Nel 1957 Albert Camus vince il premio Nobel

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Premio Nobel Camus 1957

Quale momento migliore dell’anniversario della sua nascita per ricordare il celebre scrittore francese Albert Camus vincitore niente meno che del Nobel nel 1957?

Prima del 1957: una vita eccellente?

Egli nacque il 7 novembre del 1913 in Algeria e morì nel 1960 a Yonne. Nonostante la sua infanzia vissuta tra la mancanza di un benessere dal punto di vista economico e del padre, morto nella battaglia della Marna, Camus si distinse subito come un eccellente studioso. Non riuscì, a causa della sua cagionevole salute e del suo continuo lavoro, a terminare gli studi universitari. Nel 1934 aderì al Partito Comunista; in Francia partecipò attivamente alla Resistenza.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

La malattia

Nel 1930 Camus contrasse la tubercolosi, aveva appena 17 anni. Le conseguenze devastanti della malattia gli impedirono, in seguito, di superare il concorso per diventare insegnante di ruolo nella scuola superiore e all’università. Inoltre, per il medesimo motivo, il suo arruolamento nel 1939 fu rifiutato.

Le opere

Tra i suoi scritti ricordiamo: LÉtranger (1942) e La Peste (1947), i drammi Le Malentendu Caligula (1944), Le mythe de Sisyphe (1944), Lettres à un ami allemand (1945), i saggi L’Homme révolté (1951), i racconti La Chute (1956) e L’Exil et le Royaume (1957), le “cronache” Actuelles IIIIII (1950-1958), L’Eté (1954), i drammi Révolte dans les Asturies (1936), L’État de siège (1948), Les Justes (1950), il romanzo postumo La mort heureuse (1971).

Il pensiero e il Nobel del 1957

Nelle sue opere si evince il pensiero filosofico dell’autore concentrato sulla riflessione relativa al destino dell’uomo: un destino assurdo e, a volte, irrazionale. Per questo egli rifiuta compromessi e conformismi: una morale della rivolta. Questa rivolta, tuttavia, non è da raffigurarsi come il rifiuto di tutto, bensì come la costruzione di una vita associata che riscatti gli ideali di libertà, giustizia, verità e bellezza. Nel 1957 Camus ricevette il riconoscimento assoluto: il premio Nobel.

Il suo pensiero filosofico fu finalmente riconosciuto. Le sue poesie e parole restano scolpite nei nostri cuori in maniera indissolubile.