Almanacco Del 2 Maggio 2021

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Oggi domenica 2 maggio 2021 (11:36)

E’ il 122° giorno dell’anno, 18ª settimana. Alla fine del 2021 mancano 243 giorni.

A Roma il sole sorge alle 05:04 e tramonta alle 19:09 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 05:08 e tramonta alle 19:31 (ora solare)
Luna: 0.33 (lev.) 9.34 (tram.)

Santi del Giorno

Sant’Atanasio (Vescovo e Dottore della Chiesa)
Sant’Antonino Pierozzi (di Firenze, Vescovo)
Santa Flaminia (Martire in Nicomedia)
San Guisitano (Martire)
San Valdeberto (Abate di Luxeuil)
Santa Viborada (o Wiborada, Vergine e Martire di San Gallo)
Santi Espero, Zoe, Ciriaco e Teodulo (Martiri di Attalia)

Etimologia

 Zoe, risale al greco “Zoé”, significante “vita”, ed in questa forma ha passato indisturbato oltre duemila anni di uso ininterrotto. Negli ambienti giudaico-cristiani, venne usato come corrispettivo dell’ebraico Eva, dal medesimo significato .

Proverbio del giorno

Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore.

Aforisma del giorno

Chi insegnasse agli uomini a morire, insegnerebbe loro a vivere. (M. de Montaigne)

Sei nato oggi? 

I nati il 2 maggio mostrano un interesse particolare per lo sviluppo umano, in ogni sua manifestazione, dall’infanzia alla vecchiaia. Di solito sono persone autoritarie e tendono a dettare legge in famiglia e nel proprio gruppo sociale. Molto spesso mancano di tatto e mostrano una tendenza a essere troppo ruvidi nel discorso: ciò li porta non solo a crearsi antagonisti, ma anche a crearsi veri e propri nemici. Tendono anche ad essere dei perfezionisti.

Oroscopo quotidiano

Oroscopo di Domenica 02 Maggio 2021

Accadde Oggi

I sovietici conquistano Berlino

mercoledì 2 maggio 1945 (76 anni fa)

I sovietici conquistano Berlino: Ridotta a un cumulo di macerie e con i suoi abitanti allo sbando e alla fame, la capitale del Terzo Reich fu condotta alla definitiva rovina dalle ultime sacche di follia criminale della dirigenza nazista. Diciassette lunghi giorni che segnarono la fine delle ostilità nel teatro europeo della Seconda guerra mondiale.

Lo sbarco in Normandia, compiuto dagli alleati ad ovest, e l’Operazione Bagration, condotta con successo a est dall’Unione Sovietica, avevano costretto le truppe tedesche a ripiegare sempre più entro i confini nazionali. In particolare da questo secondo versante sembrava profilarsi la minaccia più grave e più temuta per via della proverbiale ferocia dell’Armata Rossa. Fino all’ultimo, infatti, Adolf Hitler e i suoi generali sperarono che fossero gli Alleati ad entrare per primi a Berlino.

Purtroppo per loro gli Angloamericani non ne avevano la minima intenzione e avevano già messo in conto che alla fine della guerra quell’area sarebbe finita sotto il controllo dei Russi. Questi ultimi a loro volta, attraverso lo stesso Josif Stalin, non avevano fatto mistero delle loro mire sulla capitale tedesca, sia dal punto di vista della conquista geografica, sia pensando al prezioso materiale del programma atomico tedesco. Pertanto, una volta conquistate Ungheria, Romania, Bulgaria e Polonia si videro la strada spianata verso il cuore del Terzo Reich.

Giunta con un’avanzata senza sosta a 60 chilometri da Berlino, lungo il fiume Oder, l’Armata Rossa si posizionò in attesa del momento propizio. Nel frattempo, al sicuro nel suo bunker, Hitler farneticava ancora su una possibile vittoria ordinando ai suoi generali di combattere fino all’ultima goccia di sangue. In molti tra loro sapevano che si trattava di una battaglia persa, per via dei sempre più scarsi mezzi militari a disposizione e per le pesanti perdite umane e materiali subite con i bombardamenti alleati.

In veste di primo ministro, Joseph Goebbels ricorse a tutta la retorica delirante della propaganda nazista, per convincere i berlinesi che si poteva resistere e spingere anche i più anziani e i giovanissimi a dare il proprio contributo, arruolandosi nella milizia popolare del Volkssturm. Schierati al fianco di unità sparse di esercito, aviazione e marina, andarono a formare un corpo di 94mila uomini che, armato alla men peggio, avrebbe dovuto tenere testa a una corazzata di 464mila soldati, 1.500 carri armati e 12.700 cannoni.

La disparità delle forze in campo non evitò ai Sovietici di incontrare una tenace resistenza nella fase iniziale dell’attacco, che partì ufficialmente all’alba del 16 aprile 1945. Quattro giorni dopo iniziarono a bombardare Berlino, mandando ko la rete elettrica e del gas e gettando nel terrore i cittadini, al cui orecchio cominciavano a giungere i racconti dei primi profughi tedeschi sugli stupri e le atrocità commessi dai soldati russi a discapito dei civili.

Il 30 aprile, in concomitanza con l’avanzata sovietica verso il centro della capitale, Hitler ed Eva Braun si tolsero la vita, dopo essersi sposati. Due giorni dopo, alle 7 di mattina del 2 maggio, il Generale Weidling dichiarò il cessate il fuoco. Berlino era sotto il controllo dell’Armata Rossa, sancito dall’occupazione del Reichstag (sede del parlamento) e dalla bandiera rossa issata sulla Porta di Brandeburgo.

La Battaglia di Berlino pose fine alla Seconda guerra mondiale nel contesto europeo, mentre restava ancora aperto il fronte del Pacifico che vedeva contrapposti Stati Uniti e Giappone. Il destino della capitale tedesca, già pianificato con la conferenza di Jalta (febbraio 1945), si delineò nell’estate dello stesso anno con la suddivisione in quattro settori controllati dalle nazioni vincitrici (Unione Sovietica, Stati Uniti d’America, Regno Unito), più la Francia.

L’inasprirsi dei rapporti tra i due blocchi, occidentale e sovietico, portò alla sciagurata decisione dei russi di innalzare, nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961, un muro destinato a dividere per 28 anni la Germania dell’Est da quella dell’Ovest e a diventare triste simbolo di un mondo diviso dalla guerra fredda.

Termina il primo processo Calabresi

02 maggio 1990

Si conclude il primo processo contro i presunti responsabili dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, assassinato il 17 maggio 1972 con due colpi di pistola calibro 38, sotto la sua abitazione di via Cherubini a Milano. Il lungo e complesso iter giudiziale, avviato a seguito delle dichiarazioni di Leonardo Marino rese nel 1988, si conclude con una sentenza di colpevolezza per i quattro imputati. Sofri, Bompressi e Pietrostefani sono condannati a 22 anni di reclusione, Marino a 11.

Finisce la battaglia di Berlino

02 maggio 1945

Seconda guerra mondiale: termina la battaglia di Berlino. Le forze tedesche si arrendono. Il generale dell’artiglieria Helmuth Weidling, comandante dell’area difensiva di Berlino, consegna senza condizioni la città al generale dell’Armata Rossa Vasily Chuikov. I soldati sovietici issano la bandiera rossa sul Reichstag. Hitler si era suicidato il 30 aprile e Goebbels il primo maggio. I sovietici hanno così condotto a termine vittoriosamente, nel cuore della capitale nemica, la “Grande Guerra Patriottica”. In quest’ultima battaglia subiscono tuttavia ancora 361.000 morti, mentre da parte tedesca i morti sono 400.000 e altrettanti i prigionieri.

Muore Leonardo da Vinci

02 maggio 1519

Muore nel Castello di Cloux in Francia Leonardo da Vinci, pittore, architetto, scienziato e scrittore, una delle menti più geniali del genere umano. Figlio naturale del notaio Ser Piero e di una giovane contadina, Leonardo, nato nel 1452, mostra il suo talento già giovanissimo, quando lavora da apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio.

Leonardo studia da autodidatta, anche architettura, ingegneria, anatomia e scrive da sinistra verso destra anagrammando spesso le parole per tenere segreti molti dei suoi appunti. Lavora a Firenze, a Roma, a Milano, prima di accettare l’invito del re di Francia Francesco I e trasferirsi al castello di Cloux, vicino a Amboise. Ed è in Francia che Leonardo conclude il dipinto della Gioconda, che aveva iniziato anni prima a Firenze e che regala ai francesi. La Monna Lisa è il quadro più famoso al mondo.

Nati in questo giorno

Donatella Versace

data di nascita: lunedì 2 maggio 1955 (66 anni fa)

Donatella Versace: Calabrese doc, di Reggio Calabria, è la sorella del famoso stilista Gianni Versace, il fondatore dell’omonimo impero della moda. Dalla morte del fratello, avvenuta in tragiche circostanze nel 1997, è diventata la vera reggente del marchio assumendo l’incarico di vicepresidente del gruppo, capo progettista della linea di moda e volto della celebre etichetta, espressione della moda “Made in Italy” nel mondo.

Conseguita la laurea in lingue, decide di seguire le orme del fratello maggiore Gianni e frequenta la stessa scuola di moda a Firenze. Iniziano la loro carriera, entrambi, acquistando e rivendendo alle case di moda e alle boutique milanesi e fiorentine raffinate stoffe per la creazione di abiti di alta moda.

Negli anni Ottanta, il fratello Gianni le affida la direzione del noto marchio Versace Versus e subito la giovane stilista si impone per le idee innovative nel marketing e nella gestione dell’immagine. Per casa Versace, infatti, cominciano a sfilare sulle passerelle non semplici modelle, ma personaggi famosi, tra cui la celebre cantante Madonna, che in breve tempo lanciano il brand anche negli Stati Uniti, dove diviene sinonimo di stile ed eleganza.

Nel 1997, alla morte del fratello, assume l’incarico di dirigere il design del gruppo ma, provata dal tragico evento e dall’abuso di stupefacenti, Donatella si allontana dalla scena pubblica e anche il marchio subisce una battuta d’arresto. L’anno dopo la casa di moda torna sulle passerelle e Donatella disegna la prima linea moda Versace, legando il marchio nuovamente alle stelle dello spettacolo per promuoverlo a livello mondiale.

Ci riesce nuovamente, grazie al fiuto infallibile per gli affari, tanto che, nel 2002, il Museo Victoria and Albert di Londra la omaggia, insieme al fratello scomparso, con una mostra degli abiti più celebri della Maison della Medusa.

Francesco Facchinetti

data di nascita: venerdì 2 maggio 1980 (41 anni fa)

Francesco Facchinetti: Conduttore televisivo, disc jockey e cantante, milanese doc, è conosciuto anche col nome d’arte di DJ Francesco. Il suo brano “La canzone del capitano”, tormentone estivo del 2003, ha venduto più di un milione di copie ed è, ancora oggi, il singolo italiano più venduto del XXI secolo.

Figlio del tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti, Francesco da piccolo deve fronteggiare la difficile sindrome dislessica, che comporta difficoltà nella lettura e nella scrittura. Nonostante ciò, a soli quindici anni, diventa deejay e inizia a condurre programmi in diverse radio private, tra cui Radio Cantù. Ascoltando la sigla di un suo programma, il talent-scout Claudio Cecchetto, gli commissiona una canzone. Insieme a Davide Primiceri e Alberto Rapetti scrive “La canzone del capitano”, primo singolo di DJ Francesco, doppio disco di diamante.

Nominato nel 2003 come rivelazione dell’anno agli Italian Music Awards, l’anno dopo partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Era bellissimo”. Il suo primo disco, Bella di padella è certificato doppio disco di platino e lo porta in tour per tutta Italia. Nel 2004, partecipa al reality show “L’isola dei famosi” e firma la colonna sonora della versione italiana del film d’animazione “Robots”.

Nel 2007 esordisce anche come presentatore, conducendo in seguito diversi programmi tra cui L’isola dei famosi come inviato, “X Factor”, “Scalo 76”, “Il più grande (italiano di tutti i tempi)” e “Ciak… si canta!”. Nel settembre 2016 e 2017 conduce il concorso di bellezza Miss Italia, in onda su La7 e La7d. Nel dicembre 2018 è nel cast del film Amici come prima. Nel gennaio 2020 è nella giuria del programma di Rai 1 Il cantante mascherato.

Nati… sportivi

Giorgio Cagnotto

data di nascita: venerdì 2 maggio 1947 (74 anni fa)

Giorgio Cagnotto: Nato a Torino, è un tuffatore che con Klaus Dibiasi è stato il miglior atleta italiano di tutti i tempi in questa specialità.

Dal 1964 al 1981, gareggiando dalla piattaforma da 10 metri e dal trampolino da 3 metri, ha vinto agli Europei un oro (1970), due argenti (1974 e 1977) e due bronzi (1966 e 1970), alle Olimpiadi due argenti (1972 e 1976) e due bronzi (1972 e 1980), ai Mondiali un bronzo (1978).

A fine carriera è diventato allenatore di tuffi, in particolare della figlia Tania, prima italiana a vincere una medaglia nei tuffi in occasione dei Mondiali.

Tina Maze

data di nascita: lunedì 2 maggio 1983 (38 anni fa)

Tina Maze: Nata a Slovenj Gradec (Slovenia) è un’ex sciatrice alpina, assai competitiva in tutte le specialità in particolare nello slalom gigante. Alle Olimpiadi di Vancouver 2010 vince due medaglie d’argento nel supergigante e nello slalom gigante.

Ai Mondiali conquista quattro ori (nello slalom gigante nel 2011, nel supergigante nel 2013, discesa libera e combinata nel 2015) e cinque secondi posti. La stagione 2013 è quella della definitiva consacrazione ad altissimi livelli.

Dopo aver vinto la discesa libera di Garmisch-Partenkirchen del 2 marzo, diventa la terza sciatrice a vincere in tutte le discipline nella stessa stagione. Conclude quest’ultima stabilendo il nuovo primato assoluto di punti in Coppa del Mondo (2414) e quello di podi (24, con undici primi posti).

Conquista, quindi, la Coppa del Mondo 2013 e quelle di specialità nel supergigante e nello slalom gigante. L’anno dopo non segna con le sue vittorie le competizioni del circo bianco ma, ai Giochi Olimpici di Soči 2014, si aggiudica due ori, vincendo le gare di discesa libera (ex aequo con la svizzera Dominique Gisin) e slalom gigante; palmarès olimpico completato da due argenti, conquistati nei Giochi del 2010.

Dopo aver concluso la stagione 2015 al secondo posto nella classifica generale della Coppa del Mondo, annuncia di volersi prendere un anno sabbatico. Lo slalom gigante di Coppa del mondo del 7 gennaio 2017 è la sua ultima gara.

David Beckham

data di nascita: venerdì 2 maggio 1975 (46 anni fa)

David Beckham: Durante la sua carriera ha ottimamente pianificato l’aspetto economico e di marketing della propria attività calcistica. Nel 2012, difatti, ha guadagnato 46 milioni di dollari e, secondo alcune stime, con la moglie Victoria Adams (ex Spice Girls) avrebbe un patrimonio di quasi 190 milioni di sterline.

Nato all’ombra del Big Ben, è un ex centrocampista, arrivato secondo nella classifica del Pallone d’oro 1999 e presente nella lista FIFA 100 del 2004.

David Robert Joseph Beckham ha giocato nel Manchester United (dal 1995 al 2003, con 261 presenze in campionato e 62 reti), nel Real Madrid (dal 2003 al 2007) e nei Los Angeles Galaxy. Durante l’interruzione del campionato negli Stati Uniti, ha giocato in due stagioni nel Milan, scendendo 29 volte in campo e segnando 2 gol. Ha smesso di calcare i campi di calcio dopo aver indossato, da febbraio a maggio 2013, la maglia del Paris Saint-Germain.

Con la Nazionale, in tredici anni, ha giocato diversi Mondiali ed Europei, arrivando a indossare la maglia inglese per 115 volte e andando in rete 17 volte.

I Doodle di Google

La marionetta Hurvinek

2 maggio

La marionetta Hurvinek: Nei primi anni del XX secolo, quando ancora non esistevano la tv e i videogame, il divertimento dei più piccoli era spesso affidato al teatrino delle marionette. Per i bambini della Repubblica Ceca, questa parola richiamava subito alla mente Spejbl e Hurvínek, due personaggi che per decenni tennero loro compagnia, strappando un sorriso anche ai più grandi.

Ideati nel 1926 (in realtà Spejbl già esisteva come personaggio singolo) dal burattinaio Josef Skupa, i due, rispettivamente padre e figlio, raggiunsero un tale successo al punto che quattro anni dopo, a Praga, venne costruito un teatro tutto per loro! In assoluto il primo teatro professionale per marionette dell’epoca moderna. Nel 2011, a 85 anni dalla nascita di Hurvinek, Google ha dedicato alla marionetta un doodle locale (visibile in Repubblica Ceca).

Scomparsi oggi

Leonardo da Vinci

data di nascita: sabato 15 aprile 1452 (569 anni fa)
data morte: lunedì 2 maggio 1519 (502 anni fa)

Leonardo da Vinci: La massima espressione del genio umano, Vasari per primo ne celebrò le “divine” capacità di eccellere nelle arti, nella tecnica e nello studio della natura e del cosmo.

Nato a Vinci, in provincia di Firenze, e morto ad Amboise (in Francia) nel maggio del 1519, con la sua insaziabile sete di conoscenza e il profondo interesse per l’arte nelle svariate forme rappresentò l’uomo simbolo del Rinascimento. A 17 anni fu ammesso alla bottega di Andrea del Verrocchio, fucina di illustri maestri del 500 quali Botticelli, Perugino e Ghirlandaio.

Durante il soggiorno milanese (1482-99), produsse alcune opere celebri come la Vergine delle rocce, la Dama con l’ermellino (oggi al Museo di Cracovia) per Ludovico Sforza, detto il Moro, e l’Ultima cena per il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, sconvolgendo con quest’ultima l’iconografia tradizionale e introducendo una nuova tecnica pittorica (tempera e olio su due strati di intonaco).

Lasciata Milano insieme al giovane Francesco Melzi (il più caro dei suoi allievi che lo seguì fino alla morte), fu a Mantova presso la casa di Isabella d’Este e dopo nuovamente a Firenze, dove iniziò a manifestare una sorta di insofferenza per la pittura, preferendole gli studi geologici del territorio. Da sopralluoghi compiuti in Romagna e in Toscana in vista di opere ingegneristiche e di difesa, scaturirono poi l’amore per il paesaggio e per le forze della natura.

Natura interpretata con assoluta innovazione nella Gioconda (1503-1506), considerato il ritratto più famoso del mondo. In questo Leonardo riesce a legare la figura umana al paesaggio, che appare non come semplice sfondo ma protagonista del quadro, in un rapporto che nessun pittore prima di lui aveva saputo rendere con altrettanta finezza.

Nei primi anni del Cinquecento, Leonardo dedicò particolare attenzione allo studio del volo e al progetto di una nuova macchina volante e cominciò ad interessarsi all’anatomia degli uccelli, all’anatomia umana, alla resistenza e ai moti dell’aria e alla caduta dei pesi. Nel 1514 si trasferì a Roma, sotto la protezione di Giuliano de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e, successivamente, in Francia alla corte di Francesco I, dove continuò con passione e dedizione gli studi e le ricerche scientifiche.

Morì il 2 maggio del 1519, lasciando Francesco Melzi come esecutore testamentario. Cinquant’anni dopo, violata la tomba, le spoglie andarono disperse nei disordini delle lotte religiose tra cattolici e ugonotti. Nel 1984 furono attribuite a Leonardo delle ossa ritrovate, riposte poi nella cappelletta di Saint-Hubert presso il castello di Amboise.

In occasione del cinquecentenario della morte, sono state organizzate mostre e manifestazioni celebrative in particolare a Vinci e in Francia, con l’omaggio sulla sua tomba ad Amboise del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e dell’omologo francese, Emmanuel Macron.