Il 26 agosto 1978 Albino Luciani salì al soglio di Pietro con il nome di Giovanni Paolo I.
Un pontificato breve il suo, uno dei più brevi della storia della Chiesa Cattolica: solo 33 giorni.
La vita di Albino Luciani
Nato a Canale d’Agordo, di origini povere, cresciuto in un ambiente molto duro per sopravvivere, il giovane Albino entrò in seminario a 11 anni.
La nomina a Vescovo risale al 1958, con Papa Giovanni XXIII, nomina che gli garantì anche di partecipare alle quattro sessioni del Concilio Vaticano II, dal 1962 al 1965.
Questa esperienza lo portò a farsi notare nella gerarchia vaticana.
Il primo traguardo che si aprì di conseguenza fu la nomina a Patriarca di Venezia grazie a Papa Paolo VI, succeduto a Giovanni XXIII.
Quando il 16 settembre 1972 Albino Luciani ricevette il Papa in visita ufficiale a Venezia, questi, togliendosi la stola papale, la mise sulle spalle del Patriarca.
Sembrava quasi un’investitura ufficiale.
Il Papa del sorriso
Così è rimasto nel cuore di tutti. Dalla sua elezione a Papa, ciò che ha impressionato subito di Albino Luciani è la dolcezza del suo sorriso.
Il suo è stato un pontificato troppo breve, quasi un soffio, per riuscire ad inquadrare quelli che erano i suoi obiettivi.
Ma certamente scorrendo la sua vita si può immaginare come grande fosse l’attenzione ai bisogni del popolo, nel cercare di garantirgli una dignità.
Morì a quasi 66 anni, senza apparenti problemi di salute. Gli venne diagnosticato un infarto al miocardio, ma non ci fu un’autopsia a conferma.
Comunque sia, quel giorno il Papa svolse la sua attività come era solito fare, senza manifestare difficoltà alcuna.
Nella notte sopraggiunse il malore, a stroncare la sua vita, ma senza riuscire a scalfire il ricordo che è rimasto nei fedeli.
Un’apparizione fugace al soglio di Pietro, la sua, ma certamente il suo operato e il valore del suo messaggio portato avanti nel corso della vita non sono rimasti nell’ombra.