Abdelmadjid Tebboune è stato rieletto presidente dell’Algeria. Tebboune inizierà un secondo mandato che durerà cinque anni.
Tebboune rieletto presidente dell’Algeria
Abdelmadjid Tebboune è stato rieletto presidente dell’Algeria per un secondo mandato di cinque anni con il 94,65% dei voti. Abdelali Hassani, il candidato del Movimento della Società per la Pace (Msp), il più grande partito islamista e fazione dei Fratelli Musulmani del Paese, ha ottenuto il 3,17%. Al terzo posto, Youcef Aouchiche, candidato del Fronte delle Forze Socialiste (Ffs), il più antico partito d’opposizione in Algeria, che ha ottenuto il 2,16%.
Il presidente dell’Autorità nazionale indipendente per le elezioni (Anie), Mohamed Charfi, ha affermato che le elezioni presidenziali sono state condotte in modo “equo e trasparente”, così come la campagna elettorale, definita “pulita”. “Le elezioni sono state caratterizzate da un alto grado di trasparenza e hanno rispecchiato la maturità elettorale del popolo”, ha affermato Charfi. Nei giorni precedenti alle elezioni, le opposizioni hanno sollevato accese polemiche. Poche ore prima dell’intervento di Charfi, uno dei due rivali di Tebboune, il candidato islamista moderato Abdelaali Hassani, ha rivelato che c’erano state “violazioni” durante lo scrutinio: nello specifico, delle “pressioni su alcuni funzionari dei seggi per gonfiare i risultati”, in particolare il tasso di affluenza alle urne.
Il tasso di affluenza alle urne era uno dei principali fattori da considerare alle elezioni algerine. Nel 2019, Tebboune vinse le elezioni con un record di astensionismo. Allora andarono a vorare solo 38% degli aventi diritto. In queste elezioni presidenziali, tuttavia, secondo l’Anie l’affluenza sarebbe aumentata oltre il 48%. Un successo, insomma, rispetto le ultime elezioni.
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