Negli Stati Uniti riesplode il problema Fentanyl e in Italia arriva l’allarme. Già nel 2019 desta forte preoccupazione ed è ‘emergenza morte’ a causa dell’oppioide sintetico, proprio come oggi. Ma cosa accade? Le scorte in commercio possono essere insufficienti. Come pure gli specialisti che lo prescrivono. Allora i consumatori lo prendono dal mercato nero. Ciò succede soprattutto negli Stati Uniti, in Canada e in Mexico. E si ripercuote in Europa e in Italia. Andiamo a scoprirne di più e cosa accade in Italia.
Cos’è il Fentanyl?
E’ una sostanza che fa parte degli oppioidi. Si tratta di un ritrovato sintetico elaborato negli anni Sessanta. La Direzione Centrale dei Servizi Antidroga descrive il Fentanyl e i suoi derivati sono utilizzati ‘come anestetici e analgesici sia in medicina sia in veterinaria. La sua molecola ed i suoi derivati sono soggetti a controllo internazionale così come quei derivati non farmaceutici altamente potenziati, quale il 3-metilFentanyl, sintetizzati illecitamente e venduti come “eroina sintetica” o mescolati con l’eroina’.
Utilizzato per curare i dolori dei malati, ad esempio, oncologici. In questo caso, si tratta di assunzione legale della sostanza. Purtroppo, negli anni, si è fatto strada il mercato illegale. Esso vede versioni molto economiche della sostanza che hanno aumentare sia il numero dei consumi che quello dei decessi.
Infatti, il Fentanyl è circa cinquanta volte più potente dell’eroina e ottanta volte più della morfina. Può essere letale fin dai primi consumi.
Il Fentanyl come fenomeno
E’diventato la prima causa di morte negli Stati Uniti d’America delle persone di età compresa tra i 18 e i 49 anni. Arrivato in Europa, dopo essere mescolato dai chimici dei produttori e trafficanti di droga alla marijuana e alla cocaina per causare assuefazione immediata a clienti quasi sempre inconsapevoli.
Si rischia la vita perché bastano due milligrammi per una dose letale. Tra l’altro la difficoltà nel dosarla rappresenta anch’essa un pericolo. Infatti, l’equivalente di un grano di sale, cioè due milligrammi, è sufficiente a provocare la morte. Come pure un altro rischio è che prenda il posto dell’eroina.
Dunque, dapprima come trattamento per il dolore si trasforma in un fenomeno allarmante ed emergenza perché legato all’abuso, fino a causare morti per overdose da oppioidi sintetici.
Infatti, il fenomeno uccide ogni settimana circa millecinquecento americani che crescono di anno in anno.
Il Fentanyl legale e illegale
Sappiamo che esiste un mercato nero per il Fentanyl. E che esso può essere acquistato attraverso il dark web.
Così distinguiamo il Fentanyl legale e quello illegale.
Il Fentanyl legale
Viene utilizzato con grande efficacia come analgesico in ambito clinico. Ciò perché è facile ed economico da produrre rispetto all’eroina. Ma anche per questo i produttori e trafficanti di droghe hanno pensato di usarlo per mischiarlo alle dosi delle classiche dosi iniettabili. Così da promuovere l’utilizzo della sostanza.
Il Fentanyl illegale
Il Fentanyl illegale arriva quasi esclusivamente dal Messico. Qui è lavorato a partire dai cosiddetti ‘precursori chimici’ provenienti dalla Cina, almeno fino al 2019. Si diffonde perché l’eroina è vietata. E in tal senso sono stimolati sia la produzione che il commercio illegale, dando il via al ‘libero mercato criminale’. Redditizio per produttori e trafficanti. Ma anche poco controllabili e molto letali.
Le rotte geografiche del Fentanyl
Oggi esiste una rete globale che consente ai componenti chimici utilizzati per produrre il Fentanyl di viaggiare dalla Cina al Messico. Qui sono impiegati per realizzare il prodotto finito.
Dai dati emerge che tra il 2017 e 2021, l’86% dei trafficanti impegnati a portare il Fentanyl oltre confine erano cittadini americani. Nel 2022 la Drug Enforcement Administration, cioè l’Agenzia Federale Antidroga Statunitense, ha sequestrato circa cinquanta milioni di pillole e quasi quattro tonnellate e mezzo di polvere di Fentanyl. Equivale ad una quantità tale da uccidere quasi tutta la popolazione americana.
Origine del fenomeno
La crescita del fenomeno negli Stati Uniti risale ad una decina di anni fa. Deriva dalle modalità di prescrizione e somministrazione degli antidolorifici anche per curare dolori lievi. Tra gli effetti collaterali, l’assuefazione.
Così ne risulta dipendenza tra gli utilizzatori. E il libero mercato criminale ne approfitta.
Difatti, rispetto alla marijuana, alla cocaina e all’eroina, il Fentanyl, come abbiamo visto, è molto più economico da produrre giacché non richiede appezzamenti di terra e nemmeno manodopera. Si deve disporre di ‘precursori chimici’ disponibili sul mercato cinese e indiano, e di un ‘cuoco’ per miscelarli. Ancora si trasporta facilmente e permette grandi guadagni.
Il fenomeno oggi
Oggi si ricorre alla sostanza anche a causa dei disagi mentali che procurano malessere psicofisico, soprattutto prodotti dopo la pandemia da Covid19. Non sempre le cure e i trattamenti sono accessibili a tutti. Così la tendenza è quella di ricorrere di potenti antidolorifici. E di abusarne perché prima sono prescritti da specialisti, poi presi attraverso il mercato nero.
Oltre al mercato interno all’Unione Europea, l’attenzione è posta ai porti. Infatti, lo smercio del Fentanyl non è sotto il controllo delle dogane. Certamente anche questo è un aspetto su cui lavorare a più livelli e in tutti gli ambiti.
Come fa sentire il Fentanyl
Allora, il Fentanyl produce assuefazione e dipendenza. Ma perché? Come si sente chi lo utilizza? Si è pervasi da euforia che consente al dolore fisico di essere cancellato completamente. Come pure si manifestano tranquillità, serenità d’animo e imperturbabilità. Poi depressione, ansia e astinenza. Questi sono stati emotivi tipici che rappresentano il ciclo del Fentanyl. Ed è somigliante a quello di altri oppiacei.
L’effetto dura circa un paio d’ore. Può essere prolungato dagli ansiolitici. Ma quando la dipendenza è più forte, si ricorre alla sostanza ogni ora, per evitare dolori alle gambe, vampate di calore e brividi. Si comprende l’aumento del rischio di perdere la vita perché la sostanza è potente e complessa da gestire.
Conseguenze dell’assunzione di Fentanyl
Le conseguenze e gli effetti dell’utilizzo del Fentanyl sono rappresentati dalle difficoltà economiche in cui cadono le famiglie. Come pure si manifestano conseguenze a livello sociale e di comunità. Infatti, si perdono lavoratori che restano esclusi perché non più capaci di svolgere mansioni professionali.
Inoltre, un grave effetto riguarda la sicurezza nazionale che sicuramente riguarda il contesto americano ed è causato proprio dalle forniture di Fentanyl del mercato nero che dalla Cina arrivano negli Stati Uniti.
La droga che uccide ora si vende anche in Italia?
Secondo l’Organo Internazionale per il Controllo degli Stupefacenti delle Nazioni Unite, l’Italia nel 2021 era il quarto Paese al mondo per consumo di Fentanyl con il 6,3%, dietro agli Stati Uniti, con il 19,3%, la Germania con il 14,5% e la Spagna con 11,8%.
La ‘vittima zero’ in Italia è una trentanovenne milanese, deceduta nel 2017. Aveva comprato droga sul web. Dopo aver svolto varie analisi, durate più di un anno, si è appreso che nel corpo non c’era eroina. Bensì un derivato del Fentanyl. Seconda vittima italiana è un cinquantanovenne di Varese, morto nel 2018 che accanto al suo corpo aveva resti di polvere. Ancora le analisi effettuate hanno confermato essere un derivato del Fentanyl.
Alla situazione attuale è possibile affermare che sì, la droga che uccide si vende anche in Italia. Infatti tra i giovanissimi riscuote successo. Sia per il basso costo sia perché si può facilmente reperire. Come pure per gli effetti che si hanno pur assumendone una minima quantità.
La Direzione Centrale dei Servizi Antidroga registra un aumento della vendita per corrispondenza, soprattutto attraverso il web. Dunque se questo è il luogo che consente di acquistare la sostanza, è anche il luogo dove si può combattere contro questo mercato criminale. L’uso legale in Italia è regolamentato tanto da essere consentito in ambito oncologico, con dosaggi controllati. Purtroppo l’uso derivante dallo smercio illegale e del mercato in rete merita un’attenzione particolare e controlli da parte delle autorità competenti.
I dati in Italia
Naturalmente l’emergenza delle droghe pesanti negli Stati Uniti immediatamente allerta il nostro Paese.
Complici i dati che confermano l’aumento del consumo di eroina, soprattutto tra i più giovani.
Infatti, al momento secondo il Centro Nazionale delle Ricerche si contano circa trecentomila italiani che ne fanno uso. A questi si aggiungono circa seicentomila italiani che utilizzano droghe sintetiche. Il numero di minori tossicodipendenti che sono in cura presso i Servizi Sanitari Locali è quasi raddoppiato negli ultimi anni.
Così questo quadro desta preoccupazione in Italia, alla luce dell’emergenza in corso negli Stati Uniti.
Già dai mesi scorsi le forze dell’ordine sono impegnate nel contrasto del traffico e dello spaccio del Fentanyl. Hanno effettuato sequestri della merce e arrestato i responsabili che importavano il Fentanyl dalla Cina e lo vendevano sul dark web a clienti italiani.
Molto ancora c’è da fare. Ad esempio informando e trasmettendo la gravità del problema e l’enorme portata del fenomeno.
https://www.periodicodaily.com/cannabis-aumenta-il-consumo-degli-americani-durante-la-pandemia/