Viaggiando alla scoperta dell’arte barocca a Palermo e a Catania

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Viaggiare permette di spostarsi e visitare posti e luoghi non necessariamente distanti da quello di partenza, dove si può fare esperienza di ciò che si ha attorno. viaggiare significa arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, anche perché ci sono dei luoghi bellissimi e incantati dove è possibile anche conoscere la nostra storia. Dunque ritroviamo il significato di viaggiare che è sì spostarsi da un luogo ad un altro, ma è anche un cambiamento che avviene in noi stessi quando visitiamo posti nuovi ed entriamo in contatto con persone diverse e nuove culture. Un viaggio che sicuramente può arricchirci è quello che ha come destinazione l’arte barocca di Palermo e di Catania.

Viaggiare per scoprire il Barocco

Viaggiare, anche alla scoperta dell’arte barocca, significa scoprire posti nuovi e meravigliarsi per questi. Così come vuol dire ritrovarsi in posti già visti e meravigliarsi ancora. Può succedere soprattutto quando ci si ritrova nei luoghi del cuore.

Un viaggio che sicuramente può arricchirci è quello che ha come destinazione l’arte barocca di Palermo e di Catania. La meravigliosa arte del Barocco in Sicilia ha una fama che la rende nota in tutto il mondo.

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Il Barocco e l’arte barocca

Il Barocco è un movimento culturale e storico. Nasce a Roma nel XVII secolo e coinvolge tutte le arti. Dalla pittura alla letteratura e filosofia. Lo stile barocco è il prediletto di papi, re e alta borghesia. E ne simboleggia potenza, regalità e ricchezza.

Questo termine nasce dal francese ‘baroque’ che vuol dire ‘bizzarro’, ‘irregolare’, in riferimento a una perla o una pietra preziosa irregolare. Si riferisce specialmente all’arte e all’architettura che si va sviluppando dalla fine del Seicento. Quest’arte è ricca di elementi decorativi, quali strutture curvilinee, stucchi, riccioli. Dunque, sono queste le caratteristiche principali dell’architettura barocca. Figure di rilievo sono Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Caravaggio.

La Sicilia e l’arte barocca

Non solo mare per la bella isola bagnata dal Mar Tirreno, Mar Ionio e Canale di Sicilia. Influenzata dalla Magna Grecia, in Sicilia il Barocco è definito ‘linguaggio dell’eccesso’. Esprime un utilizzo vastissimo di ricchi elementi decorativi, tra cui balconate in ferro battuto, scalinate, campanili posti sulla facciata delle chiese, colonne e interni rivestiti in marmo.

Città che si presentano con uno stile barocco sono certamente Palermo e Catania.

Viaggiando alla scoperta dell’arte barocca: la Palermo Barocca

Palermo è una città antica in pieno stile barocco. I Quattro Canti ne è l’esempio più vivo. Realizzata nel 1661, iniziata nel 1608, rappresenta una piazza nata per dividere la città in quattro quartieri. Costruita dall’architetto Romano Giulio Lasso. Sui quattro edifici-cantoni si possono osservare tre statue per facciata. Ognuna presenta tre ordini dell’architettura, e corrispondono ai tre ordini del potere:

  • ordine della natura corrisponde alle quattro stagioni, con le statue di Venere Cenere, Bacco ed Eolo;
  • ordine del terreno, con i reali di Spagna, da Carlo V a Filippo IV;
  • ordine dei cieli, con le Sante palermitane, cioè Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant’Oliva e Sant’Agata. Questa piazza offre al viaggiatore di osservare la somiglianza esistente tra i fronti. E questo aspetto la rende più affascinante.

Ancora a Palermo è possibile visitare l’Oratorio di San Lorenzo, costruito nella seconda metà del Cinquecento. Qui si possono ammirare i capolavori di Giacomo Serpotta, che ha trasformato l’arte dello stucco in un linguaggio artistico universale. Infatti, introduce nella cultura del Barocco il bianco che si mescola con l’oro. Egli utilizza una tecnica definita ‘lustratura’. Essa consiste nel terminare i lavori con polveri di marmo a caldo, che danno l’illusione di un marmo brillante.

Spostandoci verso l’est della Sicilia, troviamo la città di Catania, anch’essa ricca di arte barocca.

Viaggiando alla scoperta dell’arte barocca: la Catania Barocca

La Catania Barocca prende piede dalla fine del 1600 in seguito a due avvenimenti catastrofici. Sia per l’eruzione dell’Etna che del terremoto del Val di Noto, entrambi avvenuti alla fine del 1600. Essa si caratterizza per l’uso dominante della pietra lavica dell’Etna come materiale usato per costruire.

Dunque, la città si è dovuta ricostruire a partire dal sisma del 1693. Tra i vari artisti che hanno contribuito c’è l’architetto Giovanni Battista Vaccarini, insieme a Girolamo Palazzotto. Per Catania, si parla di una ricostruzione in termini di urbanistica, alla quale contribuiscono anche altri artisti. Tale ricostruzione influisce sul notevole sviluppo demografico che in pochi anni la città ebbe.

Sant’Agata è la patrona della città. E’ anche il nome della cattedrale, che rappresenta la costruzione religiosa più importante della città. Essa è più volte distrutta proprio dai terremoti e dalle eruzioni vulcaniche. È considerato il monumento più importante del centro storico di Catania. Infatti, racchiude in sé diverse stili artistici. E sono lo stile Normanno, quello Svevo e, appunto, il Barocco. Lo stile barocco si può ammirare nelle tre navate e nel prospetto su piazza Duomo, progettato proprio da Palazzotto e Vaccarino.

Affascinante è il Palazzo Centrale, considerato il gioiello barocco nella città. Si tratta della sede dell’Università degli Studi di Catania, che ospita anche il rettorato gli uffici amministrativi dell’Università, e la biblioteca regionale. Collaborano alla costruzione Vaccarini insieme con i fratelli Francesco e Antonino Battaglia. La struttura presenta un unico isolato e un grande cortile interno, il chiostro, con delle porte aperte su tutti i quattro i lati del palazzo. Speciale è il pavimento del chiostro, costituito da ciottoli neri e calcare bianco. Essi sono composti da sassi dalla forma rotonda un po’ imperfetta, come tessere di un mosaico. Sono messe insieme con la ‘tecnica dell’acciottolato’, ovvero l’utilizzo di ciottoli durevoli e resistenti, composti di sassolini lavorati e incastrati uno accanto all’altro proprio per evitare che acqua e fango potessero cadere tra uno e l’altro.

Conclusione

Visitare la Sicilia, lasciarsi meravigliare dalle bellezze di tutte le città dell’isola e catturare dall’arte del Barocco a Palermo e a Catania significa, per il viaggiatore, andare alla ricerca della cultura, delle tradizioni e guardare sempre più con occhi sorpresi ed emozionati le bellezze che può offrirci il nostro Paese.

https://www.periodicodaily.com/11-luoghi-da-vedere-in-sicilia-nel-2023/