Alberto Gianfreda: ceramica in frantumi per Italia

Il 31 agosto alle 18.30, apre alla galleria Molinella di Faenza il progetto Italia di Alberto Gianfreda, a cura di Irene Biolchini. Un’iniziativa che “rompe” la tradizione ceramica del Belpaese in un’azione contemporanea. Il lavoro sarà in esposizione fino al 18 settembre.

Argillà Italia: progetto speciale per l’arte ceramica irlandese

Qual è il significato del progetto Italia di Alberto Gianfreda?

Nell’anno del ritorno di Argillà alla Galleria Comunale della Molinella è presentata l’opera ITALIA, nata da un processo partecipativo coordinato da AiCC.. Associazione italiana Città della ceramica ha inviate all’artista ceramiche provenienti da 21 differenti paesi per 11 regioni che ha poi sapientemente rotto in frammenti. Con un processo mirato e ragionato ha quindi riassemblato i pezzi per comporre il grande mosaico che dona vita all’opera. Irene Biolchini, Curatrice della mostra, descrivere il lavoro. «Davanti agli occhi dello spettatore un cerchio dalle dimensioni monumentali si sviluppa in un continuo movimento cromatico. Solo avvicinandosi si possono riconoscere i dettagli delle diverse decorazioni tradizionali. La particolarità, la specificità di un luogo cedono il passo alla lettura complessiva dell’opera. Non esistono più tanti centri isolati nella loro storia artigiana, ma un insieme armonico di storie che si ibridano e confondono per restituire un’immagine nuova, inattesa, spiazzante».

L’artista e la rottura

«Ripensare la tradizione per Gianfreda significa intervenire all’interno del suo linguaggio: spezzettare il decoro non significa distruggerlo. Al contrario è proprio il trauma, la rottura, l’evento dirompente che permette alla tradizione di uscire da sé stessa incontrando l’Altro. Chi è questo Altro? L’artista, ma anche il pubblico non specialista. Non bisogna conoscere la storia della ceramica della Penisola per entrare in ITALIA. Semplicemente i diversi decori parlano di un sapere legato alle mani che si rinnova ad ogni ripetizione, ad ogni giro attorno al tornio. E se il tornio impone un movimento che continuamente trasforma, allo stesso modo anche ITALIA ci obbliga a uno sguardo attorno alla ceramica. Un modo di concepire lo sviluppo antropologico prima ancora dell’oggetto ceramico stesso. I decori allora non sono virtuosità o tecnicismi, ma segnali di un contesto culturale».

Centri ceramici e Artigiani coinvolti nella realizzazione dell’opera:

• Albissola Marina: Ceramiche e Maioliche Artistiche Viglietti;
• Bassano del Grappa: TUTTOATTACCATO S.A.S. di Carlo Umberto Guazzo & C.;
• Bassano del Grappa: Razzetti Italy;
• Caltagirone: SIL.VA Ceramica s.n.c;
• Castelli: Liceo Artistico per il Design F. A. Grue;
• Celle Ligure: Ceramiche Il Tondo di Andrea e Marcello Mannuzza;
• Cerreto Sannita: Ceramica artistica Vecchia Cerreto di Pietro Marcuccio;
• Deruta: Comitato Artigiani Ceramisti di Deruta;
• poi Este: Collezione Grand Tour – AiCC;
• Faenza: Laura Silvagni “La Vecchia Faenza”;
• Faenza: Maestri Maiolicari Faentini di Lea Emiliani;
• Grottaglie: Collezione municipale ceramica;
• Gubbio: Unico Ceramica Contemporanea di Gabriele Tognoloni;
• quindi Montelupo Fiorentino: Ceramiche F.lli Bartoloni snc di Stefano e Patrizio;
• Monreale: Nicolò Giuliano Ceramiche s.r.l.s.;
• Napoli – Capodimonte: Rino Attanasio;
• Nove: Barettoni Già Antonibon S.A.S. di Barettoni Lodovico & C.;
• Orvieto: Collezione Grand Tour – AiCC;
• San Lorenzello: Bottega Giustiniani di Elvio Sagnella;
• inoltre a Santo Stefano di Camastra: Fratantoni Ceramiche;
• Squillace: Liceo Artistico IIS Majorana di Squillace;
• Vietri sul Mare: Daniela Scalese c/o Associazione Fabr^ca;
• infine a Viterbo: Daniela Lai Bottega d’Arte.
• Immagine da cartella stampa.