sabato, Luglio 19, 2025

Alaturka / Alafranga: in libreria il nuovo libro sulle relazioni culturali tra Turchia e Europa mediterranea

Bologna, 4 luglio 2025 – Esce venerdì 18 luglio per Marietti1820 il volume Alaturka / Alafranga – Interazioni culturali fra Turchia ed Europa mediterranea, a cura di Rosita D’Amora e Stefania De Nardis, con la prefazione di Andrea Riccardi. Il libro, pubblicato nella collana Familiando delle Edizioni Frate Indovino, esplora cinque secoli di rapporti tra la Turchia – ottomana e repubblicana – e l’Italia, cuore pulsante del Mediterraneo europeo.

Un’opera corale che offre uno sguardo nuovo e approfondito sulle contaminazioni culturali tra Oriente e Occidente, attraverso saggi firmati da esperti del mondo accademico, della letteratura, dell’arte e dell’architettura. Il titolo Alaturka / Alafranga riprende due termini chiave del lessico turco moderno: “alla turca” e “alla francese”, simboli di un conflitto – ma anche di un dialogo – tra tradizione e modernità, religione e laicità, oriente e occidente.

Un viaggio tra parole, simboli, immagini e interazioni

Il volume è diviso in tre sezioni tematiche – parole, rappresentazioni e interazioni – e si presenta come un vero mosaico culturale che racconta l’evoluzione dei rapporti italo-turchi. Tra i contributi più significativi, il legame tra Ignazio Silone e Sabahattin Ali, il “triangolo letterario” con Lev Trockij, le riflessioni orientaliste dell’abate Stoppani, e il viaggio nell’opera di Orhan Pamuk, premio Nobel turco che ha reinterpretato lo sguardo occidentale sulla sua Istanbul.

Spiccano anche saggi sulla satira visiva dei vignettisti italiani e turchi, sull’artista performativa Şükran Moral, sul poliedrico architetto triestino Pietro Montani (Efendi) e sulla storia della Dante Alighieri a Costantinopoli. Il contributo di Michiel Leezenberg riporta infine l’attenzione sulla presenza italiana negli studi curdi, da Mosul al Vicino Oriente.

Un ponte tra culture e identità condivise

Ad arricchire il volume è la copertina firmata dall’artista turco-olandese Servet Koçyiğit, autore di una mappa tessile che diventa simbolo visivo dell’intreccio culturale. Le curatrici, D’Amora e De Nardis, sottolineano la volontà di superare le semplificazioni e ripensare la Turchia e l’Europa mediterranea come ecosistemi culturali interconnessi, più che opposti.

“Suonare, mangiare, scrivere, costruire… non è mai stato solo alaturka o solo alafranga. È sempre stato qualcosa di unico e condiviso”, spiegano.

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