E’ il 76° giorno dell’anno, 11ª settimana. Alla fine del 2020 mancano 289 giorni.
A Roma il sole sorge alle 06:17 e tramonta alle 18:19 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 06:31 e tramonta alle 18:31 (ora solare)
Luna: 8.20 (lev.) 22.23 (tram.)
Santi del Giorno
San Patrizio (Vescovo)
Sant’Agricola di Chalon sur Saone (Vescovo)
Santa Gertrude di Nivelles
San Patrizio è il protettore dei minatori.
Etimologia
Patrizia, dal latino “patricius”, “patrizio, del patriziato”, aggettivo che deriva dal termine “patres,” “padri”, e che passò presto ad indicare i senatori e i patrizi di Roma, “patricii, orum”, il personale si diffuse in epoca tarda, grazie al culto di Patrizio, evangelizzatore dell’Irlanda.
Proverbio del giorno
Marzo asciutto, e april bagnato, beato il villan c’ha seminato.
Aforisma del giorno
Colui al quale è troppo caro il proprio corpo, tiene in poco conto la virtù. (Seneca)
Sei nato oggi?
La tua emotività è intensa e a volte rischia di confonderti. Se vuoi raggiungere gli obiettivi professionali che le tue ambizioni ti suggeriscono dovrai dunque imparare a controllarle. Amici importanti potranno esserti di grande aiuto. In amore non devi scoraggiarti di fronte alle prime difficoltà: i rapporti perfetti non esistono ma con un po’ di impegno se ne possono costruire di soddisfacenti.
Oroscopo quotidiano
Oroscopo di Mercoledì 17 Marzo 2021
Accadde Oggi
Vittorio Emanuele II proclamato Re d’Italia
domenica 17 marzo 1861 (160 anni fa)
Vittorio Emanuele II proclamato Re d’Italia: «Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge dello Stato». Recita così l’articolo unico della Legge 17 marzo 1861, atto di nascita del Regno d’Italia.
L’idea romantica del “Bel Paese” unito in una sola nazione, vagheggiata da Dante sei secoli prima, era ormai una realtà. Due Guerre d’indipendenza (1848-49 e aprile-luglio 1859) e la mitica spedizione dei Mille (maggio-ottobre 1860) condotta da Giuseppe Garibaldi avevano portato all’unificazione di gran parte della penisola; restavano fuori i territori delle odierne regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Lazio insieme alla provincia di Mantova, quest’ultima ancora sotto il controllo degli Austriaci.
L’ultimo atto dell’impresa, guidata dalla dinastia Sabauda e dal genio politico di Camillo Benso Conte di Cavour, era stata l’annessione del Regno delle Due Sicilie, completata ad ottobre del 1860 al caro prezzo di numerose perdite umane tra i due eserciti e tra la popolazione civile. Nello scenario di entusiasmo e speranza contrapposti al conflitto sociale e alle condizioni di estrema povertà che dividevano il Paese, si arrivò alle elezioni del 27 gennaio e del 3 febbraio 1861, il cui risultato disegnò il primo parlamento dell’Italia unita.
I deputati, che per via del “suffragio a base censitaria” erano rappresentativi di una parte limitata della società (per lo più nobili, esponenti della borghesia delle professioni e appartenenti agli ordini cavallereschi), ebbero come primo e fondamentale incarico l’approvazione della legge istitutiva del nuovo Stato. Il testo definitivo (presentato come disegno di legge ministeriale n. 4671 del Regno di Sardegna) venne approvato al Senato il 26 febbraio, con due soli voti contrari, e all’unanimità alla Camera il 14 marzo.
L’iter legislativo era stato interessato da un acceso dibattito in particolare tra i sostenitori di un ruolo più centrale del Parlamento e quelli più fedeli alla monarchia sabauda. I primi, rispetto alla versione definitiva della legge, proponevano un testo diverso d’ispirazione parlamentare, in cui tra i tanti aspetti si ometteva il numero ordinale nella dicitura del nuovo Re, per dare un messaggio di discontinuità ed evitare che l’Unità fosse avvertita come l’ennesima conquista della dinastia sabauda. L’intervento di Cavour sanò le divisioni, facendo passare la linea “governativa”.
Il 17 marzo la legge venne promulgata con la firma di Vittorio Emanuele II e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Fu salutato come l’atto di nascita del Regno d’Italia, che aveva come capitale Torino e sotto la cui giurisdizione erano compresi Piemonte, Lombardia, Granducato di Toscana, ducati di Parma e Modena, Regno delle Due Sicilie, Sardegna e parte dei possedimenti pontifici.
La notizia portò in strada migliaia di cittadini, anche a Trieste e a Roma dove i manifestanti sfidarono rispettivamente la repressione austriaca e papale. In quei giorni le strade erano tappezzate di tricolori con al centro lo stemma di casa Savoia bordato d’azzurro, versione adottata nella bandiera ufficiale del Regno dal 14 marzo di quell’anno. La scelta della moneta nazionale venne rimandata all’estate del 1862, quando fu adottata ufficialmente la Lira.
Con 22 milioni di abitanti e una superficie di 259.320 km², il nuovo Stato entrava di fatto nella schiera della maggiori nazioni d’Europa. Tuttavia l’instabilità politica e sociale e le gravi carenze economiche non permettevano di annoverarla tra le grandi potenze. Gestire questo clima e realizzare nel contempo l’unificazione amministrativa, sociale ed economica non era impresa facile.
Certo è che la strategia adottata dai primi governi della cosiddetta destra storica (erede del pensiero di Cavour) si dimostrò infelice. In pratica si avviò un processo di “piemontesizzazione”, estendendo il sistema legislativo sabaudo agli altri territori, senza tenere conto delle enormi differenze che esistevano tra l’uno e l’altro. Una rigida politica fiscale e di accentramento decisionale finì per scavare un solco ancora più profondo fra le aree cittadine più industrializzate e le zone rurali più arcaiche.
In politica estera, tenne sempre banco il completamento dell’impresa unitaria, portata a termine con la Terza guerra d’indipendenza (1866), che consentì al Regno d’Italia di annettersi il Veneto, il Friuli e la provincia di Mantova, e con la Breccia di Porta Pia (20 settembre 1870) che sottrasse Roma al Papa. Cinque mesi dopo quest’ultimo episodio, la capitale (che dal ’64 era stata spostata da Torino a Firenze) venne istituita in via definitiva a Roma.
Golda Meir giura
17 marzo 1969
Nasce Fiorenzo Bava Beccaris
Golda Meir presta giuramento come capo del governo di Israele. È la prima donna a ricoprire questo incarico. Durante il suo mandato, la Meir si troverà ad affrontare la crisi delle Olimpiadi di Monaco del ’72 e nel 1973, la guerra dello Yom Kippur contro Egitto e Siria. Resterà in carica fino all’aprile 1974.
Nati in questo giorno
Nasce Fiorenzo Bava Beccaris
17 marzo 1831
Nasce a Fossano il generale italiano Fiorenzo Bava Beccaris. Il suo nome resta legato alla feroce repressione dei moti milanesi del maggio 1898, quando l’esercito, al suo comando, spara cannonate sulla folla provocando una strage. Il generale riceverà, per questa che la monarchia giudica “una brillante azione militare”, la Gran Croce dell’Ordine Militare di Savoia.
Kurt Russell
data di nascita: sabato 17 marzo 1951 (70 anni fa)
Kurt Russell: Protagonista del cinema d’azione ed horror targato Hollywood tra gli anni Settanta e Ottanta.
Nato a Springfield, nel Massachusetts, già all’età di dieci anni firma un contratto con la Disney come comparsa in alcune serie televisive. Dal 1970 al 1973 segue le orme del padre dedicandosi al baseball, che lascia per un grave infortunio alla spalla.
Scartato per la parte di Ian Solo in Guerre Stellari (1977), a partire da questo momento diventa popolare con action movie come “1997: Fuga da New York” e Grosso guaio a Chinatown, conquistando nel 1983 la prima nomination al Golden Globe come “miglior attore non protagonista” nel drammatico “Silkwood”. Celebre anche l’interpretazione del protagonista nell’horror La cosa di John Carpenter.
Dopo un periodo di declino si rilancia con film di successo quali Stargate (1994), “Vanilla Sky” (2001) e “Grindhouse – A prova di morte” (2007). Nel 2015 partecipa al settimo episodio della saga Fast & Furious e all’horror/western The Hateful Eight di Quentin Tarantino, premiato l’anno seguente con l’Oscar per la “migliore colonna sonora”, consegnato ad Ennio Morricone. Nel 2017 è nel cast del film Guardiani della Galassia Vol. 2. Interpreta Babbo Natale in Qualcuno salvi il Natale nel 2018 e nel sequel del 2020, film disponibili su Netflix
Rudolf Nureyev
data di nascita: giovedì 17 marzo 1938 (83 anni fa)
data morte: mercoledì 6 gennaio 1993 (28 anni fa)
Rudolf Nureyev: L’etoile per eccellenza della storia danza, modello insuperabile di eleganza e agilità, è considerato il più grande ballerino di tutti i tempi.
Nato ad Irkutsk, nell’allora Unione Sovietica (oggi Russia siberiana) e scomparso a Parigi nel gennaio del 1993, venne alla luce nella carrozza di un treno. E come un treno procedette la carriera artistica dopo l’ingresso all’Accademia di Ballo Vaganova, dove esplose tutto il suo talento.
Diventato il primo ballerino della storica compagnia del Kirov di Leningrado, a giugno del 1961 conquistò Parigi, da cui rifiutò il rimpatrio imposto dalle autorità sovietiche, chiedendo asilo politico in Francia. Questo fece di lui un simbolo di libertà contro l’oppressione della dittatura comunista, oltre che un ambasciatore della grande tradizione della danza russa.
Fu alla guida delle principali compagnie europee, su tutte il Royal Ballet di Londra, formando con Margot Fonteyn una coppia di ballo straordinaria. Fino alla fine dei suoi giorni continuò a impegnarsi nella danza come coreografo e direttore d’orchestra, acquisendo nel 1982 la cittadinanza austriaca.
Paola Palma
data di nascita: lunedì 17 marzo 1969 (52 anni fa)
Paola Palma: Nata a Caserta, vive l’infanzia a Stresa per poi trasferirsi a Milano nel 1990. Studia danza classica dall’età di quattro anni e vive intensamente il teatro, scoprendosi poi direttore d’orchestra, tra le poche donne in Italia, e specializzandosi in Jazz a Parigi.
Nel 1990 entra a far parte del mondo della discografia, lavorando presso la Curci/Carosello di Milano, storica casa editrice di famosi artisti, da Mina a Vasco Rossi, da Domenico Modugno a Gaber.
Nel 1998 vince, come autrice, il Festival di Sanremo con il brano “Senza te o con te”, cantato da Annalisa Minetti. Nel 2007 una sua canzone gareggia nuovamente sul palco dell’Ariston con la jazzista Amalia Gré in duetto con Mario Biondi.
Nati… sportivi
Giovanni Trapattoni
data di nascita: venerdì 17 marzo 1939 (82 anni fa)
Giovanni Trapattoni: Nato a Cusano Milanino (in provincia di Milano), è stato un calciatore e allenatore. Giovanni Luciano Giuseppe Trapattoni (così all’anagrafe) ha giocato nel centrocampo di Milan, dal 1957 al 1971, e Varese, nella stagione 1971/72.
Con i rossoneri (274 le presenze in serie A con 3 reti) ha vinto 2 scudetti (1961/62 e 1967/68), 1 Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa Intercontinentale. In Nazionale ha totalizzato 17 presenze con 1 rete.
La sua carriera da allenatore è ancor più ricca di successi, tanto che il Trap è uno dei tre tecnici al mondo (con l’austriaco Ernst Happel ed il portoghese José Mourinho) ad aver conquistato un campionato in 4 differenti paesi, con un totale di 10 titoli nazionali in Italia, Germania, Portogallo ed Austria.
Ha allenato Milan, Juventus, Bayern Monaco, Cagliari, Fiorentina, Benfica, Stoccarda e Salisburgo. In Italia ha vinto 7 scudetti (6 con la Juve e 1 con l’Inter) e 7 trofei internazionali, tra i quali la Coppa dei Campioni 1984/85.
Commissario tecnico della Nazionale italiana dal 2000 al 2004, ha guidato quella irlandese dal 2008 al 2013.
Edin Džeko
data di nascita: lunedì 17 marzo 1986 (35 anni fa)
Edin Džeko: Nato a Sarajevo (Bosnia), è un calciatore alto 193 cm, dal 2011 al 2015 attaccante del Manchester City, dove arriva grazie a un investimento di 35 milioni e con un ingaggio superiore agli otto milioni. In precedenza gioca anche nel Teplice (squadra ceca) e nel Wolfsburg, team tedesco con il quale conquista lo scudetto 2008/09.
Con i Citizens vince due campionati e una Coppa d’Inghilterra. Nell’agosto 2015 arriva in prestito alla Roma che, successivamente, esercita l’opzione di riscatto. È un giocatore importante anche per la Nazionale bosniaca, della quale indossa la fascia di capitano.
Katie Ledecky
data di nascita: lunedì 17 marzo 1997 (24 anni fa)
Katie Ledecky: A dispetto della giovane età scrive pagine importanti nella storia del nuoto mondiale. Sia in campo maschile che femminile è l’unica atleta ad aver vinto l’oro dai 200 m ai 1500 m stile libero.
Nata a Washington D.C., è una nuotatrice statunitense, specializzata nello stile libero e detentrice di tre primati mondiali.
Partecipa alle Olimpiadi di Londra 2012, conquistando l’oro nella gara degli 800 metri stile libero. Nei Mondiali di Barcellona 2013 vince quattro medaglie d’oro, stabilendo due record mondiali. Due anni dopo a Kazan altri cinque ori arricchiscono il suo palmarès.
Nell’agosto 2014 batte il primato mondiale nei 400 sl, che dal 2009 era di Federica Pellegrini, nuotando in 3’58″86. Pochi giorni dopo, nel corso dei Giochi PanPacifici 2014, lo migliora ulteriormente di 49 centesimi.
Ai Giochi di Rio 2016 si conferma campionessa indiscussa e conquista quattro ori e un argento, con tempi nettamente inferiori ai suoi precedenti record nei 400 (3’56″46) e negli 800 metri sl. Nei Mondiali di Budapest 2017 si conferma ad altissimi livelli, vincendo 4 gare (400, 800, 1500 m sl e le 4×100 e 4×200 m sl) e arrivando seconda in un’altra (200 m).
In occasione dei TYR Pro Swim Series, il 16 maggio 2018 stabilisce il nuovo record mondiale sui 1500 m, fermando il cronometro a 15’20″48, esattamente 5 secondi in meno del suo precedente record, stabilito tre anni prima. Nei Mondiali di Gwangju 2019 conquista due argenti e un oro.
Mia Hamm
data di nascita: venerdì 17 marzo 1972 (49 anni fa)
Mia Hamm: Mentre nel calcio maschile si discute ancora se il migliore sia stato Maradona o Pelé, con qualcuno che avanza candidature di atleti più giovani, impegnati nel Terzo millennio nei più importanti club, in quello femminile sono quasi tutti concordi.
Mariel Margaret Hamm detta Mia, nata a Selma (Alabama, USA), ex attaccante, è considerata la migliore calciatrice della storia. Ha conquistato due FIFA World Player (2001 e 2002) ed è una delle sole due donne incluse nella FIFA 100, la lista dei migliori 125 calciatori di tutti i tempi, viventi nel 2004.
Ha indossato per diciassette anni la maglia della Nazionale statunitense, collezionando 258 presenze e confermando le sue ottime doti di attaccante con 158 reti. Ha vinto due ori olimpici (1996 e 2004) e un argento (2000).
Eventi Sportivi
Sei Nazioni 2012, Italia quinta
sabato 17 marzo 2012 (9 anni fa)
Sei Nazioni 2012, Italia quinta: All’Olimpico di Roma, davanti a più di 70.000 spettatori, l’Italia ha sconfitto la Scozia per 13 a 6, nell’incontro di rugby valido per la quinta ed ultima giornata del Torneo Sei Nazioni 2012.
La prima vittoria ha evitato agli azzurri l’ultimo posto in classifica e l’assegnazione simbolica del cosiddetto “Wooden Spoon” (Cucchiaio di legno), riservato all’ultima in classifica; quest’anno andato proprio agli scozzesi che, avendo perso tutte le cinque partite, hanno “vinto” anche il “Whitewash” (Imbiancata o Andata in bianco). Il prestigioso torneo rugbistico è stato vinto dal Galles, seconda l’Inghilterra.
I Doodle di Google
Unità d’Italia
17 marzo
Unità d’Italia: Il primo atto del parlamento unitario fu l’approvazione della legge istitutiva del nuovo Regno d’Italia, in cui confluivano il Regno sabaudo, il Regno delle due Sicilie, il Granducato di Toscana, i ducati di Parma e Modena e parte dello Stato Pontificio, ad esclusione di Roma che venne acquisita dieci anni più tardi.
Lo stesso provvedimento conferì a Vittorio Emanuele II e ai suoi successori (l’ultimo fu Umberto II nel 1946) il titolo di “Re d’Italia”. Anche dopo la fine della monarchia e l’avvento della Repubblica, il 17 marzo fu conservato come giornata dell’Unità nazionale, le cui celebrazioni esaltavano la grande impresa risorgimentale attraverso i principali protagonisti, da Vittorio Emanuele a Garibaldi.
Ultima tappa storica è stato il 150° anniversario dell’Unità, festeggiato nel 2011 e celebrato da Google con un doodle locale (visibile in Italia).
Angolo Lettura
Quando l’imperatore era un dio
domenica 17 marzo 2013 (8 anni fa)
Quando l’imperatore era un dio: Questa settimana consigliamo il libro della scrittrice nippo-americana Julie Otsuka “Quando l’imperatore era un dio“, un libro pubblicato negli Stati Uniti nel 2002 e in Italia nel gennaio del 2013.
Il libro racconta di una storia conosciuta da pochi, siamo nel 1942 negli Usa, l’America è in guerra contro la Germania, l’Italia e il Giappone e tutta la comunità nipponica americana viene deportata in campi d’internamento. Una storia emblematica di una famiglia in cui i protagonisti sono una “mamma”, un “papà”, una “bambina” e un “bambino”, l’autrice non dà nomi propri ai personaggi. Una storia così privata ma simbolicamente universale, un resoconto duro, tragico ma, allo stesso tempo, ricco di coraggio e speranza.
Di seguito un breve brano: «Al crepuscolo il cielo diventava rosso sangue, e sua sorella lo portava oltre l’ultima delle baracche per vedere il sole tramontare dietro le montagne. “Guarda. Non guardare. Guarda. Non guardare”. Era così che bisognava guardare il sole, gli diceva. Se lo fissavi troppo a lungo diventavi cieco.
Nell’ultima luce rossastra si indicavano a vicenda le cose che vedevano: un cane che inseguiva un porcospino, una minuscola conchiglia rosa, il guscio di uno scarabeo, una colonna di formiche di fuoco in marcia sulla sabbia. Se erano fortunati riuscivano a vedere la signora portoghese passeggiare lungo la recinzione con il marito, Sakamoto, o la signora con il turbante bianco – aveva perso tutti i capelli sul treno, avevano sentito dire, nel giro di una notte – oppure l’uomo con il braccio atrofizzato che abitava nel blocco 7. Se erano molto fortunati, l’uomo con il braccio atrofizzato poteva addirittura alzare quel braccio per salutarli.
Una sera mentre camminavano, il bambino prese sua sorella per un braccio. “Cosa c’è?” chiese lei.
Lui si toccò il polso. “L’ora” rispose. “Dimmi che ore sono”.
Lei si fermò e guardò l’orologio come se non lo avesse mai visto. “Sono le sei” disse.
Il suo orologio segnava le sei da settimane. Aveva smesso di caricarlo il giorno in cui erano scesi dal treno.
“Cosa staranno facendo a casa?”
La bambina guardò un’altra volta l’orologio e poi alzò lo sguardo al cielo, come se stesse pensando. “In questo momento” disse, “scommetto che si stanno divertendo”. Poi riprese a camminare.
E il bambino immaginò: le strade alberate al tramonto, i prati verde scuro, i marciapiedi, i bambini che lanciavano la palla in giardino, le bambine che giocavano alla campana, le madri che sfilavano le casseruole dal forno con i guantoni rosa, i padri che irrompevano in casa con la loro lucida valigetta nera, gridando: “Tesoro, sono a casa! Tesoro, sono a casa!”
Quando pensava al mondo esterno erano sempre le sei. Di mercoledì o giovedì. L’ora di cena in tutta l’America».
Scomparsi Oggi
Muore Luchino Visconti
Muore a Roma Luchino Visconti. Milanese di nascita, si trasferisce a Roma nel 1939 e comincia a frequentare gli artisti che si raccolgono intorno alla rivista “Cinema”, sulla quale pubblica il suo primo celebre articolo intitolato “Cadaveri“. Fra il 1942 e il 1943 gira “Ossessione”, uno dei primissimi esempi del nascente neorealismo. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipa attivamente alla Resistenza: sarà arrestato e torturato.
Dopo la guerra prosegue la sua carriera cinematografica con “ La terra trema”, “Bellissima”, “Senso”. Nel 1963 gira “Il Gattopardo”, affresco storico di un’epoca, tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa. Il film vince la Palma d’Oro a Cannes. Un ictus lo colpisce durante la lavorazione di “Ludwig”, ultimo dei 3 film che compongono la cosiddetta trilogia germanica. “Gruppo di famiglia in un interno” del 1974 e “L’innocente” del 1976 saranno i suoi ultimi lavori.