giovedì, Aprile 18, 2024

Al via oggi il G20 virtuale in Arabia Saudita

Al via oggi il G20 in Arabia Saudita. Anche questo importante evento sarà diverso da solito. Infatti a causa della pandemia di coronavirus sarà tutto virtuale. I leader del Gruppo dei 20 dovranno confrontarsi sul cambiamento climatico, pandemia e sospensione del debito soprattutto sul multilateralismo. Fa molto discutere la scelta di tenere il vertice a Riyadh. Il G20 chiude un occhio agli abusi del regno saudita.

Al via oggi il G20, quali saranno i temi più discussi?

Al via oggi il G20, sarà il primo virtuale della storia a causa della pandemia di coronavirus. Il raduno dei leader più importanti del mondo non sarà un’opportunità per re, presidenti e primi ministri di condurre l’intima diplomazia di riunioni a porte chiuse. Tuttavia non sarà meno importante. Sono numerose le sfide che i capi di Stato e di Governo del G20 si troveranno ad affrontare nella due giorni di colloqui in che si terranno “virtualmente” in Arabia Saudita.

Il vertice, che riunisce le venti economie più ricche del mondo, e che da dicembre passerà sotto la presidenza dell’Italia, ha numerosi temi di cui discutere. I cambiamenti climatici, il commercio e il multilateralismo, le disuguaglianze crescenti e le sfide poste dalla trasformazione digitale. Il tema principale sarà la pandemia di coronavirus. Finora le nazioni del G20 hanno stanziato complessivamente oltre 21 miliardi di dollari per contrastare la pandemia e produrre delle cure. Hanno anche ainiettato miliardi di capitali per sostenere le economie in lockdown e in crisi di domanda.

Tra i leader che dovrebbero intervenire ci sono la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente cinese Xi Jinping e il leader russo Vladimir Putin e il premier italiano Giuseppe Conte. Il presidente americano Donald Trump dovrebbe partecipare ma non si sa ancora se terrà un discorso.

I membri del G20 sono: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del sud, Francia, Germania, Italia, India, Indonesia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea.

Con la crescete conflittualità tra gli Stati, e di fronte ad una crisi economica senza precedenti, sono in molti ha chiedersi se il G20 sia ancora in grado di dare risposte concrete alle grandi sfide mondiali.

E’ giusto fare il G20 a Riyadh?

Questo G20, è stato però criticato per la scelta del luogo. Infatti molti si chiedono se il G20 stia chiudendo un occhio agli abusi del regime saudita. Non è scritto da nessuna parte che il paese ospitante del G20 debba essere un modello di trasparenza e rispetto dei diritti umani. Ma l’Arabia Saudita, al centro della diplomazia, fa davvero venire i brividi.

Il G20 di Riyadh è inquietante se si pensa a tutti eventi, recenti o passati, avvenuti nel regno. Dall’omicidio del giornalista Jamal Khasogghi, all’arresto di molti cittadini considerati troppo ostili al regno, fino all’oppressione delle donne che si ribellano.

Bisognerebbe trovare un equilibrio che eviti di trasformare un vertice internazionale, come quello del G20, nella riabilitazione di un regime oppressivo. Non si può pensare di trovare un Paese che non mai infranto le regole di rispettare i diritti umani, ma non si può nenache pensare di poter organizzare un evento mondiale di così importanza in un Paese che non sa neanche cosa voglia dire la parola diritti umani.


Leggi anche: Arabia Saudita – dissidenti sauditi formano un partito di opposizione

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