.
In particolare concentrò l’attenzione sull’Ivanhoe, romanzo a sfondo storico dello scozzese Walter Scott, sull’Historia patriae di Giuseppe Ripamonti e sulle opere politico-economiche di Melchiorre Gioia. In questa fase maturò l’idea di scrivere un romanzo che attraverso una scrupolosa aderenza alla ricostruzione storica, armonizzata con la finzione del racconto, veicolasse i valori in cui il Manzoni credeva.
Se dal volume di Scott Manzoni derivò una visione più moderna del romanzo, che unisse svago e approfondimento culturale, gli altri due gli consentirono di approfondire un periodo storico specifico, il Seicento, che si prestava quale metafora universale di società, sia per la ricchezza di fatti storici, sia per i mali sociali, come ignoranza e corruzione, da cui era attraversato.
Nell’ottica risorgimentale, inoltre, il Seicento veniva ad essere un esempio drammatico della dominazione straniera in Italia, soprattutto per il nord Italia. La scelta di prendere in considerazione il contesto lombardo si spiegava da un lato con l’intento di condannare la restaurazione del dominio austriaco, dall’altro con il profondo legame con i luoghi della sua infanzia.
I luoghi del lecchese (oggi identificati nei quartieri Olate ed Acquate del comune di Lecco), distesi lungo le sponde del lago di Como, facevano da sfondo alla vicenda dei due innamorati che Manzoni iniziò a scrivere il 24 aprile del 1821, svelando nell’introduzione di aver attinto da un manoscritto anonimo (artificio letterario ripreso dall’Ivanhoe) del XVII secolo.
Interrotto per la stesura della seconda tragedia, l’Adelchi, il romanzo fu completato nel 1823 con il nome di Fermo e Lucia. Scontento del linguaggio, da lui stesso definito «un composto indigesto di frasi un po’ lombarde, un po’ toscane, un po’ francesi, un po’ anche latine», e della poca scorrevolezza della narrazione, decise di non pubblicarlo.
Sulla base della revisione operata dagli amici letterati, approntò una seconda versione che pubblicò nel 1827 con il titolo de I promessi sposi. Non ancora soddisfatto del registro linguistico, si predispose (come scrisse in una lettera) a «risciacquare i panni in Arno», ad adottare cioè quella parlata fiorentina che caratterizzò la terza e definitiva versione, edita tra il 1840 e il 1842.
Col tempo la prima versione, “Fermo e Lucia”, venne considerata sempre più come un’opera con un’esistenza propria rispetto alla versione più celebre.
Comincia l’eccidio degli armeni
24 aprile 1915
In seguito all’arruolamento di un gran numero di armeni nell’esercito russo, il governo dei “Giovani Turchi” ordina numerosi arresti all’interno delle comunità armene, cominciando da quella di Istanbul. Cominciano le marce della morte, deportazioni verso il centro dell’Anatolia, che coinvolgono un milione e duecentomila persone, massacrate dalle milizie turche o sfinite dalle malattie o dalla fame. Il 24 aprile è il giorno in cui gli armeni commemorano il genocidio del loro popolo, genocidio non ancora riconosciuto dal governo turco.
La rivolta di Pasqua a Dublino
24 aprile 1916
1.600 militanti repubblicani irlandesi occupano una serie di edifici pubblici di Dublino, dando inizio alla cosiddetta rivolta di Pasqua. La ribellione, che nei piani del leader nazionalista Roger Casement, avrebbe dovuto ottenere l’aiuto della Germania ed essere favorita dall’impegno militare inglese sui vari fronti della guerra mondiale, deve invece fare a meno delle armi tedesche, intercettate in mare, e viene soffocata nel giro di sei giorni. Nonostante la sconfitta, la rivolta di Pasqua viene considerata una tappa fondamentale nella nascita della Repubblica d’Irlanda.
Nati in questo giorno
Barbra Streisand
data di nascita: venerdì 24 aprile 1942 (79 anni fa)
Barbra Streisand: Artista tra le più complete della storia americana e non solo, formidabile attrice e cantante dalla voce intensa ed elegante.
Nata a Brooklyn, il quartiere più popoloso di New York, cerca di lasciarsi alle spalle un’infanzia segnata dalla povertà e dall’infelice rapporto con la madre e i vari patrigni, cantando nei night club della metropoli e pubblicando nel 1963 il primo album, “The Barbra Streisand Album”, premiato con il Grammy Award come disco dell’anno.
Parallelamente inaugura la carriera di attrice approdando a Broadway con il musical Funny Girl, di cui nel 1968 interpretò la versione cinematografica, conquistando al debutto l’Oscar come “miglior attrice protagonista”. È solo l’inizio di una duplice carriera artistica folgorante, che la vede da un lato vendere oltre 240 milioni di dischi nel mondo (70 milioni solo negli USA, primato assoluto), dall’altro conquistare come attrice e regista numerosi riconoscimenti, tra cui 10 Golden Globe e una stella sulla celebre Hollywood Walk of fame.
Se i suoi brani più popolari sono “The Way We Were”, “No More Tears” e “Woman in Love”, sul grande schermo è ricordata per le perfomance in È nata una stella (che con il brano Evergreen le vale il secondo Oscar per la “migliore canzone” nel 1977), “Pazza” (1987), “Il principe delle maree” (1991), “L’amore ha due facce” (1996).
Nel novembre 2018 pubblica Walls, suo trentaseiesimo album in studio.
Stefania Rocca
data di nascita: sabato 24 aprile 1971 (50 anni fa)
Stefania Rocca: Torinese doc, Stefania Rocca è un’attrice di rilievo internazionale, attiva sul set e nelle fiction televisive.
Formatasi tra il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e il prestigioso Actor’s Studio di New York, debutta in “Effetto” nel 1994 e tre anni dopo emerge con il film Nirvana di Salvatores, vincendo il Ciak d’oro come “migliore attrice non protagonista”.
Dopo la partecipazione a Il talento di Mr. Ripley (candidato a cinque Oscar nel 2000), ottiene popolarità con ruoli drammatici in “Viol@”, “Casomai” e La bestia nel cuore (con gli ultimi due viene nominata al David di Donatello nel 2003 e nel 2006). Tra i successi sul piccolo schermo, le fiction “Tutti pazzi per amore” (prima stagione), “Edda Ciano e il comunista” (2011), “Una grande famiglia” (2012-2015), “Gli anni spezzati – Il Giudice” (2014) e “Di padre in figlia” (2017). Nel 2018 partecipa a Ballando con le stelle.
Nasce Philippe Petain
24 aprile 1856
Nasce a Cauchy-à-la-Tour Philippe Petain, militare e politico francese. Apprezzato stratega e innovatore di tattica della fanteria, della quale sostiene l’opportunità di un impiego più aggressivo, Petain si distingue durante il primo conflitto mondiale, nella decisiva battaglia di Verdun, dove arresta l’avanzata tedesca. Nel dopoguerra viene nominato Maresciallo di Francia e intraprende una prestigiosa carriera politica.
Petain è primo ministro quando, il 22 giugno 1940, la Francia firma l’armistizio con la Germania nazista. Dopo poche settimane, ottenuti i pieni poteri, viene confermato capo del governo collaborazionista della repubblica di Vichy, e dall’aprile 1942, capo dello stato. Alla fine della guerra viene processato e condannato a morte, ma la pena gli viene commutata nel carcere a vita. Muore in prigione il 23 luglio 1951.
Nasce Shirley MacLaine
24 aprile 1934
Nasce a Richmond, negli Stati Uniti, l’attrice Shirley MacLaine. Debutta al cinema nel 1955 con il film “La congiura degli innocenti” di Alfred Hitchcock. Durante la sua carriera lavora al fianco di grandi registi e attori: Billy Wilder, Jack Lemmon, Vittorio De Sica, Jack Nicholson, Peter Sellers e Audrey Hepburn.
Grande interprete di film quali “L’appartamento” e “Irma la dolce”, nel 1984 vince il premio Oscar come migliore attrice protagonista per il film “Voglia di tenerezza”.
Nati… sportivi
Alessandro Costacurta
data di nascita: domenica 24 aprile 1966 (55 anni fa)
Alessandro Costacurta: Nato a Jerago con Orago (in provincia di Varese), è un allenatore di calcio ed ex difensore del Milan, nelle cui giovanili è cresciuto (a partire dai 13 anni) e dove ha giocato fino al 2007, tranne una parentesi in prestito al Monza nel campionato 1986/87.
La sua carriera, dunque, è stata tutta in rossonero con 458 presenze e 3 reti in serie A. È 28° nella classifica di tutti i tempi ma 10° in quella dei calciatori con un’unica squadra. A 41 anni è sceso in campo per la sua ultima partita, il 19 maggio 2007 (Milan-Udinese 2-3), segnando su rigore l’ultimo gol della carriera (dopo 15 anni dal secondo), rete che l’ha reso il calciatore più vecchio ad aver segnato nella massima serie (41 anni e 25 giorni).
Nel suo palmarès ci sono, tra gli altri trofei, 7 scudetti e 5 Coppe dei Campioni/Champions League. Con la Nazionale ha collezionato 59 presenze con 2 gol e il secondo posto ai Mondiali del 1994.
Nella stagione sportiva 2008/09 ha intrapreso la carriera di allenatore, sedendo sulla panchina del Mantova. È noto al grande pubblico per l’attività di commentatore televisivo sulla piattaforma satellitare. Da febbraio a ottobre 2018 è il sub commissario della FIGC.
Eventi Sportivi
La prima rovesciata nel calcio
domenica 24 aprile 1932 (89 anni fa)
La prima rovesciata nel calcio: Nel calcio spezzatino quasi ogni sera possiamo ammirare più volte, grazie ai numerosi replay, ogni prodezza o presunta tale dei calciatori del terzo millennio, senza dimenticare l’onnipresenza di internet. Oltre ottanta anni fa il calcio era invece nella fase iniziale.
I primi campionati nazionali e internazionali impegnavano non poco gli atleti, ancora non allenati come i campioni di oggi. Alcuni modi di colpire la palla (anch’essa assai lontana dall’attrezzo moderno) non erano stati ancora sperimentati. Così, secondo alcuni, un attaccante brasiliano di Rio de Janeiro, Leônidas da Silva il 24 aprile 1932 segnò colpendo in rovesciata, per la prima volta, il pallone.
I Doodle di Google
Gideon Sundback e la cerniera lampo
24 aprile
Gideon Sundback e la cerniera lampo: Il suo nome è legato a quel gesto che si compie quotidianamente e che ha “zip” come suono onomatopeico. Nato a Jönköping, città a sud della Svezia, Gideon Sundback completò i suoi studi in Germania laureandosi in ingegneria, per poi emigrare negli Usa in cerca di migliori opportunità professionali. Assunto come tecnico elettronico alla Universal Fastener Company di Hoboken, New Jersey, qui trovò l’ambiente ideale per dare sfogo alla sua indole ingegnosa.
In pochi anni perfezionò la cerniera lampo, sviluppata dal collega americano Judson, garantendone la stabilità di chiusura attraverso un sistema tutt’oggi in uso: sostituì agli uncini e ai ganci, precedentemente utilizzati, due serie di piccoli dentelli, fissati su due strisce di stoffa; il passaggio di un cursore faceva sì che i dentelli s’intersecassero tra loro, assicurando una chiusura ottimale.
Insignito della medaglia d’oro dalla Reale Accademia Svedese di Scienze Ingegneristiche, Sundback è stato ricordato da Google nel 2012, per il 132° della sua nascita, con un doodle globale che riporta immancabilmente uno zip.